domenica 30 giugno 2013

Da "Il libro arancione" di Osho

Dal capitolo 1:
"Quando ti dico di meditare, sono perfettamente cosciente che nessuno si realizza tramite la meditazione; ma con la meditazione si può raggiungere un punto oltre il quale nessuna meditazione esiste più."

 Dal capitolo 2:
"La meditazione è l'unica medicina. Per cui lascia perdere i tuoi problemi; inoltrati semplicemente nella meditazione."

"La mente è una spina e tutte le tecniche di meditazione sono aghi per estrarre quella spina."

Dal capitolo 3:
"Se non usi la vita quotidiana come metodo di meditazione, la tua meditazione diventerà inevitabilmente una fuga dalla realtà."


"Tutte le meditazioni che si fanno qui non sono altro che tentativi di disturbare il tuo sonno."

"Solo la meditazione ti può decondizionare".

Dal capitolo 5:
"Meditazione è essere con se stessi e compassione è questo essere che trabocca."

Dal capitolo 6:
"Le mie meditazioni hanno lo scopo di riportarVi alla vostra infanzia, al tempo in cui non eravate persone rispettabili, al tempo in cui potevate essere folli, al tempo in cui eravate innocenti, non ancora corrotti dalla società, al tempo in cui non avevate ancora appreso le astuzie del mondo, al tempo in cui non appartenevate a questo mondo, ma all'altro. Vorrei che tutti ritornaste a quel periodo e da lì ripartiste un'altra volta. E questa è la vostra vita. La rispettabilità ed il denaro sono premi di consolazione, non sono vere conquiste. Non lasciatevi ingannare".

"Meditare è difficilissimo per quanti non hanno mai amato."

"Ogni meditazione è essenzialmente una esperienza sessuale senza l'uso del sesso."

"Per un Buddha, per chi ha conseguito la pienezza del proprio essere, la meditazione è priva di significato. La meditazione è una medicina, alla fine deve essere buttata. Finchè non sei in grado di buttar via la tua medicina, non sei sano. Per cui ricorda: la meditazione non è una cosa che ti devi portar dietro per l'eternità. Verrà un giorno in cui la meditazione avrà esaurito la sua funzione e non sarà più necessaria. A quel punto te la potrai scordare."

martedì 25 giugno 2013

Il volto

Un misericordioso velo di oblio,
scende sui ricordi,
impedendo di ricordare i dettagli del volto,
che tuttavia cerco in ogni sguardo che incrocio.

lunedì 24 giugno 2013

Lifeline - un'opera di amore

Durante la primavera del 2012, una troupe televisiva ha partecipato e filmato il programma Lifeline del Monroe Institute.   Le riprese hanno dato luogo a due episodi della serie "The Unexplained", intitolati Journey of the Lost Parts 1 and 2. Tali puntate, in lingua inglese, sono andate in onda su Biography Channel nell'Ottobre 2012.

In queste trasmissioni, i partecipanti a Lifeline hanno parlato della natura profonda delle esperienze vissute. Inoltre, i produttori hanno avuto modo di verificare le fondamenta storiche collegate ai retrievals (recuperi) effettuati durante lo svolgimento del corso.

Da vedere se conoscete un po' l'inglese!

domenica 23 giugno 2013

Da una Fonte Superiore

Non c'è inizio, non c'è fine,
      C'è solo cambiamento.

Non c'è maestro, non c'è studente,
      C'è solo il ricordare.

Non c'è il bene, non c'è il male,
      C'è solo manifestazione.

Non c'è unione, non c'è condivisione,
      C'è solo unità.

Non c'è gioia, non c'è tristezza,
      C'è solo amore.

Non c'è il di più, non c'è il di meno,
      C'è solo equilibrio.

Non c'è stasi, non c'è entropia,
      C'è solo movimento.

Non c'è veglia, non c'è sonno,
      C'è solo l'essere.

