martedì 23 settembre 2014

Brano estratto da un’Intervista con Florinda Donner-Grau, Taisha Abelar e Carol Tiggs

Una vecchia intervista alle Guerriere di Castaneda nella quale è manifesta la loro straordinaria energia.
Un esempio tratto dal testo:
Domanda
Nei vostri libri più recenti, Essere nel Sogno e Il Passaggio degli Stregoni,
parlate di esperienze personali che sono difficili da accettare. Entrare in altri mondi, viaggiare nell'ignoto, stabilire contatti con esseri inorganici, sono
tutte esperienze che sfidano la ragione. La tentazione è di non credere affatto
a tali racconti, o di considerarvi esseri aldilà del bene e del male, esseri che
non vengono toccati dalle malattie, dalla vecchiaia o dalla morte. Cos'è la rea
ltà quotidiana per una strega? E come si concilia il tempo cronologico con il tempo magico?


Risposta: La sua domanda, signorina Labarta, è troppo astratta e inverosimile. Perdoni la nostra franchezza. Non siamo esseri intellettuali e non siamo in nessun modo
capaci di prendere parte ad esercizi in cui l'intelletto si serve di parole che
in realtà non hanno alcun significato. Nessuno di noi, da nessun punto di vista, è aldilà del bene e del male, delle malattie, o della vecchiaia. Quello che successe a noi è che fummo convinte dal vecchio nagual che ci sono due categorie di esseri umani. La grande maggioranza di noi sono esseri che
gli stregoni chiamano (denigratoriamente, aggiungeremmo) "gli immortali". L'altra categoria è la categoria degli esseri che vanno alla morte. Il vecchio nagual ci disse che, come esseri immortali, non prendiamo mai la morte come punto di riferimento, e di conseguenza ci concediamo l'inconcepibile lusso di vivere tutta la vita invischiati in parole, descrizioni, polemiche, accordi e disaccordi.
  L'altra categoria è la categoria degli stregoni, degli esseri che vanno al
la morte, che non possono mai, in nessun caso, permettersi il lusso di fare asserzioni intellettuali. Semmai, siamo esseri privi di importanza personale. E se abbiamo qualcosa, è la nostra convinzione di essere esseri che vanno alla morte e che, un giorno, dovremo confrontarci con l'infinito. La nostra preparazione è la cosa più semplice di questo mondo: ci prepariamo ventiquattr'ore al giorno per quest'incontro con l'infinito.
 Il vecchio nagual riuscì a cancellare in noi la nostra dannata idea di immortalità e la nostra indifferenza alla vita, e ci convinse che, come esseri che
vanno alla morte, possiamo allargare il ventaglio delle nostre opzioni nella vita. Gli stregoni affermano che gli esseri umani sono esseri magici, capaci di azioni e imprese stupende una volta che si siano liberati dalle ideologie che li trasformano in esseri umani normali. 

I nostri racconti sono, in realtà, descrizioni fenomenologiche di imprese
percettive che sono alla portata di tutti noi, specialmente delle donne, imprese
che ci sfuggono a causa della nostra abitudine all'autoriflessione. Gli stregoni affermano che la sola cosa che esiste per gli esseri umani è Me, Me, e solo Me
. In tali condizioni, la sola possibilità riguarda solamente Me. E per definizione, tutto ciò che concerne Me, l'Io personale, può solo condurre a rabbia e risentimento.