mercoledì 23 luglio 2025
giovedì 13 marzo 2025
lunedì 9 ottobre 2023
Grazie, Grazie, Grazie...
Qui di seguito trovate dei passaggi tratti da tali recensioni:
Umberto:
“Luce e Tenebre di Davide Rozzoni è un libro di cui c'era bisogno. Non è il solito libro sulla spiritualità (…). La sua struttura breve e diretta è ciò che ne permette la comunicatività. Non è un libro che leggi o che si fa leggere, è un libro che ASCOLTI. Questo perchè è un libro vero, lo capisci dalla prima pagina. E' incredibimente profondo nelle sue brevi comunicazioni.“
Vale:
“L'ho letto tutto d'un fiato perché ha risposto a una domanda molto semplice "Come faccio a evolvere?"
Diversamente da altri libri che "spiegano" questo libro è una testimonianza di episodi personali e del metodo dell'autore per "imparare la lezione" da ogni esperienza vissuta.”
Mattia:
“La lettura di questo libro non può che ispirare chiunque a intraprendere il proprio viaggio personale alla ricerca della luce nelle tenebre, ed è anche molto utile come guida per coloro che desiderano esplorare le profondità extra-ordinarie che si nascondono in noi e scoprire una spiritualità che va oltre le convenzioni religiose pur sempre rispettando i grandi insegnamenti che queste ci hanno dato.”
Paola:
“Una lettura interessante, intima ma anche provocatoria e sicuramente stimolante per chi ha intrapreso la sua ricerca spirituale.”
Holly:
“Una vera perla nel suo genere, un autore che ha osato condividere il suo viaggio interiore, le sue esperienze più personali, intime, oserei dire sacre.”
Marco:
“Questo libro va letto col cuore aperto più che con la mente.
È fonte di ispirazione”
Franca:
“Questo mi è sembrato questo libro: un cesto di ciliegie, in cui le ciliegie sono le pagine. Una tira l'altra. Uno zibaldone in cui è impossibile non trovare il racconto in cui ti riconosci, o quello che ti fa riflettere e capire che tutto può insegnare qualcosa.”
Stefano:
“Libro molto scorrevole e interessante.”
PS il libro è tuttora al 1° posto nella classifica Amazon – categoria “Narrativa metafisica evisionaria”.
venerdì 30 luglio 2021
Sulla possessione diabolica
Questi libri parlano di argomenti scomodi, soggetti che le masse preferiscono ignorare. Sono cose che turbano le coscienze, che fanno paura. Grazie al cielo solo una minima parte di persone è oggetto di possessione da parte di spiriti malvagi. Tanti anni fa chi scrive partecipò a un esorcismo. QUI potete leggere una breve descrizione dell'accaduto. Fu una esperienza toccante e veramente sconvolgente. Dopo quell'esperienza la vita di tutti i partecipanti non fu più la stessa.
Di Malachi Martin "Il Diavolo nel corpo". Purtroppo si trova su internet, solo usato, a un prezzo compreso tra i 30 e 40 euro. Si tratta di un librone con più di 450 pagine.
A seguire potete leggere alcune recensioni dell'opera presenti sul sito amazon.it
"Nella raffica di libri sulla possessione e l'esorcismo, questo è senza dubbio il più autorevole e convincente". - The Washington Post Book Review
"Hostage to the Devil (NdT: in italiano "Il Diavolo nel Corpo") è il primo e unico libro di testo sul tema della possessione e dell'esorcismo nei tempi moderni. È l'unica opera che descrive le fasi dell'esorcismo ed è ovviamente basata su un'enorme quantità di esperienza personale. ... un'opera brillante". -- M. Scott Peck, M. D., autore di "Glimpses of the Devil".
