domenica 31 luglio 2011

Cosa è bene e cosa è male?

Un contadino possedeva un bellissimo cavallo. I suoi amici gli dissero "Come sei fortunato ad avere quel cavallo, è il più bello del vllaggio." Lui rispose "Chi può dirlo?". Un giorno il cavallo scappò dal recinto, e gli amici del contadino andarono a consolarlo dicendogli:"Come sei sfortunato, hai perso il tuo meraviglioso stallone". Il contadino rispose enigmatico "Chi può dirlo?". Dopo alcuni giorni lo stallone tornò, accompagnato da cinque cavalli selvatici. Gli amici si congratularono con il contadino, ma lui non sembrava particolarmente allegro: "Vedremo..". Gli amici se ne andarono scuotendo la testa..La settimana successiva, l'unico figlio del contadino, mentre cercava di domare uno dei nuovi cavalli, cadde e si fratturò le gambe, rimanendo zoppo. Gli amici visitarono il contadino e gli dissero "Come sei sfortunato! Hai un solo figlio ed ora è zoppo." Il contadino rispose "Chi può dirlo?". Gli amici se ne andarono sempre più sconcertati...Passò qualche mese e l'ufficiale arruolatore giunse al villaggio per portare con se' i giovani sani, destinati a combattere nella guerra appena scoppiata. Tutti i giovani del villaggio furono arruolati tranne il figlio del contadino....

martedì 26 luglio 2011

"I ragazzi felici di Summerhill" di A. S. Neill

Nel libro "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo"  http://lampidiluce.blogspot.com/2011/05/consapevolezza-il-contributo-di-anthony.html Anthony de Mello riferisce queste parole relativamente a Summerhill ed al libro in oggetto:
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"Forse sapete già che Neill è stato impegnato nel campo dell'educazione per quarant'anni, durante i quali ha sviluppato una scuola del tutto diversa da quella tradizionale. In questa scuola venivano ammessi ragazzi e ragazze che lui lasciava completamente liberi. Se volete imparare a leggere e scrivere, bene; Se non volete imparare a leggere e a scrivere, bene. Potete fare quello che volete della vostra vita, a condizione che non interferiate con la libertà degli altri. (...)Diceva che i peggiori in assoluto gli arrivavano dalle scuole dei conventi. Questo accadeva molto tempo fa, naturalmente. Diceva che i ragazzi ci mettevano in media sei mesi per superare tutta la rabbia e il risentimento che avevano accumulato. Si ribellavano sei mesi, cercando di combattere il sistema. (...) Qual'era il successo di Neill? Si prendeva i bambini peggiori, quelli di cui tutti disperavano, e nel giro di sei mesi erano trasformati. Ascoltate quello che scrive - sono parole straordinarie, parole sacre:"Ogni bambino ha dentro di se un dio. I nostri tentativi di plasmare il bambino non fanno altro che trasformare quel dio in un demonio. I bambini arrivano ala mia scuola e sono piccoli diavoli che odiano il mondo, con tendenze distruttive, sono sgarbati, bugiardi, ladri, lunatici. Nel giro di sei mesi sono bambino felici e sani che non fanno del male." (...)Dovete leggere quel libro. E' un libro sacro, davvero. Leggetelo: ha rivoluzionato la mia vita e il mio modo di rapportarmi alla gente. Ho iniziato ad assistere a dei miracoli. Ho iniziato a vedere l'insoddisfazione che mi era stata instillata, la competitività, i paragoni, i "non basta", eccetera. (...) Ripeto quello che ha scritto Neill "Ogni bambino ha dentro di se un dio. I nostri tentativi di plasmare il bambino non fanno altro che trasformare quel dio in un demonio. I bambini arrivano alla mia scuola e sono piccoli diavoli che odiano il mondo, con tendenze distruttive, sono sgarbati, bugiardi, ladri, lunatici. Nel giro di sei mesi sono bambino felici e sani che non fanno del male. E io non sono un genio, sono solo un uomo che rifiuta di guidare i passi di un bambino. Lascio che si formino i loro valori e quei valori sono invariabilmente buoni e rispettosi della società. La religione che rende buone delle persone ne rende cattive delle altre, mentre la religone nota come libertà rende tutti buoni, perchè distrugge il conflitto interno (la parola "interno" l'ho aggiunta io) che rende demoni le persone."
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Le parole di De Mello mi hanno incuriosito al punto da iniziare a leggere questo libro...e...sta rivoluzionando anche la mia vita ed il mio modo di rapportarmi alla gente.


http://it.wikipedia.org/wiki/Summerhill
http://it.wikipedia.org/wiki/Alexander_Sutherland_Neill

giovedì 21 luglio 2011

Il potere della meditazione

http://lampidiluce.blogspot.com/2011/02/ayp-advanced-yoga-practices-la-tecnica.html
http://lampidiluce.blogspot.com/2011/01/un-metodo-gratuito-di-meditazione.html
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Una persona ha perduto un familiare. In alcuni momenti della giornata il dolore si fa insostenibile. Ed allora quella persona si siede con la spina dorsale eretta, ed inizia a meditare...IAM...IAM...IAM...il dolore le comprime il petto....IAM...IAM...IAM...5 minuti..il dolore continua ad essere incessante...IAM...IAM....15 minuti..non c'è pace...IAM... 30 minuti...IAM...scompare la dimensione temporale e progressivamente arriva la pace...40 minuti...scende la pace...IAM..IAM...IAM...dopo circa un'ora la meditazione termina. Il dolore non c'è più. E' arrivata un po' di serenità.
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Un individuo ha necessità di scaricarsi dello stress che sta appesantendo la sua vita e comincia a meditare con una certa regolarità..IAM...IAM..IAM..e poco alla volta, giorno dopo giorno, cambia la sue prospettive. "Il testimone" cresce dentro di se. E lentamente, mentre aumentano i momenti di silenzio interiore, senza saperlo...si prepara per un'altra pratica potente di cui parleremo in uno dei prossimi post: Samyama.