Non c'è limite, non c'è la possibilità,
      C'è solo il piano.

tratto da Ultimate Journey di Robert A. Monroe

sabato 15 giugno 2013

Illuminazione

Tratto dal "Piccolo Breviario  ZEN" pagine 198 e 199

 L’illuminazione – ovvero satori o kensho – è la meta suprema dello Zen. Consiste nel penetrare nella propria natura, realizzando la propria essenza buddhista e liberandosi dal ciclo di nascita e morte. stando al Denkoroku, una raccolta di koan, “anche se stai seduto finchè il tuo sedile si spacca…e sei una persona pura, se non raggiungi il satori non puoi evadere dalla prigione del mondo.”
Negli scritti Zen si trovano numerosissimi esempi di eventi e cose inaspettate che fanno scattare l’illuminazione: il Buddha che vede la stella del mattino, Bankei che sputa un grumo di sangue, Hsiang-yen che ode il suono di un sasso che colpisce una pianta di bambù. Ma una delle migliori descrizioni della concreta esperienza dell’illuminazione ci è data dal Maestro Sokei-an Sasaki:
“Un giorno ho spazzato via tutte le nozioni dalla mia mente. Ho rinunciato a ogni desiderio. Ho eliminato le parole con cui pensavo e sono rimasto in pace. Mi sentivo un pò strano, come se fossi trasportato in qualcosa, o come se stessi toccando un potere a me ignoto…e d’un tratto sono entrato.
Ho perduto i limiti del mio corpo fisico. avevo la mia pelle, certo, ma provavo l’impressione di essere al centro del cosmo. Parlavo, ma le mie parole avevano perso il loro significato. Vedevo persone venire verso di me, ma erano tutte lo stesso uomo. Tutti erano me stesso! Non avevo mai conosciuto questo mondo. Avevo creduto di essere stato creato, ma adesso dovevo ricredermi: non sono mai stato creato; io ero il cosmo; non esisteva nessun signor Sasaki.”

giovedì 13 giugno 2013

Tutto ed il contrario di tutto

Perchè presentiamo post anche su argomenti che sembrano essere in contrasto tra loro?

Perchè ogni persona si trova ad un  livello di consapevolezza diverso. Qualcuno direbbe "ad un livello vibratorio diverso". Altri sosterrebbero il concetto di "diverso sviluppo interiore". Infine qualcuno parlerebbe di livelli diversi di ricordo e/o riscoperta. Quallo che oggi ti entusiasma, domani potrebbe sembrarti puerile. Va bene così. Qui cerchiamo di offrire spunti che possano interessare a più persone. Cercando di evitare l'approccio settario che porta qualcuno ad affermare "questa via è la migliore di tutte!" oppure "questa è l'unica via!".

martedì 11 giugno 2013

martedì 4 giugno 2013

Sulla traduzione in italiano delle lezioni AYP

Perchè tradurre in italiano le lezioni AYP?  http://ayp-italia.blogspot.it/

Perchè la lettura delle stesse in inglese ha arricchito la mia vita.
Perchè la vera conoscenza può essere donata solo gratuitamente, proprio come le lezioni.
Perchè tramite la tecnica fondamentale di meditazione dell'AYP ho vissuto numerosi momenti di una incredibile BEATITUDINE!
ed infine...amo Yogani

Vorrei imparare altre tecniche AYP, ma non conosco l'inglese e la traduzione delle lezioni in italiano procede a rilento. Cosa posso fare?

Puoi andare al sito originale AYP e tradurre le lezioni con http://translate.google.it/ In alternativa puoi verificare alla  pagina delle traduzioni internazionali AYP se c'è la traduzione delle lezioni in una lingua che conosci (spagnolo, francese, ecc.)

Quanto velocemente procederà l'opera di traduzione?

Non lo so. Dipende da tante, troppe variabili.  Però sarà ancora più rapida, se ci sarà qualche volenteroso che vorrà offrire supporto nella traduzione.       

C'è qualcosa che non ti piace delle lezioni?

Ne ho lette circa 150 e finora, solo una mi ha lasciato perplesso. Vi suggerisco di leggerle e farvene un'idea. Anzi...magari...provate anche a meditare e vedete come vi sentite :-))

Sul blog http://ayp-italia.blogspot.it/ verrà pubblicato altro oltre le lezioni?

Difficilmente. Però se ci sarà interesse, magari potremo parlare di organizzare un ritiro di meditazione AYP.