Visualizzazione post con etichetta Castaneda. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Castaneda. Mostra tutti i post

domenica 1 agosto 2021

L'Impeccabilità (o inappuntabilità)

Agire impeccabilmente o essere inappuntabile significa agire al meglio delle nostre possibilità, in maniera allineata con lo Spirito, con la consapevolezza che l'atto che compiamo potrebbe essere l'ultimo della nostra vita.

Un aspetto dell'inappuntabilità emerge nella vita del protagonista (Denzel Washington) nel film "American Gangster": nonostante egli sia un potente gangster continua a vivere una vita "normale", senza farsi notare. Ben diverso è l'atteggiamento dei gangster più giovani che non appena hanno soldi in tasca acquistano auto vistose, belle ville, organizzano feste sfarzose dando nell'occhio e attirando delle attenzioni inopportune.


Se facciamo l'esempio dei black-bloc, sotto il profilo dell'abbigliamento durante le loro "manifestazioni", troviamo gli inappuntabili, i parzialmente inappuntabili e i non inappuntabili.

Gli "inappuntabili" vestono pantaloni lunghi, magliette a manica lunga ed eventuali guanti per coprire i segni di riconoscimento e tatuaggi eventualmente presenti sul corpo; usano occhiali scuri e un cappellino o un passamontagna.

I parzialmente inappuntabili seguono qualcuna delle modalità di cui sopra.

I non inappuntabili vanno a volto scoperto e indossano magliette a maniche corte mostrando vistosi tatuaggi. E poi magari si vantano su Facebook della loro presenza all'evento... 

Don Juan a Castaneda:

«L'Impeccabilità comincia con un singolo atto che deve essere deliberato, preciso e mantenuto nel tempo. Ripetendo questo atto sufficientemente a lungo si acquista un Intento Inflessibile che può essere applicato a tutto il resto. A quel punto la strada è sgombra. Una cosa conduce a un'altra fino a che il Guerriero prende pienamente atto del proprio potenziale.» (Carlos Castaneda, Il Fuoco dal Profondo)

«Sii Impeccabile! Te l'ho detto decine di volte. Essere Impeccabile significa mettere in riga la tua vita per sostenere le tue decisioni e poi fare molto di più del tuo meglio per mettere in atto quelle decisioni. Quando non decidi qualcosa, è come se ti giocassi la vita alla roulette, senza rifletterci un attimo.» (Carlos Castaneda, L'Arte di Sognare)

Da pag. 89 del libro "Una Via iniziatica" di Paolo Oddenino Paris è presente una narrazione che illustra splendidamente il concetto dell'inappuntabilità. 



L'impeccabilità può diventare un modello di vita che va di pari passo con l'inaccessibilità, ma di quest'ultima parleremo nel prossimo post.

Questo post illustra alcuni aspetti dell'impeccabilità, non tutti.

domenica 29 settembre 2019

"Spiegazioni e scuse" di Don Juan Matus

"Gli sciamani dicono che ogni spiegazione nasconde una richiesta di scuse. Questo significa che quando spieghi per quale motivo puoi o non puoi fare una determinata cosa, in realtà ti stai scusando per le tue mancanze, nella speranza che chiunque ti stia ascoltando abbia la gentilezza di comprenderle."
Don Juan Matus, citato da Carlos Castaneda nel libro "Il lato attivo dell'infinito"

giovedì 13 giugno 2019

Ripulire, ripulire, ripulire

Questo articolo contiene opinioni ed esperienze di chi lo ha scritto, non delle verità assolute.

Valutate voi se qualcosa vi risuona.

************* 

E’ di fondamentale importanza vivere in armonia con i propri principi e convinzioni. Perché tradirli significa creare sensi di colpa, rabbia interiore, diminuzione dell’autostima e della propria energia. Ma poiché siamo umani e quindi fallibili, talvolta le nostre azioni non sono allineate al nostro essere…anzi a volte agiamo in maniera diametralmente opposta a a ciò sappiamo essere vero e opportuno.