Monroe e Moen

Le esperienze di Monroe e Moen presentate nei due post precedenti sono di sicuro interesse. Tuttavia,ogni individuo è tenuto a scoprire per se stesso la veridicità delle loro esperienze. Altrimenti rischiamo di cadere nella trappola/comodità di avere fede (fiducia) in ciò che ha detto qualche altra persona: il guru, il maestro, il leader religioso, ecc. Ma ciò che conta è quello che sperimenta ogni singola persona. Ciò che è stato fatto o sperimentato da un uomo, può essere replicato da un altro uomo.
Aggiornamento del 6/3/2018
E uscito in italiano il primo libro di Bruce Moen: "Viaggi nell'Ignoto".

clicca qui per saperne di più

lunedì 18 luglio 2011

Bruce Moen

Aggiornamento del 6/3/2018
E uscito in italiano il primo libro di Bruce Moen: "Viaggi nell'Ignoto".
clicca qui per saperne di più
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Francesca Scarrica, autrice del libro "La scienza che ha dimostrato l'aldilà" disponibile in formato cartaceo http://www.lulu.com/product/a-copertina-morbida/la-scienza-che-ha-dimostrato-laldil%C3%A0/2922838?productTrackingContext=search_results/search_shelf/center/1 oppure scaricabile gratuitamente in pdf http://www.metafonicamente.it/La_scienza_che_ha_dimostrato_l'aldil%E0.pdf ci ha gentilmente autorizzato a pubblicare su questo blog le parti del suo libro che trattano di Robert Monroe e Bruce Moen. La ringraziamo molto per la disponibilità dimostrata. Il post precedente è stato incentrato su Monroe, questo parlerà di Moen.
Ulteriori informazioni in italiano su Bruce Moen sono disponibili a questo sito http://www.webalice.it/cipidoc/focus.htm Purtroppo fino ad oggi nessun libro di Moen è stato tradotto in italiano. I suoi libri in inglese possono essere acquistati al sito http://www.afterlife-knowledge.com/bmbooks.html
Ecco le pagine 120-125 del libro "La scienza che ha dimostrato l'aldilà":
BRUCE MOEN 
Bruce Moen è una persona dolce, che mostra la sicurezza che viene da un grande equilibrio interiore, è pacato  e profondamente convinto che la sua esperienza sia di grande importanza per  ogni essere umano. Vive e lavora in Colorado, a Denver, dove svolge l’attività primaria di consulente ingegnere ma certo, è diventato famoso per ben altre  ragioni che non il suo lavoro. Fin da piccolo Bruce ha sempre avuto una grande curiosità verso la metafisica e soprattutto verso il mistero dell’aldilà  e questo lo ha condotto, dopo molte ricerche ed una lunga esperienza personale presso l’istituto fondato da Robert Monroe (v.), a mettere a punto un metodo vero e proprio per “esplorare l’aldilà”, un metodo, egli sostiene, alla portata di tutti, visto che esso non richiede qualità o abilità particolari, non bisogna imparare ad avere esperienze fuori dal corpo e nemmeno bisogna aver vissuto un’esperienza di premorte. 
Tutti gli incontri avuti nelle sue  “avventure” nell’aldilà hanno man mano formato il materiale per ben 5 libri che, in America, sono stati dei veri e propri best-sellers:  Voyages into the Unknown (Viaggi nell’ignoto),  Voyages beyond Doubt (Viaggi oltre il dubbio),  Voyages into the Afterlife (Viaggio nell’aldilà),  Voyages to
Curiosity’s Father (Viaggi verso il padre della curiosità) e l’ultimo,  Afterlife Knowledge (La conoscenza
dell’aldilà), un manuale molto esauriente sul metodo per imparare ad esplorare l’altra  dimensione. Fin dal 1999 Moen tiene continuamente corsi per insegnare il suo metodo a partecipanti che giungono da tutto il mondo ed il suo sito www.afterlife-knowledge.com è una vera e propria miniera di informazioni e contiene un forum dove i lettori possono condividere le proprie esperienze nell’aldilà con gli altri.  
Bruce Moen esordisce chiarendo subito  che chiunque può imparare a visitare l’aldilà, che non occorrono doni particolari, basta essere convinti di poterlo fare e, soprattutto, usare la propria immaginazione utilizzando delle tecniche particolari. Ma la missione di Bruce non si limita ad una visita pura e semplice nell’aldilà: nel corso del tempo egli si è reso conto che alcuni spiriti, dopo la morte, rimangono bloccati sul piano immediatamente vicino alla Terra e non riescono a “passare oltre” e questi  poveri spiriti, talvolta terrorizzati dall’esistenza dopo la morte, hanno bisogno di aiuto per riconquistare il proprio libero arbitrio di scegliersi il proprio destino e così Bruce, aiutato da molti assistenti che egli chiama helpers (aiutanti), porta loro conforto e li aiuta a muoversi verso il loro posto nell’aldilà. Bruce ha impiegato molti anni a perfezionare le capacità necessarie, ma oggi egli spera che, grazie al suo aiuto, altri potranno imparare più velocemente a viaggiare nell’aldilà. “La cosa più importante che ho scoperto” dice Bruce, “è che gli esseri umani che hanno curiosità possono imparare ad esplorare l’aldilà e trovare la verità da soli”. Nel messaggio che accompagna il suo ultimo libro Moen dice: “Le mie stesse esplorazioni mi hanno provato, oltre ogni dubbio, che noi esistiamo prima della nostra nascita e dopo la morte. Da quando ho capito che grazie a questo tipo di conoscenza la mia vita è completamente cambiata, il mio desiderio è stato quello di condividerla con quante più persone è possibile …  Non devi più prendere le testimonianze degli altri come la verità sull’aldilà. Tu stesso puoi imparare ad usare il mio metodo per trovare da solo la verità attraverso te stesso, per esperienza diretta”.  Comunque, per chiarezza, voglio spiegare cos’è l’aldilà per Bruce Moen. Egli dice che l’aldilà è un’area della coscienza umana dove tutti entreremo dopo la morte fisica, ed è anche l’area dove noi accediamo quando siamo inconsapevoli, durante il sonno. Ci sono aree specifiche del mondo non fisico che sono abitate da esseri umani che non sono più vivi  fisicamente e proprio queste aree sono conosciute come “aldilà”. Ma per riuscire a comprendere meglio le rivoluzionarie e sconvolgenti affermazioni  di Bruce, voglio qui riportare le sue risposte ad alcune domande frequenti che sono riportate sul suo sito: credo che attraverso la voce diretta di Bruce Moen sia più semplice capire come egli sia arrivato a mettere a punto il suo metodo e come egli possa avere la certezza che la meta delle sue esplorazioni sia proprio l’aldilà
- Come hai imparato ad esplorare l’aldilà? 