"Martin è soprattutto serio. Non parla di follia, di illusioni o dell'irrazionale, ma del reale al di là di ogni ragione.... Egli presenta l'esorcismo come ... uno scontro titanico di volontà che minaccia le vite, la sanità mentale, persino le anime di tutti i partecipanti". -- Newsweek
"Glimpses of the Devil" è senza dubbio uno dei libri più potenti, scritti scrupolosamente e importanti di Scott Peck in molti anni. Allo stesso tempo profondamente sensibile e intensamente agghiacciante, getta uno sguardo lucido su una delle aree più misteriose e incomprese dell'esperienza umana."
lunedì 3 maggio 2021
“Mente aperta Cuore aperto - La dimensione contemplativa del Vangelo” di Padre Thomas Keating
“Open Mind Open Heart - The Contemplative Dimension of the Gospel” by Father Thomas Keating
in italiano “Mente aperta Cuore aperto - La dimensione contemplativa del Vangelo” di Padre Thomas Keating
Un gran bel libro, purtroppo per ora non ancora tradotto in italiano, che parla di meditazione in prospettiva cristiana mediante l’utilizzo di una “parola sacra”, noi diremmo “un mantra”. Al momento tale opera non è stata tradotta in italiano.
Nel cap.7 “The Birth of Spiritual Attentiveness”, in italiano “La nascita dell’attenzione spirituale” un meditante chiede all’autore:
"Se solo potessi ricordare come sono arrivato qui!" (Ndt; probabilmente si riferisce allo stato grande di pace a cui si accede talvolta tramite questa meditazione).
La risposta di Keating è la seguente:
“Finché sei mosso da tale desiderio, stai ancora cercando di controllare Dio. Anche se vedi i cieli che si aprono e Gesù seduto alla destra del Padre, dimenticatelo. Ritorna alla parola sacra. (NdT: al mantra).
Non hai nulla da perdere. Le comunicazioni spirituali adempiono il loro scopo all'istante prima che tu abbia la possibilità di riflettere su di esse. Hai ricevuto il pieno beneficio del dono anche se non ci pensi mai più. Lasciare andare i doni spirituali è il modo migliore per riceverli.
Più sei distaccato da essi, più puoi ricevere o piuttosto, puoi ricevere meglio. Ci vuole molto coraggio per lasciare andare le cose più deliziose che si possano sperimentare.”
Dopo avere assaporato queste condizioni sublimi, è facile che il meditante pratichi ogni successiva sessione di meditazione con l’obiettivo di tornare “là”. Purtroppo…o per fortuna…non funziona così. E Keating lo spiega bene.
La meditazione con la parola sacra o mantra porta benefici a prescindere. Questi benefici sono visibili a breve, medio e lungo termine. Se ti aggrappi solo alle “esperienze di picco” rischi di perdere di vista l’obiettivo finale: vivere l’esperienza terrena in uno squisito stato di serenità e pace costante indipendentemente dalle vicende della vita.
Post sulla beatitudine: clicca QUI e QUI
Per conoscere meglio il messaggio di Padre Keating sono a disposizione questi video sottotitolati in italiano (nella descrizione del video trovi i link relativi agli altri video):
PER ATTIVARE I SOTTOTITOLI IN ITALIANO DA PC
Andiamo sul primo video sotto indicato su YouTube
Clicchiamo sulla rotellina (impostazioni) in basso a destra
Quindi clicchiamo su “sottotitoli”
Poi clicchiamo su “italiano”
giovedì 10 settembre 2020
Parliamo di Focus 27 e Nosso Lar
Davide Rozzoni in diretta il giorno 8 Settembre 2020 nel gruppo Facebook "Bridges of Light - Ponti di Luce"
Libri in italiano citati nella diretta:
Parlano di Focus 27:
"Ultimo Viaggio" di Robert Monroe;
"Viaggi nell'ignoto" e "Viaggio oltre il Dubbio" di Bruce Moen;
"Nosso Lar" di Francisco Candido Xavier (Chico Xavier)
I libri di Bruce Moen sopra indicati sono disponibili:
- dall'editore Onereededizioni info@onereededizioni.eu
- da Robertina Smizzi (tramite Messenger) o mail nikcap@yahoo.com oppure Davide Rozzoni (tramite Messenger) o mail davide.rozzoni2018@gmail.com
Il trailer in italiano di Nosso Lar è visibile a QUI
Alla data odierna 10/09/2020 il film doppiato in italiano non è ancora acquistabile in DVD/Blu Ray o come download.
martedì 7 aprile 2020
"Accedere alla guida: Comunicazione Intuitiva Collegata" di Frank DeMarco
"Accedere alla guida: Comunicazione Intuitiva Collegata" di Frank DeMarco
martedì 28 gennaio 2020
Due nuovi articoli: una intervista a Robert Monroe e un'altra a Rita Warren
2) Una intervista alla psicologa Rita Warren che per anni ha guidato gli esploratori di The Monroe Institute nelle loro esplorazioni Hemi-Sync. Il file è scaricabile a questo link
venerdì 5 ottobre 2018
Lunedi 8 Ottobre Diretta Facebook
- Il libro “Avventure nell’Aldilà” di William Buhlman;
- Strumenti per imparare a esplorare l’aldilà;
Per potere assistere è necessario iscriversi al gruppo di cui sopra a questo link
martedì 4 settembre 2018
Come imparare a esplorare Focus 27?
