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lunedì 24 ottobre 2022

venerdì 24 agosto 2018

Sulla beatitudine (Parte II)

Wikipedia riporta questa definizione di Beatitudine:
"Per beatitudine si intende, in ambito religioso o spirituale, uno stato di profondo benessere psicofisico e/o spirituale, dovuto all'estasi della vicinanza o dell'identificazione con un'entità trascendente (ad es. Dio). La beatitudine è comunemente considerata la diretta conseguenza di esperienze di tipo mistico, ed è un elemento presente in tutte le fedi."

L'Enciplopedia Treccani contiene una definizione molto dettagliata che comincia come segue:
beatitudine Stato di soddisfazione piena e perfetta, cioè costante e a cui non manchi nulla.
Post sulla BEATITUDINE ed esperienze ad essa collegate

Sulla beatitudine (Parte I)

http://lampidiluce.blogspot.com/2011/02/ayp-advanced-yoga-practices-la-tecnica.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2016/11/mantra-e-beatitudine.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2012/04/lilluminazione-di-eckart-tolle.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2018/05/sete-e-fame-di-assoluto.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2016/02/sulla-meditazione.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2014/09/elevare-il-livello-delle-vibrazioni.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2014/03/gesu-e-nicodemo.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2013/12/livelli-di-luce.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2013/11/il-mantra-sri-ram-jai-ram-jai-jai-ram-om.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2012/04/lilluminazione-di-osho.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2013/06/sulla-traduzione-in-italiano-delle.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2013/04/racconti-di-un-pellegrino-russo.htm

Prossimamente la parte III

lunedì 10 aprile 2017

venerdì 5 febbraio 2016

Osho sul sesso

L'ultima domanda
Amato maestro,
perché sono stanco del sesso?

http://alessandria.bookrepublic.it/api/books/9788858809655/coverSanshan, il sesso stanca - per questo vi dico: non evitatelo. Se non ne conoscete la stupidità, non riuscirete a liberarvene. Se non ne riconoscete il puro e semplice spreco, non riuscirete a trascenderlo. È un bene che tu abbia iniziato a sentirti stanco del sesso - è naturale. Il sesso non è altro che un dissipare energia verso il basso. L'energia deve muovere verso l'alto, allora nutre. Allora ti schiude tesori inesauribili – aes dhammo sanantano - ma se continui a tornare e a ritornare e a ritornare ancora al sesso, come un maniaco, ben presto ti ritroverai del tutto esausto, sciupato. (…) L'uomo può continuare a vivere stupidamente solo sino a un certo punto - oltre, deve diventare consapevole di ciò che sta facendo a se stesso. Sandhan, ora è tempo. Nella vita esistono cose di gran lunga più importanti del sesso. Il sesso non è tutto. È significativo, ma non è tutto. Se ci resti intrappolato, ti lascerai sfuggire tutte le glorie della vita. E ricorda, io non sono contro il sesso. Ecco perché il mio insegnamento diventa un po' contraddittorio. Io sono paradossale. Non posso farci nulla, perché la verità stessa e paradossale. Io non sono contro il sesso, perché coloro che lo osteggiano, restano sempre sessuali. Io sono favorevole al sesso, perché se entri in profondità nella dimensione sessuale, presto ne uscirai. Più consapevolmente scenderai in essa, prima ne verrai fuori. E il giorno in cui una persona esce dal sesso completamente, e un giorno di grande benedizione. È un bene che ti senta stanco. Ora non andare da qualche medico per chiedere una medicina, non servirebbe… Oppure potrebbe solo rimandare di un pochino la tua stanchezza. Se ti senti stanco, è solo un segno che sei giunto al punto in cui puoi balzarne fuori. Che senso ha restarci invischiato, se ti senti stanco? Escine! E non ti sto dicendo di reprimerlo. Quando senti una profonda energia sessuale e cerchi di uscirne, allora ci sarà repressione. Ma quando ne sei esausto e stanco e ne vedi l'intera futilità, puoi uscirne senza repressione alcuna. E uscire dal sesso senza repressione, significa esserne liberi. La libertà dal sesso e un'esperienza grandiosa. La libertà dal sesso rende le tue energie disponibili alla meditazione, al ”samadhi”.
Per oggi basta.

dal libro "La mente che mente" di Osho

giovedì 4 febbraio 2016

Dice Osho

"La vera questione non è se la vita esiste dopo la morte.
La vera domanda è se sei vivo prima della morte."