Fin da piccolo sono stato curioso circa il luogo dove sarei andato dopo la morte. Ho imparato ad esplorare seguendo la  mia curiosità. Essa mi ha portato a frequentare il programma Lifeline presso l’Istituto Monroe a Faber, in Virginia. Quelli fra voi che hanno letto il libro di Robert Monroe, L’ultimo viaggio, sanno che in esso si parla della nascita del programma Lifeline. Per ragioni personali Monroe usò la sua abilità di viaggiare fuori dal corpo per trovare i posti dove la gente andava dopo la morte. Quando fu convinto di averli trovati, sviluppò una serie di schemi sonori chiamati Hemi-Sync che aiutavano a spostare il punto di attenzione verso quei livelli di coscienza. Nel linguaggio dell’istituto Monroe 
questi si trovano dal focus 22 al focus 27. Centinaia di persone hanno frequentato il programma Lifeline ed hanno imparato ad esplorare l’aldilà come anche io faccio. Dopo aver frequentato Lifeline per una seconda volta, il mio metodo di insegnamento cambiò. Apparve un tutor che volontariamente volle insegnarmi.
Lui è l’essere umano verso il quale io avrò sempre una costante gratitudine. Il mio insegnante ed io iniziammo ad esplorare in coppia. Noi incontravamo entità non fisiche e facevamo i nostri salvataggi  di anime bloccate ed altre attività. Dopo, quando ritornavamo sul piano fisico, noi registravamo le ostre esperienze sul nostro diario e dopo comparavamo le note il giorno seguente. I  nostri appunti descrivevano sempre esattamente la stessa esperienza.
L’esplorazione in coppia è una tecnica molto potente, che aiuta a costruire una certa confidenza. In quel tempo le mie  esplorazioni iniziarono ad espandersi oltre i salvataggi occasionali. Il mio corso di studio prese un’altra direzione dopo la morte di Robert Monroe.
Non molto tempo dopo egli e sua moglie Nancy mi contattarono durante uno dei miei viaggi non fisici e mi offrirono assistenza per aumentare le mie capacità percettive, io accettai di continuare coi loro suggerimenti e la mia vita cambiò per sempre. Come risultato di alcuni aggiustamenti che Robert e Nancy fecero, non solo la mia percezione aumentò, ma anche il resto della mia vita migliorò.
Le esplorazioni, dopo questi progressi,  mi hanno fatto
accedere a livelli di coscienza e contatti oltre ogni possibilità mai immaginate. Mi hanno portato a comprendere il potere ed il significato dell’amore puro ed incondizionato e la conoscenza dello scopo della nostra esistenza.
- Tutti vediamo le stesse cose nell’aldilà? 

Immagina che l’aldilà sia un po’ come il nuovo mondo scoperto da Colombo nel 1492. Ora, immagina che una persona  arrivi sola, dieci anni prima di Colombo. Questo nuovo mondo apparirà differentemente, a seconda di dove la persona arrivi. Se la persona arriva nel mezzo di un deserto sterile ed inabitato, la sua esperienza sarà abbastanza differente da quella persona che, invece, arriva nel villaggio di una tribù indigena. Così l’esperienza di una persona dipenderà da dove ella arriverà. Il motivo per cui le persone arrivano in luoghi differenti dell’aldilà e vedono cose differenti, dipende da molti fattori, quali le credenze che avevano prima della morte, le circostanze della morte, schemi abituali di pensiero, malattie che alterano il processo di pensiero (come l’Alzheimer), ed altri.
- Quando le persone stanno per morire spesso sembrano conversare con qualcuno che solo loro possono vedere o sentire. Cosa sta succedendo loro? 
Come noi ci avviciniamo alla morte, la  gente che già vive nell’aldilà tenta di contattarci per facilitarci il passaggio nell’aldilà. Spesso sono parenti o amici del morente, o persone che comunque egli è  in grado di riconoscere. Io chiamo queste persone “helpers” (aiutanti). Pare che gli helpers scortino la persona oltre il Focus 23 ed i Territori dei Sistemi delle Credenze, portandoli  verso il Focus 27, riducendo così la possibilità che il morente rimanga bloccato in quei livelli di coscienza.
- Devo credere di avere un’anima per esplorare l’aldilà? 

