domenica 19 maggio 2013

Retrieval - Parte II - Essere qua e "là" contemporaneamente

Aggiornamento del 6/3/2018
E uscito in italiano il primo libro di Bruce Moen: "Viaggi nell'Ignoto".
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Link al post precedente sui Retrieval
Attentato di Oklahoma City 

Dal libro di Bruce Moen "Voyages into the unknown" - Pag. 13-14

 "A strong desire to be with other people pulled me out to a nearby Bennigan's restaurant for dinner. At least there the loud music
and noisy, crowded atmosphere matched the energy I felt surrounding me alone at home. Sitting at a small table by myself, I'd just finished placing my order for a seafood platter when I remembered earlier thoughts about trying to assist victims of the bombing. Still thinking it was something I'd actually do later, I sat on a stool in Bennigan's, quietly expressing my willingness to provide assistance. That's how it always starts. I just express the intent to proceed. I thought I'd have plenty of time to finish my meal, go home, lie down, and then begin to carry out my intent to assist. I have done such things before and it has always worked out just fine. But hidden treasure is a tricky thing. You're never sure what you're going to find. Moments after expressing my willingness to assist I felt the voice of Coach, a nonphysical friend you'll come to know later. Amidst the overly loud music and many people's voices I focused on Coach's voice. "Okay Bruce," I felt him saying, "they can use the help." In the next instant, sitting on a tall stool in Bennigan's and remaining aware of those surroundings, suddenly I was also rushing through blackness toward three infants who had died in the blast.
" (...)


Next a woman named Charlotte materialized in the blackness in front of me. She seemed dazed and in shock. She became aware of my presence almost immediately and looked at me through a shell-shocked face and glazed-over eyes. I explained that I'd been sent to bring her back home. I sensed that somewhere inside her it registered from her religious upbringing that when she died someone was supposed to come for her. In her dazed state of shock she was willing to go wherever I would take her. I reached out and took her by the hand. Then we lifted off and flew away in the direction of the Park. When we arrived, again out of habit, I tried to get an impression of the name of the person who met her there. Then I turned back toward the blast site."

 Una traduzione in italiano:

"Un forte desiderio di stare con altre persone mi ha condotto per la cena da Bennigan, un ristorante nelle vicinanze. Almeno la musica ad alto volume ed il locale rumoroso ed affollato compensava l'atmosfera e l'energia che sentivo circondarmi in casa. Seduto a un tavolino da solo, avevo appena finito di fa l'ordine per un piatto di pesce, quando mi sono ricordato i pensieri precedenti di cercare di assistere le vittime dei bombardamenti. Pensavo che si sarebbe trattato di qualcosa che avrei fatto più tardi, quindi mi sono seduto su uno sgabello in Bennigan, per esprimere tranquillamente la mia disponibilità a fornire assistenza. È così che inizia sempre. Ho appena espresso l'intenzione di procedere. Ho pensato che avrei avuto tutto il tempo per finire il mio pasto ed andare a casa, sdraiarmi, e poi iniziare a svolgere il mio intento di assistere. Ho fatto queste cose prima e ha sempre funzionato bene. Ma i tesori nsscosti sono sempre qualcosa di particolare. Non sei mai sicuro di quello che troverai. Momenti dopo aver espresso la mia volontà di aiutare, ho sentito la voce di Coach, un amico non fisico che conoscerete più avanti. Tra la musica troppo forte e le voci di molte persone, mi sono concentrato sulla voce di Coach. "Okay Bruce," lo sentii dire: "possono utilizzare l'aiuto." Un istante dopo, seduto su uno sgabello alto da Bennigan e rimanendo consapevole di quei dintorni, improvvisamente stavo correndo attraverso il buio verso tre bambini che erano morti nell'esplosione. "
(...) (Nota del traduttore: nelle righe successive Moen spiega come ha accompagnato i bimbi nel Focus 27 dove ad attenderli c'erano dei parenti dei bimbi e degli helpers). Poi una
donna di nome Charlotte si materializzò nel buio di fronte a me. Sembrava stordita ed in uno stato di shock. Si accorse della mia presenza quasi subito e mi guardò con uno sguardo traumatizzato ed occhi vitrei. Ho spiegato che ero stato mandato per riportarla a casa. Ebbi la sensazione che da qualche parte dentro di lei, avesse registrato tramite la sua educazione religiosa che quando fosse morta qualcuno sarebbe venuto da lei. Nel suo stato di stordimento e shock,  era disposta ad andare ovunque la portassi. Ho allungato la mano per prenderla per mano. Poi siamo partiti volando in direzione del Parco (Nota del traduttore: nel Focus 27
esistono un  Centro di Accoglienza, il Parco. Progettato per superare il trauma, lo shock della transizione fuori dalla realtà fisica, e per assistere coloro che vi arrivano per valutare le diverse opzioni per il loro prossimo passo nel processo di evoluzione e di crescita.). Quando siamo arrivati, ancora una volta per abitudine, ho cercato di farmi un'idea del nome della persona che avevo incontrato. Poi mi voltai verso il luogo dell'esplosione."

Nella seguente pagina web lista delle vittime dell'attentato 
e nell'elenco delle persone decedute troviamo anche la Sig.ra  
Charlotte Andrea Lewis Thomas