C’è un altro aspetto da considerare. A volte qualcuno chiede: “Come sarà la mia vita nell’Aldilà?”. La risposta più spontanea è che la vita nell’Aldilà non muta la condizione energetica di un individuo. Pertanto se conduci una vita serena, in armonia con te stesso e con ciò in cui credi….già qui sulla terra sperimenti il Paradiso. Se prendiamo l’esatto opposto, e qui sulla terra vivi profondi sensi di colpa, costante rabbia verso te stesso e/o gli altri…sei già all’Inferno. Nell’Aldilà Paradiso e Inferno sono stati di coscienza generati da noi stessi. Sono semplicemente una continuazione di ciò che realmente siamo. Non di ciò che mostriamo agli altri.

Ogni essere umano ha un appuntamento certo con la propria morte. Non è una ipotesi ma una sicurezza. Quindi qual è il modo migliore di prepararsi a un passaggio sereno nell’Aldilà che, tra l'altro, ci consente di vivere bene Qui e Ora? Cosa fare se ci sentiamo in colpa, se abbiamo tradito noi stessi e/o se siamo profondamente arrabbiati?

A seguire alcune proposte operative che sono state e/o sono di profonda utilità per chi scrive questo articolo:

1) Un sano esame di coscienza quotidiano;

2) Ho’oponopono;

3) Affidare una parte del proprio Karma a un Maestro realizzato;

4) La ricapitolazione;

Procediamo con ordine:

Un sano esame di coscienza quotidiano

Quando sta per terminare la giornata può essere il momento adatto per valutare onestamente il nostro operato nelle ore precedenti. Alcune domande posso essere utili:

· Sono in pace con me stesso? Se percepisci qualche lieve senso di disagio interiore a questa domanda, approfondisci.

· Se dovessi morire in questo momento, ho completato la mia opera (missione?) sulla terra?

Ho’oponopono 

Tempo fa ero molto arrabbiato con me stesso e con una persona per come si erano sviluppate certe dinamiche tra di noi. In realtà odiavo quell’individuo. E mi sentivo anche in colpa perché il mio comportamento in quella determinata vicenda non era stato impeccabile. La pratica costante di Ho’ponopono mi ha consentito di sciogliere tutte le tensioni, rabbia, odio e perdonarmi. Se oggi incontrassi quella persona…l’istinto sarebbe di abbracciarla…grazie a Ho’ponopono.


Libro consigliato: “Zero Limits” di Joe Vitale.

Affidare una parte del proprio Karma a un Maestro realizzato (per chi ci crede ) 

Alcuni Maestri prendono su di Sé il Karma dei propri discepoli e di chi si affida a loro.

A tal riguardo si invita il lettore interessato a leggere il Capitolo 21 di “Autobiografia di uno Yogi” di Paramhansa Yogananda.

La ricapitolazione 

Una antica tecnica tolteca che consente di liberarsi delle maculazioni energetiche e di ripulirsi.

Libro consigliato: “Il sentiero Tolteco della Ricapitolazione” di Victor Sanchez. 


mercoledì 23 gennaio 2019

Sull'agguato


A volte devi restare fermo, immobile, senza farti notare.
Ti ricarichi e conservi le energie per utilizzarle al momento opportuno.
Lasci passare il tempo.
Osservi tutto in silenzio.
Ti ripulisci interiormente.
Comprendi dove e in cosa non sei stato impeccabile.
E aspetti che l’occasione si manifesti.
E solo allora agirai. 
Implacabile.
***********************************
I PRINCIPI DELL'ARTE DELL'AGGUATO DEGLI SCIAMANI TOLTECHI
«L'Arte dell'Agguato consiste in una serie di procedure e atteggiamenti che consentono al Guerriero di trarre il meglio da ogni possibile situazione.»
«Il Primo Principio dell'Arte dell'Agguato è che il Guerriero sceglie il proprio campo di battaglia. un Guerriero non va mai in battaglia senza conoscere i dintorni.»
«Scartare ciò che è superfluo è Il Secondo Principio dell'Arte dell'Agguato. Un Guerriero non complica le cose. Mira alla semplicità. Dedica tutta la sua concentrazione a decidere se ingaggiare o meno battaglia, perché ogni battaglia è per la vita.»
«Questo è Il Terzo Principio dell'Arte dell'Agguato. Un Guerriero dev'essere pronto e disposto a prendere posizione "qui e subito". Ma non all'insegna del caos.»
«Un Guerriero si rilassa, si abbandona, non teme nulla. Solo allora il potere che guida gli esseri umani gli apre la strada e lo sostiene. Solo allora. Questo è Il Quarto Principio dell'Arte dell'Agguato
«Di fronte a circostanze impossibili da affrontare, il Guerriero si ritira temporaneamente. Si dedica a qualcos'altro, va bene qualunque cosa. Questo è Il Quinto Principio dell'Arte dell'Agguato
«Il Guerriero comprime il tempo; questo è Il Sesto Principio dell'Arte dell'Agguato. Anche un solo istante conta. In una battaglia per la sopravvivenza, un secondo è un'eternità, un'eternità che può decidere l'esito. Il Guerriero mira a riuscire, quindi comprime il tempo. Non spreca neppure un istante.»
«Per applicare Il Settimo Principio dell'Arte dell'Agguato bisogna applicare gli altri sei; colui che pratica l'Agguato non si mette mai in mostra. Osserva da dietro le quinte.»
(Carlos Castaneda, Il Dono dell'Aquila)
Citazione tratta da questo link 