Osho

domenica 15 giugno 2014

La maturità - Osho

Quale altro maestro ha scritto un libro specifico sull'età matura dell'essere umano? Grazie Osho

 http://cs.ilgiardinodeilibri.it/cop/m/w500/maturita_osho_riz.jpgDalla quarta di copertina:
"In una cultura infatuata della giovinezza e determinata a cancellare la vecchiaia a tutti i costi, questo libro solleva una domanda che è stata quasi dimenticata nell'era del viagra e della chirurgia estetica.
Che beneficio ci può essere nell'accettare il processo dell'invecchiamento come fatto naturale, anziché tentare di trasformare la vecchiaia in gioventù, ed evitare la morte? Osho ci riporta alle radici del significato della crescita, e ci ricorda il piacere che solo la maturità ci può dare nei rapporti con gli altri e nel compimento del nostro destino personale.
Egli descrive i cicli evolutivi della vita umana, dall'età narcisistica dell'infanzia al fiorire della saggezza nell'età avanzata. Con il suo caratteristico senso dello humor, e con profonda compassione, Osho ci conduce al significato della nostra unicità e maturità, riscoprendo gioia e serenità."

domenica 30 giugno 2013

Da "Il libro arancione" di Osho

Dal capitolo 1:
"Quando ti dico di meditare, sono perfettamente cosciente che nessuno si realizza tramite la meditazione; ma con la meditazione si può raggiungere un punto oltre il quale nessuna meditazione esiste più."

 Dal capitolo 2:
"La meditazione è l'unica medicina. Per cui lascia perdere i tuoi problemi; inoltrati semplicemente nella meditazione."

"La mente è una spina e tutte le tecniche di meditazione sono aghi per estrarre quella spina."

Dal capitolo 3:
"Se non usi la vita quotidiana come metodo di meditazione, la tua meditazione diventerà inevitabilmente una fuga dalla realtà."


"Tutte le meditazioni che si fanno qui non sono altro che tentativi di disturbare il tuo sonno."

"Solo la meditazione ti può decondizionare".

Dal capitolo 5:
"Meditazione è essere con se stessi e compassione è questo essere che trabocca."

Dal capitolo 6:
"Le mie meditazioni hanno lo scopo di riportarVi alla vostra infanzia, al tempo in cui non eravate persone rispettabili, al tempo in cui potevate essere folli, al tempo in cui eravate innocenti, non ancora corrotti dalla società, al tempo in cui non avevate ancora appreso le astuzie del mondo, al tempo in cui non appartenevate a questo mondo, ma all'altro. Vorrei che tutti ritornaste a quel periodo e da lì ripartiste un'altra volta. E questa è la vostra vita. La rispettabilità ed il denaro sono premi di consolazione, non sono vere conquiste. Non lasciatevi ingannare".

"Meditare è difficilissimo per quanti non hanno mai amato."

"Ogni meditazione è essenzialmente una esperienza sessuale senza l'uso del sesso."