Ciò che credi riguardo all’anima ha il potere di influenzare grandemente la tua esperienza nell’aldilà. Noi siamo liberi di scegliere quello in cui credere. Ogni scelta che facciamo ha delle conseguenze. Per conto mio, l’aldilà è una realtà che esisterà comunque, sia che io scelga di crederci sia no. Il trucco sembra essere quello che il cavaliere disse ad Indiana Jones in uno dei suoi film: “Scegli saggiamente”.
- Cos’è equivalente al Focus 27 nelle altre culture? 

Non essendo molto esperto delle credenze di altre culture, cercherò di descrivere la mia esperienza nel Focus 27 e lascerò che facciate le vostre comparazioni. Immaginate un posto dove il solo “lavoro” richiesto per ottenere qualcosa che si desidera è immaginarla. Nel Focus 27, se desideri una casa con 12 stanze da letto, in montagna o al lago, devi solo immaginarla ed essa si materializzerà. La casa apparirà reale quanto nel mondo fisico. Il prato sarà reale sotto i tuoi piedi e sarà di ogni colore, lunghezza o varietà tu desideri. La temperatura del lago sarà a qualunque livello tu voglia. E se decidi che vuoi un’altra casa in un altro  posto, sarai libero di cambiarla ogni volta che vorrai. Hai sempre desiderato un guardaroba con abiti su misura per te? Devi solo desiderarlo. I cibi più prelibati, la macchina dei sogni? Devi solo immaginarli, volerli, ed essi appariranno. Vuoi cambiare la tua età? Immaginati a qualunque
età o in qualunque forma ed apparirai esattamente così. Vuoi incontrare Gesù Cristo, Buddha, Maometto o qualunque altra figura religiosa? Esprimi il desiderio e loro ti appariranno prima che tu possa formulare la domanda. Ti piacerebbe conoscere ogni dettaglio su  una qualche vicenda storica? Vai al Centro di educazione e gli helpers ti spiegheranno come accedere alle informazioni. Vuoi sapere qualcosa sulle  tue vite passate, che eri, perché hai scelto quella vita e cosa hai portato a termine? Fermati al Centro di rassegna della vita ed un helper ti assisterà. Vuoi comprendere cos’è il tempo e come gli eventi delle vite delle persone sono coordinate in esso? Visita il Centro di pianificazione e programmazione e chiedi  ad  un  helper  di  mostrartelo. Qualunque cosa vuoi capire, sapere, imparare a fare; qualunque cosa che un essere umano sia in grado di immaginare è disponibile per te. Man mano che impari ad accedere alle capacità del Focus 27, scoprirai molto di più di quanto tu abbia ritenuto possibile. Se tu permetti alla tua curiosità di aiutarti a sapere, non ci sono limiti imposti dall’esterno, solo i limiti imposti da te stesso.  Con un così facile accesso ad ogni cosa che tu desideri, il significato del tuo nuovo giocattolo inizierà a perdere interesse. E cosa succederà poi? Potresti scoprire che il Focus 27 è una scuola, proprio come lo è l’esistenza fisica sulla Terra. Potresti iniziare ad esplorare la ragione dell’esistenza umana o di qualsiasi
altro mondo nel Focus 27. Potresti diventare un helper assistendo gli altri ad imparare cose sulla loro nuova vita  appena essi arrivano lì dopo la morte. Potresti scoprire che l’amore puro ed incondizionato è la forza direttrice che sta dietro assolutamente ad ogni cosa che si può concepire nel mondo. Potresti scoprire che alcune persone che vivono nel Focus 27 si sono laureate a questa scuola e che un giorno potresti farlo anche tu. Come fare progressi nella scuola del focus 27? Proprio come qui. Impara dall’esperienza ed esprimi amore puro ed incondizionato ad un grado perfino più alto. Potresti chiedere qual è il prezzo da pagare per essere accolti nel Focus 27? Devi essere abbastanza consapevole, dopo la tua morte, di voler andare proprio lì da solo o con l’aiuto di un helper. E quale comportamento devi tenere per farti accettare? La cosa migliore che posso dire, il solo comportamento è quello che hai già probabilmente sentito prima: “Fai agli altri solo quello che vorresti che gli altri facessero a te”.  C’è molto di più sul Focus 27. Io continuo ad imparare di più ogni volta che lo visito e nei miei libri si può leggere molto di più di quel che ho detto.
- Bob Monroe parlava del fatto che abbiamo un numero di possibilità di scelta dopo che siamo passati di là. Hai idea di quali siano?
 
Nel Focus 27 ogni cosa che si può immaginare può essere  materializzata. A parte queste opzioni, noi siamo anche liberi di esplorare su ogni cosa che vorremmo imparare. Siamo liberi di frequentare ogni corso che potrebbe portarci ad apprenderla. Potremmo lavorare volontariamente come helper. Potremmo decidere di rinascere nel mondo fisico per qualunque ragione riteniamo importante o desiderabile. Con totale libertà, ci sono molte scelte. 
- La morte è permanente? Vai in un posto e stai lì per sempre? 
Secondo la mia esperienza, no. Comunque se tu, prima di morire, credevi che la morte è permanente, potresti restare  bloccato nel Focus 23, completamente solo, per un tempo molto lungo. Recenti esplorazioni hanno scoperto una sorta di morte permanente. E’ estremamente rara, forse uno su parecchi miliardi di persone fa la scelta che conduce a questo stato.
- Dopo la morte ricorderò cosa ho fatto e chi ero nel mondo fisico? 