sabato 19 gennaio 2019

La morte come consigliera

Don Juan ha insegnato chiaramente a Castaneda che una delle differenze tra un guerriero dello spirito e l'uomo comune consiste nel fatto che l'uomo comune scaccia il pensiero della propria morte e agisce come se fosse immortale; ad esempio si arrabbia, odia ecc. Il guerriero invece sa che la morte può toccarlo in qualsiasi momento pertanto vive ogni momento, ogni rapporto, ogni situazione con una intensità assoluta. 

Il guerriero sa che nulla gli appartiene davvero se non il potere e l'impeccabilità che è riuscito a sviluppare e pertanto si lascia fluire senza attaccarsi a nulla.

A seguire alcune citazioni di Carlos Castaneda:

La Morte è la nostra costante compagna. Sta sempre alla nostra sinistra, non più lontana della lunghezza di un braccio, ed è l'unico consigliere saggio di un guerriero. Ogni qualvolta sente che tutto va male, e che sta per essere annientato, il guerriero può rivolgersi alla Morte e chiederle se è davvero così. La Morte gli risponderà che si sbaglia, e che al di fuori del suo tocco nulla ha importanza. Gli dirà: "Non ti ho ancora toccato".

"La cosa peggiore che può accaderci è di dover morire, e poichè la morte è già il nostro destino inalterabile, siamo liberi: chi ha perso tutto non ha più nulla da temere." 

“Dopo che abbiamo varcato una certa soglia è la natura stessa dell’infinito a porre un progetto davanti a noi.”

“La differenza fondamentale tra l’uomo comune e il guerriero è che il guerriero affronta tutto come una sfida, mentre l’uomo comune prende tutto come una benedizione o una sciagura.”

“Tutti noi, che si sia oppure no guerrieri, abbiamo un centimetro cubo di opportunità che spunta fuori ogni tanto. La differenza tra la persona media e il guerriero è la consapevolezza di questo, ed uno dei compiti è quello di stare all'erta, attendendo deliberatamente, in modo che quando il centimetro cubo spunta fuori il guerriero abbia la velocità e la bravura necessarie per raccoglierlo.”


Link a post precedenti che parlano di Carlos Castaneda

domenica 22 gennaio 2017

Gli esseri inorganici

Quelli che Carlos Castaneda chiama "esseri inorganici" potrebbero essere considerati "spiriti disincarnati"?

martedì 18 ottobre 2016

Non paragonarti mai agli altri!