"Per un Buddha, per chi ha conseguito la pienezza del proprio essere, la meditazione è priva di significato. La meditazione è una medicina, alla fine deve essere buttata. Finchè non sei in grado di buttar via la tua medicina, non sei sano. Per cui ricorda: la meditazione non è una cosa che ti devi portar dietro per l'eternità. Verrà un giorno in cui la meditazione avrà esaurito la sua funzione e non sarà più necessaria. A quel punto te la potrai scordare."

domenica 19 agosto 2012

Siti Internet di interesse - Links (Prima Parte)

Probabilmente avrete notato che nella parte sinistra del blog, ossia in questa <- direzione, sono indicati alcuni siti internet di interesse, ovvero Links. In questo post, li tratteremo singolarmente come segue:
·                     Advanced Yoga Practices - AYP Site - Yogani
Post che trattano di Yogani - AYP  
Non possiamo aggiungere altro a quanto già scritto in precedenza, se non esprimere una profonda stima per questo maestro.
·                     Adyashanti
Profondo. Acuto. Tagliente. L'autore del post deve ancora sciogliere qualche riserva su questo maestro. Tuttavia i suoi libri e video forniscono spunti di sicuro interesse per il ricercatore di verità.
·                     Afterlife knowledge - Bruce Moen
Post che parlano di Bruce Moen e della sua opera
Nei suoi libri e video, Bruce Moen ha fornito una descrizione significativa di quello che ci può aspettare nell'aldilà. E' importante che la persona interessata all'argomento non si fermi alla descrizione fornita  da Moen, ma cerchi una conoscenza personale e diretta della materia. Altrimenti ci si ancora ad una descrizione seppur affascinante fatta da un terzo.
·                     Astral Travel & life after death - Juergen Ziewe
Post che parlano di Juergen Ziewe e della sua opera
http://lampidiluce.blogspot.it/2012/08/the-superdimensions-what-is-heaven-like.html
Ziewe è un esploratore di altri mondi. Ha iniziato a trovarsi a viaggiare in altre dimensioni partendo dalla meditazione.
Chiaro, lucido ed onesto. Il libro contiene una gran numero di OOBE. Il sito aggiorna ulteriormente il materiale presentato nel libro.

·                     Carlos Castaneda
Post che parlano di Castaneda e della sua opera
L'allievo di Don Juan Matus. Affascinante e controverso. Contemporaneamente fragile e potente . Se proprio devo esprimere una critica sulla sua opera letteraria e non, mi domando quale sia il ruolo dell'amore nella via del guerriero castanediana?
·                     CESNUR - Centro Studi Nuove Religioni
Eccellente fonte di informazioni equilibrate. Al sito del CESNUR possiamo trovare notizie su persone, maestri e gruppi che trattiamo in questo blog, ad esempio:
Il kriya yoga: le origini, Yogananda, Kriyananda, Babaji
L’eredità di Osho Rajneesh
Il Paris Energy Method
Un Corso in Miracoli
·                     Falun Dafa (in italiano)
Tecnica energetica cinese. Sul sito si possono scaricare gratuitamente i manuali e guardare i video che mostrano le tecniche.
·                     Friends of Dolano
Maestra Zen radicale. Nell'Ashram di Osho a Pune si prendeva cura dei cigni. La meditazione l'ha salvata dalla tossicodipendenza da eroina. Dopo la morte di Osho, ha studiato con H.W.L._Poonja Dopo essersi risvegliata ha iniziato ad insegnare. Tagliente come una lama affilata. 
·                     Il canale YouTube di Yogani
Vedi sopra.
·                     Il centro buddista di Albagnano
Amici che l'hanno visitato ne parlano bene.
·                     Il sito di Ennio Nimis sul Kriya Yoga
Tutto, ma proprio tutto, sul Kriya Yoga. Materiale eccellente. Che dire di più?
·                     Il sito di Steven Hassan sul controllo mentale (in inglese)
Sul libro "Mentalmente liberi" di Steven Hassan
Post sul Controllo Mentale
Il libro in inglese appena pubblicato "Freedom of Mind" espande ed amplia i concetti esposti nel testo "Mentalmente liberi". Sia i libri che il sito di Hassan sono una fonte di informazioni fondamentale per chi è interessato al fenomeno delle sette e del controllo mentale.