Puoi scaricarlo gratuitamente qui
“E’ il limite della capacità del pensiero umano nel suo stato attuale di organizzazione. E' il luogo dove troviamo un centro di accoglienza per il riposo e il recupero dal trauma della morte fisica. A volte è conosciuto come il Parco a causa della sua associazione a questa immagine creata dal pensiero umano. Nel clima neutrale, ma familiare, con alberi, cespugli, fiori, cascate, sentieri e panchine, è progettato per facilitare lo spostamento ad altri Stati dell'esistenza. Quelli che hanno appena vissuto il processo di morte fisica arrivano o sono portati qui da aiutanti per rimettersi dai traumi che questa transizione potrebbe aver causato.”
venerdì 9 febbraio 2018
Ancora su "Viaggi nell'ignoto" di Bruce Moen
In passato abbiamo parlato molto di Bruce Moen e ci siamo resi conto solo ora di non avere presentato il suo primo libro in italiano.
Oltre alla storia personale di Moen, delle sue difficoltà a sperimentare le OBE e i sogni lucidi, il libro è particolarmente importante in quanto esamina nel dettaglio molti casi di retrievals cioè i salvataggi di persone morte che si trovano in uno stato di isolamento per vari motivi e l'azione compiuta congiuntamente da un essere umano vivente insieme a un aiutante del mondo invisibile per attuare una azione di salvataggio mediante l'accompagnamento dell'individuo in difficoltà in un posto migliore.
Il libro è un importante complemento all'opera di Robert Monroe in modo particolare al libro "Ultimo Viaggio".
Assolutamente da leggere se siete interessati all'aldilà!
E' acquistabile dall'editore oppure su Feltrinelli, IBS e anche su amazon.it
martedì 5 settembre 2017
Mantra per tutte le necessità

Unica perplessità: qua e là l'inserimento dei nomi di divinità indù in alcuni mantra.
mercoledì 16 agosto 2017
Una storia di fede
Con due fette di pane e due cucchiai di zuppa al giorno, fu messo in una cella oscura e bagnata. Trascorse là un anno senza vedere un ciuffo d'erba o una cosa vivente. Notte dopo notte udì le urla ed i pianti delle persone che erano torturate. In una occasione trascorse nove mesi in una fossa non areata, in un'altra occasione rimase dieci giorni senza cibo o acqua a temperatura sotto zero. Trascorse 13 anni in classi di indottrinamento comunista, ma non si "diplomò" mai. Vide uomini che avevano voltato le spalle a Dio (che l'avevano rifiutato) e spiegò che non c'è limite alla depravazione ed alla profondità alla quale essi possano affondare. Imparò che o la prigione distrugge un uomo dall'interno o gli dona una profonda forza spirituale. Egli uscì dalle prigioni comuniste con la testimonianza che "se c'è una sola certezza in questo mondo incerto, quella è la Parola di Dio".
Harlan disse che la prima reazione di un uomo alla sofferenza è che essa è troppo dura da sopportare. Ma egli imparò presto che la sofferenza ha un gran valore per l'uomo e, spesso, è più preziosa dell'oro. La sua resistenza divenne la sua forza. Per 13 anni li sentì dire:"...sappiamo che sei una brava persona, ma devi conformarti a noi ed alla nuova società che stiamo edificando". Disse che udiva continuamente le parole "conformarti a noi", ma lui non si conformò mai. Egli descrisse una esperienza singolare che ebbe in una delle camere di tortura. Quando sembrava che tutte le speranze fossero ormai perdute, egli ottenne una testimonianza che aveva più valore della vita stessa.