Vi capita mai di guardare una persona intorno a voi e di pensare: "Com'è spirituale!" e/o "Com'è allineato allo spirito!"
Renditi conto che questi pensieri sono solo sciocchezze e illusioni.
Le persone che ammiri...hanno un sacco di problemi come te!
Non ci credi?
Pensa a Florinda Donner, una delle streghe di Castaneda e autrice del libro "Essere nel sogno"
Chissà quante guerriere o lettrici hanno pensato di lei "Che donna straordinaria!"
Se leggete il libro"Sorcerer's Apprentice" scoprirete che  Florinda era una donna che viveva profondi conflitti interiori e frustrazioni. 
Sentiamo già i vostri commenti..."Ma cosa dite? Non è vero!..."
Non paragonarti agli altri! Mai!
continua a leggere :-)
Una storia su Florinda tratta dal libro "Carlos Castaneda e i guerrieri di Don Juan" di Norbert Classen pag. 54:
" A quel tempo entrò in scena anche una giovane norvegese che Florinda aveva conosciuto in una galleria di Oslo: Kylie Lundhal.
Nel volo verso la Norvegia, Florinda aveva ceduto ancora una volta ad una sua vecchia abitudine ed aveva mangiato cioccolata a dismisura, cosa che poi in Oslo si fece sentire. Alla galleria si sentì male e dovette dare di stomaco, al che la giovane gallerista si prese cura di lei affettuosamente."
Non paragonarti agli altri! Mai!

martedì 25 agosto 2015

Parlando ancora di Castaneda


http://ecx.images-amazon.com/images/I/51oKDOPrArL._SY344_BO1,204,203,200_.jpgAlcune parole di Amy Wallace su Carlos Castaneda, tratte dal libro "The Life And Teachings of Carlos Castaneda" di William Patrick Patterson. A seguire una traduzione in italiano:

"Carlos had begun as a genuine seeker, a true philosopher, he had ended as a tyrant watching over a cult of terrified followers. Power had wielded its legendary seductions, illness had weakened him terribly. But nothing, I believe, can subtract from the sincerity and beauty of his early works. To take their wisdom and leave the rest would be to take the best of Castaneda. ...I do not believe that Carlos was a con man who callously sought money and women. I think that he believed in his dream to the last , and did his best to make it come true; that he made terrible mistakes as the years went by, due to poor judgement, narcissism, and illness; and in his last decade he did create an abusive cult. This is no black and white tale, for Carlos was  not a shifty huckster, but a misguided philosopher, whose experience of power was corrupting. Thus he damaged many lives, at the same time exalting many others....I sometimes find it remarkable that my deep feeling for Carlos persists so strongly. Despite what I've learned about the perversity of a sexual guru/disciple relationship, I love him still, and I continue to grieve for him."

Traduzione:

"Carlos aveva cominciato come un autentico 
ricercatore, un vero filosofo. Era finito
come un tiranno che vegliava su di una 
setta di seguaci terrorizzati. 
Il potere aveva esercitato le sue 
leggendarie seduzioni, la malattia lo 
aveva indebolito terribilmente, ma credo 
che nulla tolga alla sincerità ed alla 
bellezza delle sue prime opere; attingere
dalla loro saggezza e lasciare il resto 
potrebbe significare prendere il meglio 
di Castaneda. ... 
Non credo che Carlos fosse un truffatore 
che cinicamente cercava soldi e donne. 
Penso che credesse nel suo sogno fino 
all'ultimo e facesse del suo meglio per 
realizzarlo; con il passare degli anni
ha fatto terribili errori a causa della 
scarsa capacità di giudizio, del 
narcisismo e della malattia. 
Nell'ultimo decennio di vita ha creato una
setta illecita (in inglese abusive - ove 
vengono effettuati abusi). Questo non è 
un racconto in bianco e nero, perchè 
Carlos non era venditore ambulante 
sfuggente, ma un filosofo fuorviato che 
fu corrotto dall'esperienza del potere. 
In tal modo ha danneggiato molte vite, 
allo stesso tempo, esaltandone molte 
altre.... a volte trovo singolare che il 
mio profondo sentimento per Carlos 
persista così fortemente. 
Nonostante quello che ho imparato a 
conoscere circa la perversità di una 
relazione sessuale guru/discepolo, lo amo
ancora e continuo a piangere per lui."
*************************** 
Nel video che segue, lo scrittore
William Patrick Patterson parla del suo 
libro "The Life And Teachings of Carlos 
Castaneda"

sabato 13 giugno 2015

Una conversazione immaginaria tra Don Juan, Don Genaro e Castaneda

Una conversazione immaginaria tra Don Juan Matus, Don Genaro e Carlos Castaneda:
"Mentre Don Juan sta spiegando alcuni concetti a Castaneda, in presenza di Don Genaro, Castaneda si mette a scoreggiare.
Don Juan con sguardo serioso dice a Castaneda "Devi portare rispetto al tuo maestro".
Don Genaro osserva entrambi ed interviene seriamente: "Carlos, sei alla presenza del''Illustrissimo ed Eminentissimo Maestro Don Juan Matus...baciagli le chiappe in segno di  rispetto!" E facendo un profondo inchino a Don Juan...emette una scoreggia ancora più rumorosa di quella di Castaneda.
Tutti e tre scoppiano a ridere."