SEGUE...............

mercoledì 4 aprile 2012

L'illuminazione di Osho

Dal libro "Una vertigine chiamata vita" - da pag. 76:
"Per quanto possa ricordare, ho sempre cercato la soglia dell'illuminazione, sin dall'infanzia. Devo aver ereditato questa idea dalla vita precedente, perché non ricordo un solo giorno, nell'infanzia di questa vita, in cui non l'abbia cercata. Naturalmente tutti pensavano che fossi matto. Non giocavo mai con nessun bambino; non ha mai trovato alcun modo di comunicare con i bambini della mia età: mi sembravano stupidi, occupati in ogni tipo di idiozia. Non ho mai fatto parte di una squadra di calcio, di pallavolo o di hockey, naturalmente, tutti pensavano che fossi matto. E, per quanto mi riguardava, man mano che cresciamo, cominciava considerare matto il mondo intero.
L'ultimo anno, avevo 21 anni, fu un periodo di crisi nervosa e di trasformazione. Naturalmente, coloro che mi amavano-la famiglia, gli amici, i professori-potevano capire ben poco di ciò che stava accadendo in me: perché ero tanto diverso dagli altri bambini, perché stavo seduto per ore e occhi chiusi, perché stavo seduto sulla riva del fiume a guardare il cielo per ore, a volte per tutta la notte!... Naturalmente, coloro che non potevano capire cosa del genere, né io mi aspettavo che le capissero, mi presero per matto. A casa ero diventato praticamente assente. A poco a poco smisero di chiedermi alcunché e, piano piano, cominciarono ad avere la sensazione che non ci fossi. Amavo il modo in cui ero diventato un nulla, un nessuno, un'assenza. Quell'anno fu terribile. Ero circondato dal nulla, dal vuoto. Avevo perso tutti i contatti con il mondo. Se qualcuno mi ricordava di fare un bagno, lo facevo per ore. Poi dovevano bussare alla porta e dirmi: "Adesso esci dal bagno. Ti sei lavato quanto basta per un mese! Esci". Se mi ricordavano di mangiare, mangiavo; altrimenti passavo giorni senza toccare cibo. Non che stessi digiunando; non pensavo minimamente a mangiare o a digiunare. La mia unica preoccupazione era di andare sempre più in profondità dentro me stesso. E la soglia era tanto magnetica, l'attrazione così forte simile a ciò che i fisici chiamano un buco nero. (...)
Da pag. 84:
"Mi ricordo quel giorno fatidico... Ho cercato per molte vite, ho lavorato su di me, ho lottato, ho fatto tutto quanto era possibile e non è mai successo nulla. Ora capisco perché non accadeva nulla: lo sforzo era l'ostacolo, la sete di ricerca era l'ostacolo. È vero che non ci si può realizzare senza cercare, la ricerca è necessaria; ma arriva un momento in cui la ricerca deve essere lasciata cadere. La barca necessarie per attraversare il fiume, ma poi arriva un momento in cui devi scenderne, dimenticartene, lasciarti alle spalle quella barca. Lo sforzo è necessario: senza sforzo nulla è possibile, e allo stesso tempo, con uno sforzo non s'ottiene nulla. Esattamente sette giorni prima del 21 marzo 1953, smisi di lavorare su di me: arriva un momento in cui si vede la totale inutilità dello sforzo. Hai fatto tutto quello che potevi fare, e non è successo nulla. Hai fatto quanto è umanamente possibile, che cos'altro potresti fare? La speranza viene meno e si abbandona ogni ricerca: il giorno in cui misi di cercare, il giorno in cui non aspettai più l'accadere di qualcosa, qualcosa iniziò ad accadere. (...) il giorno in cui smisi di sforzarmi, anch'io mi fermai: infatti, non si può esistere senza sforzo, né si può esistere senza desiderio o senza lotta. Il fenomeno del'ego, del sé, non è un oggetto, bensì un processo. Non è la sostanza che si trova dentro di te: la devi generare in ogni istante. E' simile all'azione del pedalare: se pedali, la bicicletta continua ad andare; se non lo fai, si ferma. Potrebbe proseguire per un po', a causa della forza d'inerzia, ma quando smetti di pedalare, di fatto la bicicletta inizia a fermarsi: non ha più energia, non ha più la forza di andare oltre. È inevitabile che si fermi e cada a terra. L'ego esiste perché noi continuiamo a pedalare sul desiderio, perché continuiamo a lottare per ottenere qualcosa, perché continuiamo a proiettarci in avanti. Il fenomeno del'ego è proprio questo: proiettarsi in avanti, nel futuro, oppure nel passato. Proiettarsi in ciò che non esiste, crea l'ego. E poiché questo fenomeno scaturisce da qualcosa che non è esistenziale, è simile a un miraggio. E' formato unicamente da desideri; è soltanto una sete e null'altro. L'ego non è nel presente, e nel futuro. Se vivi nel futuro, l'ego sembra estremamente concreto. Se sei nel presente, l'ego è un miraggio... Inizia scomparire.