"Un giorno fui portato in n piccolo ufficio dove mi stava aspettando Comrade Aneff, uno dei membri più crudeli delle DS. Accanto a me c'era un uomo che non avevo mai visto. Era scuro di carnagione, magro, con occhi estremamente fieri e dall'apparenza sembrava un ubriacone. Quasi immediatamente mi saltò addosso e comincio a picchiarmi in tutto il corpo. Caddi sotto la pioggia di colpi, mentre giacevo a terra egli mi colpì con tutta la sua forza ed urlò terribili oscenità. Gridò" Popov, ti conosciamo! Hai provato ad organizzare un complotto con altri pastori. Ti insegneremo chi è il più forte!" Ordinò che fossi portato nella cella più umida della prigione. mentre mi conducevano fuori egli gridò" Marcirai là! Non vedrai più la luce del giorno! Sei morto Harlan Popov!" Due guardie mi condussero nel seminterrato della prigione. C'era una porta metallica arrugginita a causa dell'umidità. Mentre venivo spinto attraverso essa, vidi una scala che scendeva. Scesi alcuni gradini nella buia umidita. L'unica luce era quella delle pile delle guardie. Mi sembrò che stessi scendendo nelle fosse stesse dell'inferno. Alla fine dei gradini attesi che le guardie scendessero. C'era un freddo disumano e un buio non terreno, più buio del buio che io avessi mai visto. Le guardie mi presero per un braccio e mi condussero alla porta di una cella. La aprirono, mi spinsero dentro e la chiusero. Udii i loro passi che si allontanavano e risalivano le scale che li avrebbero riportati nel mondo. C'era una quiete mortale ed un buio completo. Non riuscivo nemmeno a vedere la mia mano se la mettevo davanti agli occhi. Mi sentivo come se fossi cieco. Trovai una tazza di latta che mi sarebbe servita per bere e bussai al muro, ma non ottenni alcuna risposta. Ero tutto solo nelle viscere scure della terra. Le parole del comunista arrabbiato mi tornarono in mente:" Non vedrai mai più la luce del giorno........marcirai laggiù!" Mi rassegnai ad essere dimenticato a marcire giù in questo luogo. Non ci sarebbe voluto molto prima che un uomo marcisse qui. I muri erano bagnati di umidità gocciolante. Quaggiù, in questa cella incredibilmente buia e dimenticata, mi inginocchiai e pregai:" Dio, so che non c'è cella abbastanza profonda, ne sbarre abbastanza forti da separarmi da Te. Dio, sii con me. Dammi forza". Il pavimento della cella era così bagnato che non potevo distendermi per terra. Mi misi in un angolo e mi raggomitolai per avere un po' di calore e riuscire a dormire. Non so quando mi svegliai. Nel buio assoluto, si perde la cognizione del tempo. E' come essere sospesi in un altro mondo. Provai a misurare il tempo nella mia mente, ma iniziò a giocarmi degli scherzi. Senza i consueti punti di riferimento, le stelle, la luce del giorno, le ombre, un uomo perde ogni possibilità di misurare il tempo. Persino i ciechi hanno degli orologi braille o altri strumenti. Imprigionato nel vuoto assoluto dello spazio buio, non avevo nulla. Per la prima volta in un anno, cominciai a temere per la mia sanità mentale. Ero stato qui per un giorno? O per 20 giorni? Per un'ora o una settimana? Solo occasionalmente udivo una voce, si apriva una grata metallica e veniva spinto dentro un piatto metallico contenente un po' di acqua, tre o quattro carote o una patata marcia con i vermi all'interno di essa. Mi rassegnai a trascorrere il resto della mia vita qui. Mentalmente l'avevo accettato. Un giorno, mentre stavo pregando, la disperazione della mia situazione mi colpì pienamente. Morto di fame, picchiato e dimenticato qui. Senza alcuna speranza di uscire. Un alto ufficiale mi aveva detto che sarei "marcito" qui. Cominciai a piangere. Ero qui da settimane. Gridavo "Oh Dio". Poi accadde qualcosa che non era mai accaduta prima, ne' accadde dopo. Un piccolo calore iniziò a risplendere ed una sensazione riscaldante riempì la cella ed avvolse la mia persona fortemente indebolita. Sentii delle forti braccia intorno a me, e mi cullavano nelle braccia di Cristo stesso. La stessa voce che avevo udito mentre stavo in piedi per due settimane, parlò nuovamente. Non posso descriverla. Pieno di amore e compassione, Cristo mi parlò dicendo:" Figlio mio, non ti ho mai abbandonato. Le mie braccia sono attorno a te e tramite di esse ti conforterò e ti darò forza". Mi scesero lacrime dalle guance mentre ero tenuto tra le braccia di Cristo. So che qualche lettore può pensare che questo sia estremo, ma quando ero sul punto di impazzire di disperazione, Cristo mi fece sapere che non mi aveva dimenticato mentre ero rannicchiato nell'oscurità di una cella, nelle viscere della terra. Fu un meraviglioso abbraccio amorevole ed un momento che rese degne di essere vissute tutte le sofferenze. Come Lo amavo! Se tutti gli uomini nel mondo potessero conoscere la bellezza e l’amore del Cristo! (Tortured for His Faith, Harlan Popov, pages 59-62).