venerdì 5 giugno 2015

Sentirsi immortale

Capita mai di sentirti immortale?

Ti arrabbi mai da morire con qualcuno o con te stesso?
Ti offendi mai per quanto è stato detto di te?

C'è una grande verità,
di cui si parla poco.
Anzi, parlarne rappresenta un tabù nella società occidentale.
Questa verità è che tu ed io siamo destinati a morire.
Il nostro corpo si dissolverà nella polvere a meno che non venga cremato.
Se lo dici a qualcuno, immancabilmente i maschietti "si toccheranno" ed immediatamente il discorso verrà portato altrove. 

Sei sicuro di volere sprecare la tua limitata energia ed il poco tempo rimanente arrabbiandoti?

Pensa a tutte le generazioni degli antenati che ti hanno preceduto...dove sono?

Cosa rappresentano gli anni che ti rimangono da vivere sulla terra, rispetto alla storia del mondo?

"La cosa peggiore che può accaderci
è di dover morire, e poichè la morte
è già il nostro destino inalterabile,
siamo liberi: chi ha perso tutto
non ha più nulla da temere."
Carlos Castaneda
dal libro "La ruota del tempo"

martedì 12 maggio 2015

"Sorcerer's Apprentice - My life with Carlos Castaneda" di Amy Wallace

La storia di Carlos Castaneda è avvolta nel mistero. Il libro di Amy Wallace, pubblicato nel 2003, rappresenta una rarissima eccezione in quanto oltre ad essere stata compagna (amante?) di Castaneda, ha anche fatto parte del suo "gruppo interno". Nel libro l'autrice, morta nel 2013, narra la sua storia mostrando anche il lato umano di Castaneda. Un'opera che sembra parlare molto del cantante e poco della sua canzone. Ma la vita quotidiana di ogni essere umano non rappresenta il suo messaggio al mondo? Potremo dire di più, quando avremo terminato di leggerlo.
Link ad una recensione in inglese 

martedì 21 aprile 2015

Risvegli (?)

A quale frequenza stai vibrando adesso?

Se senti amore dentro di te, potresti vibrare alla frequenza di Yogananda o di Gesù Cristo?
Senti l'inclinazione ad ascoltare musica serena ?
Vedi il mondo che ti circonda come fondamentalmente buono?

Sei in tensione con qualcuno e ne sei consapevole? 
Ti senti maggiormente in sintonia con Castaneda ed i suoi guerrieri?
Ascolti musica energica?
Vedi l'Universo che ti circonda come predatorio?

Ascoltati e guarda dentro di te
Conosci te stesso

martedì 23 settembre 2014

Brano estratto da un’Intervista con Florinda Donner-Grau, Taisha Abelar e Carol Tiggs

Una vecchia intervista alle Guerriere di Castaneda nella quale è manifesta la loro straordinaria energia.
Un esempio tratto dal testo:
Domanda
Nei vostri libri più recenti, Essere nel Sogno e Il Passaggio degli Stregoni,
parlate di esperienze personali che sono difficili da accettare. Entrare in altri mondi, viaggiare nell'ignoto, stabilire contatti con esseri inorganici, sono
tutte esperienze che sfidano la ragione. La tentazione è di non credere affatto
a tali racconti, o di considerarvi esseri aldilà del bene e del male, esseri che
non vengono toccati dalle malattie, dalla vecchiaia o dalla morte. Cos'è la rea
ltà quotidiana per una strega? E come si concilia il tempo cronologico con il tempo magico?