(...) Ero in uno stato catatonico: verso le otto andai a dormire. (..) Fu un sonno stranissimo, il corpo era addormentato, io ero sveglio. verso mezzanotte gli occhi si aprirono all'improvviso. Non li aprii io, il sonno fu rotto da qualcos'altro. Intorno a me, nella stanza, sentii una presenza imponente. La stanza era piccolissima. Sentii tutt'intorno a me una pulsazione di vita, una vibrazione assordante, simile all'uragano: una tempesta incredibile di luce, gioia ed estasi. Ero sommerso: era tanto reale che ogni altra cosa divenne irreale. I muri della stanza divennero irreali, la casa divenne irreale, il mio stesso corpo divenne irreale. Ogni cosa era irreale perché ora, per la prima volta, la realtà era presente. (...) quella notte un'altra realtà aprì la sua porta, un'altra dimensione divenne disponibile. All'improvviso era presente, quella realtà "altra", una realtà separata: la realtà vera, o in qualsiasi modo tu voglia chiamarla. Chiamala Dio, verità, Dhamma, Tao, o come meglio preferisci. Era senza nome. Ma era presente,così opaca, così trasparente, e tuttavia tanto evidente che chiunque avrebbe potuto toccarla. Nella stanza mi stava soffocando: era troppo intensa e io ero incapace di assorbirla. Sorse in me il  bisogno spasmodico di precipitarmi fuori da quella stanza, uscire sotto il cielo. Se fossi rimastopochi minuti ancora, sarei soffocato. Così mi sembrava. Corsi fuori, uscii all'aperto. Sentivo la necessità di essere semplicemente sotto il cielo, con le stelle, con gli alberi, con la terra, essere con la natura. (...) mi incamminai verso il giardino più vicino. Era una camminata totalmente diversa, come se la forza di gravità fosse scomparsa. Camminavo, o correvo, o semplicemente volavo; Era difficile decidere. La gravità era assente. Mi sentivo senza peso, come se una forza mi trasportasse: ero nelle mani di un'altra energia. Per la prima volta non ero solo, per la prima volta non ero più in individuo, per la prima volta la goccia era caduta nell'oceano; ora l'intero oceano era mio, io ero l'oceano. Non c'erano più limiti. Un potere tremendo sorse dentro di me, come se avessi potuto fare qualsiasi cosa, in qualunque situazione... Io non ero presente, esisteva solo quel potere. (...) ero rilassato, mi lasciavo andare. Non ero presente. Lui era lì-chiamatelo Dio-Dio era presente. Preferirei chiamarlo Lui, perché Dio è una parola troppo umana, ed è stata logorata dall'abuso, troppe persone l'hanno inquinata: cristiani, indù, musulmani, preti e politici, tutti hanno fatto di tutto per corrompere la bellezza di questa parola, perciò lasciate che lo chiami Lui. Lui era presente, e io ero semplicemente trasportato.. trasportato da un'onda. Quando entrai nel parco, ogni cosa divenne luminosa. Ovunque era benedizione, beatitudine. Per la prima volta potei vedere gli alberi.. il loro verde, la loro vita, la loro linfa scorrere. (...) Quando tornai a casa, erano le quattro del mattino, per cui, secondo l'orologio, era rimasto là perlomeno tre ore; ma fu un'infinità. Non aveva nulla a che vedere con l'orologio, era senza tempo. Quelle tre ore divennero un'eternità, senza fine. Non c'era tempo, non esisteva lo scorrere del tempo. Era la  realtà vergine, incorrotta, intatta, incommensurabile."
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Un libro che merita di essere acquistato anche solo per il capitolo "L'illuminazione: una rottura con il passato".