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A questo link si può leggere una traduzione in italiano dell'intero libro.
venerdì 26 maggio 2017
« L’ultimo dono di Steve Jobs »
martedì 28 febbraio 2017
Sull'ego
Potete osservare in voi questi schemi e riconoscere la voce che si lamenta nella vostra testa, per quello che è?"
"Il sè egoico è sempre coinvolto con il cercare. Sta sempre cercando di più di questo o di quello, da aggiungere a se stesso per diventare più completo. Questo spiega la preoccupazione compulsiva dell'ego con il futuro.
Ogni volta che diventate consapevoli di star vivendo per il momento successivo, avete già fatto un passo fuori dallo schema mentale egoico, e contemporaneamente vedete apparire la possibilità di dare piena attenzione a questo momento.
Quando date piena attenzione a questo momento, entra nella vostra vita un'intelligenza molto più grande di quella della mente egoica."
Citazioni tratte dal libro
giovedì 15 settembre 2016
"Viaggio nel soprannaturale" di Roger J. Morneau

Se consideriamo il bicchiere mezzo pieno:
- un'opera che racconta la dottrina e le opere di una chiesa satanica negli Stati Uniti intorno al 1946;
- una spiegazione dettagliata degli obiettivi, della struttura organizzativa e dell'opera dei demoni, nonchè il potere che sono in grado di accordare agli uomini che si sottomettono a loro;
- la possibilità di riscatto è disponibile a ogni uomo che vuole cambiare.
Se invece vogliamo vedere il bicchiere mezzo vuoto:
- l'organizzazione religiosa che più dà fastidio ai demoni, sono gli Avventisti del settimo giorno perchè adorano nel giorno di Sabato e perchè ritengono che la Bibbia insegni che non esiste vita cosciente dopo la morte fisica di un essere umano.
- la testimonianza narrata da Morneau potrebbe essere interpretata come propaganda a favore della precitata organizzazione religiosa.
Noi siamo molto di più del nostro corpo fisico e il nostro spirito/anima/intelligenza sopravvive alla morte fisica.
Si vedano questo link e il video che segue:
https://lampidiluce.blogspot.com/2019/11/esistere-nellaldila.html
sabato 10 settembre 2016
"Messaggio per un pesciolino che ha sempre sete" di Anthony de Mello
Questo libro contiene la trascrizione di un seminario che Anthony de Mello ha tenuto alla Fordham University nel 1984.
Come spesso accade, il titolo in italiano non rispecchia quello in inglese:
"Rediscovering Life: Awaken to Reality" che più o meno suonerebbe così "Riscoprire la vita: Risvegliarsi alla realtà".
Segue una anteprima del libro, tratta da questo link:
"Riscoprire la vita
Comincio raccontandovi che cosa intendo fare. Il tema che mi propongo di affrontare è la riscoperta della vita.Circa dieci anni fa qualcosa ha cambiato radicalmente la mia esistenza. È stata come una rivoluzione che mi ha reso un uomo nuovo. È questo che desidero condividere con voi e sono felice di farlo in un modo speciale. Voi però potreste dirmi: «Come puoi dire che sia successo solo dieci anni fa? Non avevi letto il vangelo?». Certo che l'avevo letto, ma non l'avevo capito. Lì c'era tutto, ma non me n'ero mai reso conto.
In seguito, dopo averlo scoperto, l'ho trovato anche in tutti gli scritti delle principali religioni e ne sono rimasto impressionato. Prima non l'avevo riconosciuto.