Generalmente, la mia esperienza suggerisce che la risposta è si. Una delle caratteristiche della nostra esistenza nell’aldilà  sembra essere quella di permettere un più grande accesso alla memoria della nostra esperienza. Questa memoria non include solo la vita appena trascorsa, ma anche quelle precedenti.
- Mi piacerà vivere nell’aldilà? 

Ti piace vivere in questa vita? Trai una grande gioia dalla tua esistenza qui? Dai il benvenuto ad ogni giorno come se fosse un’opportunità di vivere il tempo della vita per imparare di più su chi e che cosa sei realmente? La ostra esperienza nell’aldilà è, in molti modi, il riflesso della nostra vita di ora.
- Come è possibile comunicare con una persona che vive sul piano fisico se io sono nell’aldilà?
 
Se la persona che vive fisicamente è capace di focalizzare la sua attenzione sul livello di coscienza dove ti trovi tu, allora potete comunicare. Questo succede molto spesso durante gli stati del sonno. I sogni accadono in una realtà non fisica. Le cose che accadono nei sogni non accadono fisicamente, appaiono in modo non fisico. I livelli di coscienza nei quali accadono i sogni includono gli stessi livelli nei quali vivono le persone dell’aldilà. Così il modo più facile per te di comunicare dall’aldilà con una persone fisicamente vivente è farlo durante i suoi sogni. Se poi la  persona ricorda o meno la  comunicazione, è un’altra faccenda. Ci sono molti modi tramite i quali una persona fisica può ricevere una comunicazione dall’aldilà. Uno stato mentale libero da distrazioni, quieto, come durante la preghiera o la meditazione, è un esempio ben conosciuto. Uno stato che assottiglia i confini tra i due mondi come un grande stress fisico o emotivo, può rendere possibile la comunicazione. Anche solo l’intenzione di provare a comunicare può bastare.
- Cosa succede nell’aldilà alle persone che, durante questa vita, hanno commesso atti orrendi senza rimorsi?
Con la mia limitata esperienza risponderò: “Qualsiasi cosa crederanno che debba accader loro, accadrà”. Visto che hai specificato “senza rimorso”, la mia congettura è che essi vorranno andare  in un posto dell’aldilà dove potranno continuare a commettere i loro atti  orrendi … Nessuno costringe nessuno
all’inferno per punire i suoi atti orrendi. Esso è parte del risultato delle scelte dovute al libero arbitrio della persona.  Sono liberi di fare una nuova scelta e lasciare il loro inferno in ogni momento.
Il metodo di Bruce Moen si basa su una serie di tecniche capaci di indurre uno stato alterato di coscienza che, attraverso l’uso dell’immaginazione guidata, ci aiuta ad accedere ai livelli di coscienza dove si estendono i territori dell’aldilà. Focalizzare l’attenzione, imparare a rilassarsi, svuotare la propria mente, mettere
a tacere il proprio narratore interiore:  sono queste le basi di partenza per un’avventura capace di cambiare il senso stesso della nostra vita.

Robert Monroe

Abbiamo già parlato di Robert Monroe in un precedente post: http://lampidiluce.blogspot.com/2011/01/listituto-monroe-e-presente-in-italia.html  Adesso approfondiamo l'argomento grazie a Francesca Scarrica, la quale ha scritto il libro "La scienza che ha dimostrato l'aldilà". Quest'opera è disponibile in formato cartaceo http://www.lulu.com/product/a-copertina-morbida/la-scienza-che-ha-dimostrato-laldil%C3%A0/2922838?productTrackingContext=search_results/search_shelf/center/1
oppure può essere scaricata gratuitamente in pdf http://www.metafonicamente.it/La_scienza_che_ha_dimostrato_l'aldil%E0.pdf
Ringraziamo sentitamente Francesca Scarrica che ha autorizzato la pubblicazione su questo blog delle pagine del suo libro relative a Robert Monroe e a Bruce Moen. 
In questo post ci occuperemo di Monroe e nel successivo di Moen.
Ecco il contenuto delle pagine 126-129:


ROBERT MONROE 
Robert Monroe è diventato famoso in tutto il mondo per aver fondato l’omonimo istituto che da anni si occupa di ricerche sulla coscienza umana. Attualmente The Monroe Institute è internazionalmente conosciuto per le sue innovative ricerche nel campo di quei particolari schemi di suoni che possono avere profondi effetti sugli stati di coscienza; questa tecnologia brevettata è conosciuta come Hemi-Sync. L’Istituto  Monroe porta avanti le sue ricerche tenendo fede al principio che la coscienza umana, quando è ben indirizzata e focalizzata, contiene in sé le soluzioni  alle principali questioni dell’esperienza umana. Il tentativo di comprendere meglio la coscienza umana ed i suoi misteri è condotto attraverso ricerche coordinate che utilizzano un approccio interdisciplinare e cercano applicazioni pratiche per i risultati ottenuti. In poche parole, l’istituto si prefigge di introdurre, ad ogni livello delle umane possibilità, particolari abilità che potranno cambiare la direzione ed il destino dell’umanità. Nello statuto di questa associazione no profit è scritto a chiare lettere che il fine è quello di mantenere un’organizzazione  in grado di provvedere a creare un ambiente positivo per la continua trasformazione della coscienza umana. Ma come mai Robert Monroe giunse a focalizzare i propri sforzi e la propria attenzione su tali argomenti? Nato a Lexington, in Kentucky,  nel 1915, si laureò in Ingegneria all’università dell’Ohio ed iniziò a lavorare presso due stazioni radio dell’Ohio come scrittore e direttore. Due anni dopo si trasferì a New York con lo scopo di incrementare la sua attività e fondare una propria compagnia di produzione radiofonica. Durante gli anni ’50 la compagnia di Monroe produsse trasmissioni di grandissimo successo in America, come  Take a Number e Meet your Match. Nel frattempo Robert Monroe divenne celebre anche come compositore di musica per programmi televisivi, radiofonici e film d’azione, mentre la sua Monroe’s Production Company acquisì parecchie stazioni radio in North Carolina e Virginia, e successivamente si dedicò allo sviluppo di un sistema televisivo via cavo.  Man mano che il suo successo aumentava, Monroe decise di creare un distaccamento, all’interno della sua compagnia, dedicato alle ricerche sugli effetti di vari schemi di suoni sulla coscienza umana, inclusa la possibilità di poter imparare durante il sonno e spesso egli stesso faceva da cavia per quegli esperimenti. Nel 1958 le ricerche ottennero un risultato significativo e Monroe, che si era sottoposto personalmente ad un esperimento, visse l’esperienza di avvertire la propria coscienza separata dal corpo fisico: in poche parole ebbe quella che viene comunemente definita OBE (Out of Body Experience, ossia esperienza fuori dal corpo) e fu proprio lui a coniare questo termine che poi è entrato a far parte comunemente della letteratura che riguarda la coscienza. Fu quindi questa esperienza spontanea che cambiò il corso della vita di Robert Monroe e dei suoi sforzi professionali. Nonostante il suo lavoro di produttore continuasse con successo, Monroe iniziò a sperimentare ed a ricercare le caratteristiche della coscienza umana estesa che egli stesso aveva provato in diverse occasioni: fin dalle sue prime  esperienze fuori dal corpo, Monroe annotava minuziosamente tutti i dettagli  di quanto vedeva e  viveva, registrava ogni impressione ricevuta con l’obiettività di un reporter e così, nel 1971 pubblicò il suo primo libro,  Journeys out of the Body (Viaggi fuori dal corpo), nel quale riportava proprio le annotazioni riguardanti quei viaggi astrali. Il libro ebbe grande successo e queste esperienze vissute in stati che vanno oltre lo spazio, il tempo e la morte, attirarono l’attenzione di ricercatori accademici, medici, ingegneri ed altre figure professionali. In seguito Monroe, con un gruppo di ricercatori, iniziò a lavorare su un metodo che permettesse di indurre e controllare in condizioni  di laboratorio sia questa che  altri tipi di esperienze concernenti la coscienza umana. Furono proprio quegli esperimenti che portarono alla messa a punto di una  tecnologia semplice e non invasiva conosciuta col nome di  “sincronizzazione emisferica” o  Hemi-Sync. L’originario gruppo di ricerca, nel 1974, divenne il Monroe Institute e un anno dopo Monroe ricevette il primo dei tre brevetti Hemi-Sync, il metodo per alterare lo stato del cervello attraverso particolari suoni. Fu in questi anni che Monroe insegnò alla dottoressa Kubler Ross (v.) a viaggiare fuori dal corpo, così come insegnò a molte altre persone provenienti da tutto il mondo. Nel 1985 scrisse il secondo libro intitolato  Far Journeys (Viaggi lontani) che ampliò ulteriormente le sue personali investigazioni sulla realtà non fisica; a questo libro, nel 1994, seguì il terzo dal titolo Ultimate Journey (L’ultimo viaggio),  nel quale Monroe esplora le verità fondamentali circa lo scopo ed il significato della vita e di ciò che si trova oltre i limiti del nostro mondo fisico.  
Ecco di seguito una breve descrizione  della tecnica indicata da Monroe per ottenere un’esperienza fuori dal corpo: 
1) Distendersi in una posizione rilassata in un camera buia. 
2) Allentare i vestiti se troppo aderenti e togliersi orologi e gioielleria. 
3) Entrare in uno stato molto rilassato e consapevolmente ripetere a se stessi che si ricorderà ogni cosa che succederà. 
4) Cominciare a respirare attraverso la bocca semiaperta. 
5) Concentrarsi su un oggetto. 
6) Quando altre immagini inizieranno ad entrare nella mente, osservarle passivamente. 
7) Tentare di sgombrare la mente ed osservare il proprio campo di visuale attraverso gli occhi chiusi. 
8) Non fare altro per un po’. 
9) Guardare semplicemente il buio davanti attraverso le palpebre chiuse. 
10) Dopo un po’ si possono vedere delle forme luminose. 
11) Quando queste luci cesseranno, si avvertirà uno stato di rilassamento tale che si perderà la consapevolezza del proprio corpo. 
12) Ora si è quasi in quello stato in  cui l’unica fonte di stimolo sono i propri pensieri. 