sabato 10 settembre 2011

"Osho, bastano venti minuti al giorno di meditazione?"

- Domanda:
Senza contare i discorsi, bastano venti minuti di meditazione al giorno, per potermi sentire sul sentiero e perchè io possa sperimentare la verità, il bene e la bellezza che tu ci indichi?


- Osho:
Vimal, per prima cosa, non ti è permesso non contare i discorsi, perchè le tue meditazioni non possono accadere senza questi discorsi. Questi discorsi sono il fondamento della tua meditazione. Io sono pazzo, ma non così tanto da parlare per ore al giorno, se questo non ti aiutasse nella meditazione! Pensi che io cerchi di distrarti dalla meditazione? E sei così misero, Vimal. Non avrei mai pensato che tu fossi così misero: solo venti minuti in ventiquattro ore... neppure ventiquattro minuti! Hai mancato completamente il mio presupposto fondamentale. Non voglio che tu pensi alla meditazione ponendoti dei limiti; voglio che la meditazione diventi tutta la tua vita. In passato questo è stato uno degli errori: mediti venti minuti, o mediti tre volte al giorno, o cinque volte al giorno - a seconda della religione, ma l'idea di base è che qualche minuto ogni giorno deve essere dedicato alla meditazione. E il resto del tempo che cosa farai? Per venti minuti riceverai un beneficio... ma che cosa farai nelle rimanenti ventitre ore e quaranta minuti? Qualcosa di anti-meditativo, e naturalmente i tuoi venti minuti verranno rovinati. I nemici sono troppo grossi, e tu dai troppa energia ai nemici e solo venti minuti alla meditazione. No, la meditazione in passato non è riuscita a portare la ribellione nel mondo, a causa di questi errori.
Questi errori sono il motivo per cui voglio che tu guardi alla
meditazione sotto un punto di vista totalmente differente. Puoi imparare la meditazione per venti minuti o per quaranta minuti - imparare è una cosa - ma poi devi portare ciò che hai imparato a tutta la tua giornata, ogni giorno. La meditazione deve diventare come il battito del tuo cuore. Non puoi dire: "E' abbastanza, Osho, respirare per venti minuti al giorno?" - il giorno dopo non arriverebbe mai. Anche mentre dormi, continui a respirare. La natura non ha lasciato nelle tue mani la vita e le funzioni fondamentali del tuo corpo. La natura non ha avuto fiducia in te, perchè se la respirazione fosse nelle tue mani, inizieresti a pensare quanto respirare, e se sia necessario respirare mentre dormi. E sembra un po' strano fare due cose insieme - dormire e respirare. Respirare potrebbe sembrare un disturbo al sonno. Ma allora il sonno diventerebbe eterno! Il battito del tuo cuore, la circolazione del sangue, non sono sotto il tuo controllo. La natura ha tenuto nelle sue mani tutto ciò che è essenziale. Tu non sei affidabile; ti potresti dimenticare, e a quel punto non ci sarebbe nemmeno il tempo di dire: "mi dispiace, ho dimenticato di respirare. Datemi un'altra opportunità!" Non c'è un'altra opportunità. Ma la meditazione non è parte della tua biologia, della tua fisiologia, della tua chimica; non fa parte di un flusso della natura. Se vuoi rimanere un essere umano per l'eternità, puoi rimanere lì. La natura è arrivata a un punto dell'evoluzione dove non è richiesto più di questo: sei perfettamente in grado di far nascere bambini e questo basta. Quando morirai, i tuoi bambini continueranno a vivere. I tuoi figli faranno le stesse stupide cose che hai fatto tu. Alcuni andranno nelle associazioni religiose, nelle chiese; qualche altro idiota terrà sermoni, e l'intera cosa continuerà - non preoccuparti. La natura è arrivata a un punto in cui ora, finchè non ti assumi la tua responsabilità, non puoi crescere. La natura non può fare più di questo. Ha fatto abbastanza. Ti ha dato la vita, ti ha dato delle opportunità; ora ha lasciato a te come usarle. La meditazione è la tua libertà, non è una necessità biologica. Ogni giorno, per un certo