Vorrei davvero che fosse successo quando ero più giovane: le cose sarebbero state molto diverse.
Quanto tempo ci vorrà per trasmettere questa scoperta anche a voi? Un giorno intero? Voglio essere onesto: non credo che serviranno più di due minuti. Per comprenderla o farla vostra occorreranno venti, quindici, dieci anni, dieci minuti o un giorno, tre giorni, non possiamo saperlo. Dipende tutto da voi.
Varie persone, nel corso degli anni, mi hanno detto che anche le loro esistenze erano cambiate sostanzialmente dopo avermi ascoltato. Non molte però, anzi, pochissime, purtroppo. Se almeno una su mille recepisce il mio messaggio, la media sarebbe già abbastanza buona. È difficile ascoltare? È difficile capire?
È così semplice che potrebbe comprenderlo anche un bambino di sette anni.
Non è sorprendente? E in realtà, quando oggi ci penso, mi viene spontaneo chiedermi: perché prima non lo vedevo?
Non lo so. Non so perché, ma era così. Ora, forse, uno di voi potrebbe riuscirci, o percepire una parte di esso. Che cosa servirebbe per farlo? Soltanto una cosa: la capacità di ascoltare. È tutto qui. Siete capaci di ascoltare? Se lo siete, potete arrivarci.
In realtà ascoltare non è così facile come si pensa. Perché? Perché siamo ancorati a concetti, posizioni e giudizi predeterminati. Ascoltare non significa assorbire ogni cosa. Quella è credulità: «Ha detto questo e per me va bene».
Non voglio che nessuno di voi accetti per fede
Non voglio che nessuno di voi accetti per fede tutto quello che sente dire da me. Potete accettare per fede quello che insegnano la Chiesa o la Bibbia, etc., ma non credete a me ciecamente, per fede. Ciò che desidero è che mettiate in dubbio ogni cosa che dico, che ci pensiate su e che continuiate a discuterne con me. Sentitevi liberi di farlo anche mentre sto parlando. Fate domande, alzate la mano in qualsiasi momento.Tuttavia, ascoltare non significa nemmeno attaccare, anche se dirò qualcosa di così nuovo che penserete che io sia pazzo, che sia fuori di me. Quindi sarete tentati di scagliarvi contro di me. Se dite a un marxista che nel marxismo c'è qualcosa di sbagliato, è probabile che la sua prima mossa sarà aggredirvi. Se insinuate a un capitalista che nel capitalismo c'è qualcosa che non va, reagirà sicuramente male. Avviene lo stesso se criticate gli Stati Uniti con un americano o l'India con un indiano.
Non serve accettare tutto, non serve attaccare, non serve essere d'accordo su tutto.
Avete sentito parlare di quel famoso superiore gesuita? La gente gli chiedeva: «Come sei riuscito a ottenere così tanto successo?». Lui rispondeva: «È molto semplice, ho una formula efficace: concordo con tutti. È l'unica cosa da fare». Bisognava replicare: «Non essere ridicolo. Come puoi essere un buon superiore, se non contraddici nessuno?». Allora lui avrebbe dovuto ammettere: «È vero. Com'è possibile essere un buon superiore e andare d'accordo con tutti?».
Quindi non occorre darmi ragione. Potreste non condividere le mie opinioni e capire. Non è meraviglioso? Dovete essere vigili, attenti. Siate guardinghi.
Ascoltate con mente lucida
Ascoltate con mente lucida. Non è facile, è vero, ma rifiutate i pregiudizi, le frasi preconfezionate.Proprio ieri qualcuno mi ha raccontato una storia. Conoscete il famoso detto: «Una mela al giorno toglie il medico di tomo»? Bene, un tale aveva una relazione con la moglie di un medico e mangiava una mela al giorno, ma aveva sbagliato tutto! Gli è andato tutto male! Viveva in base a una formula prefissata, capite? La sua era una posizione stereotipata.
Recentemente mi hanno riferito di un prete che cercava di convincere un suo parrocchiano alcolizzato a smettere di bere. Il sacerdote prende un bicchiere riempito di alcol puro, cattura un insetto, un verme, e lo fa cadere dentro. Il povero animaletto comincia a contorcersi e poi muore. Allora dice all'uomo: «Hai ricevuto il messaggio, John?».