Risposta: La sua domanda, signorina Labarta, è troppo astratta e inverosimile. Perdoni la nostra franchezza. Non siamo esseri intellettuali e non siamo in nessun modo
capaci di prendere parte ad esercizi in cui l'intelletto si serve di parole che
in realtà non hanno alcun significato. Nessuno di noi, da nessun punto di vista, è aldilà del bene e del male, delle malattie, o della vecchiaia. Quello che successe a noi è che fummo convinte dal vecchio nagual che ci sono due categorie di esseri umani. La grande maggioranza di noi sono esseri che
gli stregoni chiamano (denigratoriamente, aggiungeremmo) "gli immortali". L'altra categoria è la categoria degli esseri che vanno alla morte. Il vecchio nagual ci disse che, come esseri immortali, non prendiamo mai la morte come punto di riferimento, e di conseguenza ci concediamo l'inconcepibile lusso di vivere tutta la vita invischiati in parole, descrizioni, polemiche, accordi e disaccordi.
  L'altra categoria è la categoria degli stregoni, degli esseri che vanno al
la morte, che non possono mai, in nessun caso, permettersi il lusso di fare asserzioni intellettuali. Semmai, siamo esseri privi di importanza personale. E se abbiamo qualcosa, è la nostra convinzione di essere esseri che vanno alla morte e che, un giorno, dovremo confrontarci con l'infinito. La nostra preparazione è la cosa più semplice di questo mondo: ci prepariamo ventiquattr'ore al giorno per quest'incontro con l'infinito.
 Il vecchio nagual riuscì a cancellare in noi la nostra dannata idea di immortalità e la nostra indifferenza alla vita, e ci convinse che, come esseri che
vanno alla morte, possiamo allargare il ventaglio delle nostre opzioni nella vita. Gli stregoni affermano che gli esseri umani sono esseri magici, capaci di azioni e imprese stupende una volta che si siano liberati dalle ideologie che li trasformano in esseri umani normali. 

I nostri racconti sono, in realtà, descrizioni fenomenologiche di imprese
percettive che sono alla portata di tutti noi, specialmente delle donne, imprese
che ci sfuggono a causa della nostra abitudine all'autoriflessione. Gli stregoni affermano che la sola cosa che esiste per gli esseri umani è Me, Me, e solo Me
. In tali condizioni, la sola possibilità riguarda solamente Me. E per definizione, tutto ciò che concerne Me, l'Io personale, può solo condurre a rabbia e risentimento.


mercoledì 22 gennaio 2014

Ripulire il passato

Mentre Giuseppe cerca vecchi amici su Facebook, incrocia alcuni volti noti ed i pensieri tornano a situazioni e tensioni irrisolte del passato.
Prima possibilità: ricapitolare quelle persone e situazioni. 
Seconda ipotesi: Ripulire tramite  Ho'oponopono
Adottando il metodo più idoneo alla situazione, Giuseppe "ripulisce", "ripulisce", "ripulisce". Finchè si sente meglio.

giovedì 29 agosto 2013

Agire, nel silenzio, senza farsi notare

Talvolta quando sono vicino ad un iniziato/iniziata, accadono "casualmente" alcune cose piacevoli. E quando chiedo a lui/lei se è stato/a lui/lei ad agire, semplicemente risponde di no. A volte un iniziato/iniziata arriva in un ambiente ove c'è una atmosfera pesante, e tramite i suoi atti silenziosi, cambia l'energia presente nel luogo, senza che lui/lei abbia detto una parola. Anche in questo caso, è difficile ricondurre a lui/lei l'accaduto.
Alcuni iniziati fanno "del bene", in completo anonimato. 
Senza ricevere apprezzamento o riconoscenza per il loro operato.
****************
Vangelo di Matteo - Capitolo 6
1. State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. 2. Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4. perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

mercoledì 28 agosto 2013

Il gioco delle rappresentazioni

Un iniziato che conosco, gioca così bene al gioco delle rappresentazioni, che la volta che espone realmente se stesso, alcuni considerano la possibilità che si tratti di una rappresentazione anche quella. 
Quando esprime uno stato d'animo, un pensiero, un apprezzamento o un sentimento, non sai mai se ti sta parlando davvero lui oppure una delle rappresentazioni che mette costantemente in atto.
Con le conseguenze del caso.