13) E’ in questo stato rilassato e rigenerante che le esperienze fuori dal corpo prendono avvio. 
14) Lasciare il corpo, pensare a se stessi più leggeri e a quanto sarebbe bello fluttuare verso l’alto. 
15) Con una pratica sufficiente, Monroe assicura una vasta varietà di esperienze fuori dal corpo. 
In molti casi l’immagine del corpo del viaggiatore astrale è più o meno identica a quella del corpo fisico, ma  non sempre è così. Spesso il viaggiatore astrale si vede come un “punto di coscienza” o come un semplice testimone senza corpo ma con solo due occhi e due orecchie. La vista e l’udito sono i due sensi che normalmente dominano durante un viaggio fuori dal corpo. 
Il lavoro di Monroe è stato importante  perché, nello stato fuori dal corpo, è possibile esplorare realtà non fisiche, compresa quella dell’oltretomba, ed è ciò che Monroe fece ripetutamente fino al punto di essere capace di disegnare una vera e propria mappa dell’aldilà. Egli registrò molte informazioni sui vari stati 
alterati di coscienza e chiamò questi stati “focus levels” (livelli di 
concentrazione) e  proprio attraverso questi livelli di coscienza noi possiamo concepire una vera e propria mappa dell’aldilà. I vari livelli individuati da Monroe sono: 
1) La realtà fisica. Bob Monroe chiamò questa realtà fisica o stato di coscienza col nome di C1. Esso corrisponde alla realtà fisica che tutti noi condividiamo e che contiene tutto ciò che vediamo e sentiamo coi sensi fisici. Monroe descrive questo livello come un cerchio con noi al suo centro.  
2) Focus 22. Monroe lo descrive come un cerchio che circonda il livello C1. Nel Focus 22 possiamo trovare la coscienza di coloro che, nella vita fisica, sono in coma. Però vi possiamo trovare anche la coscienza di coloro che sono sotto l’effetto di  certe droghe o dell’alcool, e questo perché quando certe persone sono sotto l’effetto di queste sostanze, la loro coscienza non è pienamente sul piano della realtà fisica. E’ possibile, per chi ha molta esperienza nei viaggi astrali, raggiungere questo livello per contattare coloro che sono in coma.  
3) Focus 23. Esso circonda come un anello il Focus 22. Questo luogo è abitato da coloro che sono morti e sono rimasti bloccati a metà tra la Terra e l’aldilà. Qui si trovano persone confuse, inconsapevoli di essere morte perché magari sono morte inaspettatamente e sono angosciate dal fatto che le persone che si trovano ancora sul piano fisico non riescono a sentirle ed a percepirle. Molti viaggiatori astrali possono tentare di aiutare queste persone convincendole a muoversi verso un posto migliore, e queste azioni  di salvataggio vengono definite “retrievals”. Ci sono, nel Focus 23, degli aiutanti spirituali che cercano di aiutare queste anime bloccate, ma spesso essi vengono scambiati per fantasmi in quanto appaiono immateriali a questi morti che si sentono ancora dotati di un corpo fisico. Quindi è più facile, per un viaggiatore astrale, che appare solido, convincere queste persone ad affidarsi agli aiutanti spirituali che sono in grado di condurli verso un luogo molto più bello. 
4) Il livello di coscienza che circonda il Focus 23 è conosciuto come i Territori dei Sistemi di Fede e comprende il Focus 24, 25 e 26. In questi luoghi troviamo gruppi di persone che sono state attratte insieme nello stesso livello di coscienza dalle credenze che hanno condiviso durante la loro vita. Qui troviamo il paradiso di tutte le maggiori religioni. Questi territori dei sistemi di fede sono stati creati dalla coscienza umana e dai vari leaders religiosi che hanno convinto, attraverso i secoli, i loro fedeli  che, quando arriveranno nell’aldilà, essi troveranno proprio quel tipo di paradiso. La fede è una cosa estremamente potente. Ciò in cui noi crediamo avrà un impatto fortissimo su quello di cui faremo esperienza nell’aldilà. Una legge universale dice che il simile attrae il simile. Pertanto quando moriremo, se non rimarremo bloccati nel settore C1 e se siamo stati credenti in qualche tipo di religione, andremo nel territorio del sistema di fede che ci riguarda. Questi territori dell’aldilà sono conosciuti anche col nome di “paradisi vuoti”. La gente che vi arriva dopo la morte continua a vivere in accordo con le credenze che sono state inculcate loro durante la vita, secondo quanto si aspettavano dal paradiso. Una persona potrà restare in uno di questi paradisi vuoti fino a quando si accorgerà di molte incongruenze nella propria dottrina religiosa e nelle proprie pratiche religiose. A quel punto vorranno lasciare quel paradiso inutile e vuoto, puramente illusorio, e saranno in grado di spostarsi verso uno stato di maggiore pienezza dell’essere.  
5) Focus 27. Questo è il livello di coscienza o la regione dell’aldilà dove la maggior parte arriva dopo la morte, a meno che essi non siano bloccati o non abbiano un forte sistema di fede. Qui si possono fare molte scelte: i residenti di questo livello sono coinvolti in molte attività. Essi possono aiutare coloro che sono ancora vivi diventando le loro guide spirituali o aiutare coloro che sono rimasti bloccati nel livello C1. Qui troviamo anche coloro che vengono risanati dopo una morte dovuta ad una lunga malattia, assistiti da medici ed infermieri spirituali. Nel Focus 27 possiamo trovare scienziati e tecnici che lavorano a progetti proprio come facevano sulla Terra, con la differenza che qui essi hanno accesso ad un’enorme quantità di conoscenze ed informazioni. Secondo Monroe, quelli che si trovano nel Focus 27 possono arrivare al punto di dover decidere di ritornare alla vita fisica reincarnandosi per potersi evolvere più velocemente o aiutare gli altri a crescere spiritualmente o anche per portare una nuova magnifica opera o invenzione nella realtà fisica.  Dopo gli anni spesi a dimostrare che i mondi spirituali non solo esistono ma sono addirittura più vasti e complessi della nostra realtà materiale, Monroe morì nel 1995 all’età di 80 anni. La sua eredità di preziose informazioni e traguardi spirituali ha toccato le vite di milioni di persone intorno al mondo.
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domenica 17 luglio 2011