L'uomo risponde: «Sì, padre, ho capito. Lei aveva un verme nello stomaco e l'alcol è il metodo per ucciderlo». Sì, il messaggio era stato dato, ma John non stava ascoltando, capite? Non ascoltava affatto.
Conosco anche un caso in cui a non ascoltare era un religioso. Un tipo va dal suo parroco, che in quel momento stava leggendo il giornale e non voleva essere disturbato. Gli dice: «Mi scusi, padre». L'altro, irritato, lo ignora. «Mi scusi, padre» insiste. Il prete risponde: «Cosa c'è?». L'uomo chiede: «Mi potrebbe dire quali sono le cause dell'artrite?». Il religioso era sempre più innervosito: «Che cosa provoca l'artrite? Il bere provoca l'artrite, ecco cos'è. Andare con le donne di malaffare provoca l'artrite, fare scommesse provoca l'artrite. Perché lo chiedi?». E il parrocchiano: «Perché il giornale dice che il Santo Padre ha questa malattia». Quel prete non ascoltava!
Se siete pronti a sentire qualcosa di nuovo, semplice e diverso da quasi tutto quello che vi hanno detto finora, forse ascolterete quello che ho da dire. Siete pronti?
Forse lo capirete.
Quando Gesù insegnava la buona novella, penso che fosse attaccato non solo perché quello che diceva era giusto, ma anche perché era nuovo. Noi odiamo le cose nuove. Io odiavo tutto quello che era nuovo. Siamo affezionati alle vecchie cose. Non amiamo ciò che è nuovo perché disturba, è troppo liberatorio.
Torniamo alla capacità di ascoltare: Buddha ha espresso questo concetto in modo meraviglioso. Ha detto: «I monaci e i discepoli non devono accettare le mie parole per rispetto, ma analizzarle nel modo in cui un orefice esamina l'oro: sezionando, raschiando, strofinando, fondendo». Non dovete accettare i miei discorsi per una questione di rispetto, ma agire come l'orafo, cioè sezionando, raschiando, strofinando, fondendo, capite?
Okay, ora è tutto chiaro.
Che cos'è quella cosa che chiamiamo vita?
Che cos'è quella cosa che chiamiamo vita? Date un'occhiata in giro e poi vi inviterò a rivolgere lo sguardo verso la vostra esistenza.Guardate il mondo: la miseria è ovunque. Recentemente ho letto sul «New York Times» che i vescovi americani ritengono che negli Stati Uniti ci siano trentatré milioni di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà, un limite stabilito dallo stesso governo. Se pensate che quella sia povertà, dovreste andare negli altri paesi e vedere lo squallore, la sporcizia e la miseria che vi regnano. E la chiamate vita, quella?
Ebbene, ho una notizia per voi: la vita è anche lì. Circa vent'anni fa mi presentarono a un conducente di risciò di Calcutta. È terribile immaginare un essere umano che fa quel lavoro: non è un cavallo che tira il passeggero, ma una persona. La durata di vita di queste povere creature è di dieci, massimo vent'anni da quando cominciano quel mestiere. Non durano a lungo: si prendono la tubercolosi e muoiono in breve tempo.
Ora, Ramchandra - è questo il suo nome - aveva preso questa malattia. In quel periodo un piccolo gruppo di persone svolgeva un'attività illegale che comportava l'esportazione di scheletri. Alla fine il governo mise fine a quei crimini. Sapete che cosa facevano? Compravano le ossa di una persona mentre era ancora in vita. Chi era poverissimo andava da loro e vendeva il suo scheletro per l'equivalente di circa dieci dollari.
Questi malviventi chiedevano ai conducenti di risciò: «Da quanto tempo fai questo lavoro?». Qualcuno come Ramchandra rispondeva: «Dieci anni». Allora i compratori pensavano: "Non gli resta ancora molto da vivere" e gli davano i soldi.
Poi, quando uno di quei poveretti moriva, si avventavano sul suo corpo, lo portavano via e poi, dopo la decomposizione ottenuta con un procedimento speciale, ricavavano lo scheletro.
Ramchandra era così povero che aveva acconsentito a questo scambio. Aveva una moglie e dei figli e viveva nello squallore, nella povertà, nella miseria, nell'incertezza.