periodo di tempo, puoi imparare a rafforzare la meditazione, a renderla più forte - ma porta con te la sua fragranza per tutto il giorno. Per prima cosa, quando ti svegli - nel preciso momento in cui ti svegli, immediatamente ricongiungiti al filo dell' attenzione e coscienza, perchè quello è il momento più prezioso in cui tu possa ricongiungerti alla coscienza. Per molte volte durante il giorno te lo dimenticherai - ma nel momento in cui te lo ricordi, incomincia immediatamente a essere in attenzione. Non biasimarti mai, perchè quello è un puro spreco di tempo. Non biasimarti mai: "Mio Dio, mi sono di nuovo dimenticato!"Nei miei insegnamenti non c'è posto per il biasimo. Qualunque cosa sia accaduta, se n'è andata, ora non c'è bisogno di perderci su del tempo. Ricollegati di nuovo al filo della consapevolezza. Piano piano sarai in grado di essere all'erta tutto il giorno - una corrente sotterranea di consapevolezza in ogni azione, in ogni movimento, in ogni cosa che fai o non fai. Qualcosa sotto fluirà in continuazione.
Anche quando stai per addormentarti, abbandona quel contatto solo quando non puoi più fare niente perchè stai per addormentarti. Qualunque cosa ci sia prima che tu ti addormenti, sarà la prima quando ti sveglierai. Prova. Anche un piccolo esperimento basterà a dimostrarlo. Ripeti il tuo nome, mentre stai per addormentarti: metà sveglio, metà addormentato, continua a ripetere: "Vimal, Vimal,
Vimal". Piano piano dimenticherai di ripeterlo, perchè il sonno avanzerà e perderai il filo. E' perso solo perchè ti sei addormentato, ma continua nell'inconscio durante il sonno. Ed ecco perchè alla mattina, quando ti svegli e ti guardi intorno, la prima cosa di cui ti ricordi sarà "Vimal, Vimal". Ti sorprenderai: come mai? Che cosa è successo? Hai dormito per otto ore, ma c'è stata una corrente sotterranea. E via via che le cose diventano più profonde e più chiare, anche mentre dormi ti puoi ricordare che stai dormendo. Il sonno diventa una necessità fisiologica e il tuo spirito, il tuo essere, diventa una fiamma di consapevolezza, da lui separata. Non disturba il tuo sonno; ti fa solo avere un sonno molto leggero. Non è più il sonno di prima, quando la tua casa bruciava e tu continuavi a dormire - quello era più simile a uno stato di coma, eri molto inconsapevole. Il tuo sonno diventerà sottile, uno strato molto leggero, e il tuo essere interiore rimarrà all'erta. Come è stato all'erta durante il giorno, ancora di più sarà all'erta di notte, finalmente, perchè sei così silenzioso, così rilassato. L'intero mondo con tutto il suo caos, diventa completamente silenzioso. Patanjali, il primo uomo al mondo ad aver scritto sulla meditazione, dice che la meditazione è molto simile a un sonno senza sogni, ma con una sola differenza. Nel sonno senza sogni non sei consapevole; nel samadhi, l'ultimo stato della meditazione, c'è solo una piccola differenza - tu sei consapevole. Vimal, puoi continuare a imparare, a rinfrescarti per venti minuti al giorno, per avere più energia e radici più salde - ma non pensare che questo sia sufficiente. Qui è dove ha sbagliato l'intera umanità. Sebbene l'umanità intera abbia provato in un modo o in un altro, pochissime persone hanno avuto successo,... pian piano molti hanno smesso perfino di provare, perchè il successo sembrava molto lontano. Ma il motivo è che solo venti o dieci minuti non bastano. Posso capire che hai molte cose da fare. Ma trovati un po' tempo - e quel tempo non è meditazione; quel tempo serve solo a rinfrescarti, poi tornerai di nuovo a lavorare, a guadagnare, a svolgere il tuo lavoro, a fare mille e una cosa. Ma rimani all'erta, osserva se la meditazione è ancora dentro di te o se è scomparsa. Allora questa continuità diventa una ghirlanda di ventiquattro ore. Solo allora, Vimal, sarai in grado di sperimentare la verità, il bene e la bellezza - non prima.