Sogni consapevoli

La domanda sorge spontanea: "Va bene, divento consapevole di stare sognando..e poi?" 
Norbert Classen, autore dei libri "La saggezza dei toltechi" e "Carlos Castaneda e i guerrieri di Don Juan" ci ha raccontato una sua esperienza al riguardo, da pag. 160 del primo libro sopra indicato.
Durante i suoi sogni consapevoli, si è trovato a volare accanto ad una poiana . All'inizio nel sogno Classen manteneva il proprio corpo umano, poi si è trasformato in poiana. Dopo questa trasformazione racconta che "(..) "la mia percezione cromatica era cambiata in modo strano; tutte le tonalità di verde  risaltavano più fortemente che nella normale percezione. Con i miei occhi  da rapace potevo inoltre riconoscere tutti i contorni del paesaggio sino al più minuzioso dettaglio. Le cose sembravano messe più in contrasto fra di loro, cioè i miei occhi sembravano dotati di potere risolutivo decisamente maggiore. (...) A partire da quel momento avevo comunque in tutti i miei sogni la capacità di trasformarmi in poiana. Durante il sogno mi basta solamente ripetere i passi  insegnatimi dalla vecchia poiana. Tornai perciò spesso tra quei monti, per riprendere le sembianze della mia vecchia insegnante e della sua stirpe. In questo modo imparai molto da e su questi uccelli, che trovò conferma nella quotidianità della prima attenzione. Questi rapaci hanno un proprio sistema di comunicazione, che non si basa però sui suoni, ma piuttosto attraverso segnali visuali come per esempio un contatto visivo o ruotando la testa. Dopo le mie ampie esperienze oniriche volevo esaminare nel normale mondo di tutti i giorni le mie reali possibilità di comunicazione con le poiane e l'ho anche fatto. Inizialmente mi recai in parchi per le aquile e in riserve naturali per potere parlare con i miei nuovi parenti onirici. Per fare ciò impiegai il summenzionato "linguaggio dei segni", esattamente come l'avevo appreso nel sognare, e la comunicazione funzionò veramente; i volatili davano i relativi segni di risposta, che compresi in gran parte. I nostri "discorsi" non ruotavano intorno a nulla di rilevante in senso umano, ci manifestavamo i nostri sentimenti a vicenda. In seguito entrai sempre più spesso in contatto con i miei parenti onirici   in una libera riserva di caccia ed ebbi incontri interessanti, ma questa è un'altra storia.."

mercoledì 13 luglio 2011

Il risparmio di energia - parte II

Se consideriamo l'obiettivo di risparmiare una certa quantità di energia sessuale, possiamo ipotizzare i seguenti scenari:

  • astensione da ogni tipo di attività sessuale. Questa pratica comporta un sicuro risparmio di energia, a patto che non sia motivo di stress per l'individuo che la pratica. Infatti se uno si astiene questo tipo di attività e pensa continuamente a situazioni legate al sesso o a reprimere questo tipo di pensieri, in realtà sta utilizzando una parte delle proprie energie in queste attività.
  • ricordate che in passato vi ho parlato di Yogani e delle sue Pratiche Yoga Avanzate ? Bene lui propone di vivere la vita  sessuale che riteniamo opportuno vivere, ma provando ad astenersi dal raggiungere l'orgasmo, quando lo reputiamo opportuno. L'energia che verrà così stimolata, durante l'atto sessuale ma prima di essere dispersa, potrà essere distribuita nel corpo per altre attività spirituali. A questo link Yogani propone le lezioni gratuite sul Tantra in inglese http://aypsite.org/TantraDirectory.html e nel
suo libro "Tantra" approfondisce ulteriormente l'argomento. Questo è il link alla presentazione in inglese dell'audio libro "Tantra" http://www.youtube.com/watch?v=EWWJ92T-2EY



Una prospettiva ancora diversa viene presentata da Mantak Chia e Douglas Abrams Arava nel loro libro "1001 orgasmi". In quest'opera gli autori spiegano come un uomo può imparare a diventare multi orgasmico senza però perdere energia tramite l'eiaculazione. 

 Entrambi i libri presentano concetti delicati in maniera seria e responsabile. Tuttavia, si ribadisce ancora una volta che queste indicazioni rappresentano delle ipotesi sulle quali eventualmente lavorare, onde arrivare a scoprire la propria verità.

giovedì 7 luglio 2011

Il risparmio di energia


Per compiere "atti di potere" (ad esempio sognare consapevolmente, spostare il punto di assemblaggio di qualcuno, ecc.) è necessario avere a disposizione una certa quantità di energia, oltre che sapere come fare. Gli aderenti alle tradizioni iniziatiche sono sempre in cerca di modi per avere a disposizione maggiore energia. La vita quotidiana offre possibilità praticamente illimitate per disperdere energia. Ecco alcuni esempi, a titolo esemplificativo e non limitativo:
  • arrabbiarsi con se stessi o con qualcuno;
  • auto commiserarsi;
  • creazione di situazioni che alimentano il nostro ego;
  • dispersione dell'energia sessuale. In questa espressione non è contenuta alcuna considerazione morale o giudizio relativamente alle pratiche connesse a questa perdita di energia.
  • ecc. ecc.
Nei prossimi giorni esamineremo un metodo per limitare la dispersione di questa preziosa energia.