Nessuno penserebbe di poter trovare la felicità in questa situazione, vero? Eppure, niente sembrava turbarlo. Stava bene. Davvero, non c'era nulla che lo turbasse. Gli ho chiesto: «Sei preoccupato?», ma lui aveva risposto: «Per quale motivo?».
«Non so, per il futuro, il futuro dei tuoi figli.»
E lui: «Io faccio il meglio che posso, ma il resto è nelle mani di Dio».
«E cosa mi dici della tua malattia? Ti fa soffrire, vero?»
«Un po'. Dobbiamo prendere la vita come viene.»
Non l'ho mai visto di cattivo umore.
Mentre stavo parlando con lui, però, improvvisamente realizzai di trovarmi in presenza di un mistico. Capii di essere in presenza della vita. Era lì, proprio lì. Lui era vivo. Io ero morto.
Ricordate quelle belle parole di Gesù?
Ricordate quelle belle parole di Gesù? Guardate gli uccelli del cielo, guardate i fiori dei campi. Non seminano e non filano. Non provano mai ansia per il futuro. Non come voi.Oggi quel pover'uomo dev'essere morto. L'ho incontrato a Calcutta per pochi momenti, poi avevo proseguito verso il luogo in cui abito, molto più a sud dell'India. Non so che cosa gli sia successo, ma sono convinto di aver conosciuto un mistico. Una persona straordinaria. Aveva scoperto la vita. L'ha riscoperta.
La mente umana è una cosa meravigliosa. Ha inventato il computer, ha separato l'atomo, ha mandato astronavi nello spazio. Eppure non ha risolto il problema della sofferenza, dell'angoscia, della solitudine, del vuoto, della disperazione. La maggioranza di voi è piuttosto giovane, ma onestamente non credo che non abbiate mai provato un senso di solitudine, di tristezza, di depressione. Perché non abbiamo trovato come rimediare a tutte queste cose?
Abbiamo fatto grandi passi avanti nella tecnologia, ma tutto ciò ha aumentato anche solo di un millimetro la qualità della nostra vita? Volete sapere la mia opinione? No, nemmeno un po'.
Sì, è vero, abbiamo più comfort. Più velocità, piaceri, divertimenti, non possiamo negarlo. Più conoscenze. Grandi progressi tecnologici. Quello che vorrei sapere, però, è questo: ci sono stati miglioramenti nel tentativo di porre fine a quella solitudine, a quel senso di vuoto e a quella tristezza? Passi avanti nella lotta contro l'avidità, l'odio e il conflitto? Meno battaglie? Meno crudeltà? Se volete conoscere il mio parere, ritengo che sia tutto peggiorato.
La cosa tragica è che, come ho scoperto dieci anni fa circa, il segreto è stato trovato. E allora, perché non lo usiamo? Non vogliamo, è questo il motivo. Ci credete? Non vogliamo, non vogliamo.
Provate a immaginare che io dica a qualcuno: «Guarda, sto per darti una formula che ti renderà felice per il resto della tua vita. Gioirai di ogni singolo minuto per il resto dei tuoi giorni». Immaginate di sentire queste parole.
Bene, oggi sto per dirle a voi. Vi darò quella formula. Sapete che cosa farà la maggior parte di voi? Mi spiace insultarvi in anticipo, ma se siete simili al pubblico che ho avuto finora, so già che cosa direte. Mi parlerete in questo modo: «Fermati. Non dirmi niente. Non voglio sentire».
Non vogliono ascoltare, e non dovete nemmeno credermi sulla fiducia: ve lo proverò."
domenica 25 ottobre 2015
Ottenere l'illuminazione?
Per questa lezione andate a: http://aypsite.com/120.html
A seguire il testo originale in inglese
“Keep in mind that "getting enlightenment" is an ego strategy, and not likely to be completed in this life if it continues like that on the basis of "getting."” ~ Yogani
For this lesson go to http://aypsite.com/120.html
martedì 18 agosto 2015
Una citazione di un poeta urdu
Una citazione di un poeta urdu, tratta dal capitolo "...E IL BICCHIER D'ACQUA" del libro "Un altro giro di giostra di Tiziano Terzani.
martedì 12 maggio 2015
"Sorcerer's Apprentice - My life with Carlos Castaneda" di Amy Wallace

Link ad una recensione in inglese