Tratto da Osho: Invito al silenzio

domenica 13 marzo 2011

Omaggio al Maestro Paolo Oddenino Paris

In questi giorni quando ho  letto queste parole di Osho tratte dal libro "Operazione Socrate" di Valcarenghi e Porta, pag. 12 - "Il mio approccio alla vostra crescita è fondamentalmente quello di rendervi indipendenti da me. Ogni tipo di dipendenza è una schiavitù, e la schiavitù spirituale è la peggiore di tutte. Ho fatto ogni sforzo possibile per rendervi consapevoli della vostra individualità, della vostra libertà, della vostra assoluta capacità di crescere senza l'aiuto di nessuno. La crescita è qualcosa di intrinseco al vostro essere. Non viene dall'esterno: non è un'imposizione, è uno schiudersi, una rivelazione. Tutte le tecniche di meditazione che vi ho dato non dipendono da me; la mia presenza o assenza non fa alcuna differenza: dipende tutto da voi. Non è la mia presenza, ma la vostra ad essere necessaria perchè le tecniche possano funzionare. Non è il mio essere qui ma il vostro essere qui, il vostro essere nel presente, il vostro essere svegli e consapevoli che servirà a qualcosa. (...) Per quel che mi riguarda, sto solo facendo ogni sforzo per liberarvi tutti, me incluso e per lasciarvi soli nel cammino della ricerca. L'esistenza rispetta colui che ha il coraggio di essere in solitudine nella ricerca della verità."
e queste altre dall'introduzione a "Il libro arancione" di Osho:  "Nella visione di Bhagwan, come in quella di tutti i Buddha che si sono susseguiti nei secoli, solo quando tutti i nostri sforzi si sono esauriti, e solo quando tutte queste tecniche sono divenute inutili, solo allora si diventa veri meditatori ed è possibile scoprire che il qui e ora, così lontano nelle nostre prospettive esistenziali, è semplicemente qui, adesso. Finchè non accade godiamoci il gioco!" ho provato un sentimento di dolce gratitudine verso Paolo Paris, l'Uomo che ho avuto l'onore di avere come maestro. Con affetto e stima.
http://www.crescitapersonale.com/accademia.htm 

domenica 6 febbraio 2011

Osho....Osho..Osho

Da wikipedia Osho_Rajneesh 
Libro "Una vertigine chiamata vita. Autobiografia di un mistico spiritualmente scorretto"


Letteratura critica Bhagwan il dio che fallì