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venerdì 30 luglio 2021

Sulla possessione diabolica

Questi libri parlano di argomenti scomodi, soggetti che le masse preferiscono ignorare. Sono cose che turbano le coscienze, che fanno paura. Grazie al cielo solo una minima parte di persone è oggetto di possessione da parte di spiriti malvagi. Tanti anni fa chi scrive partecipò a un esorcismo. QUI potete leggere una breve descrizione dell'accaduto. Fu una esperienza toccante e veramente sconvolgente. Dopo quell'esperienza la vita di tutti i partecipanti non fu più la stessa. 

Di Malachi Martin "Il Diavolo nel corpo". Purtroppo si trova su internet, solo usato, a un prezzo compreso tra i 30 e 40 euro. Si tratta di un librone con più di 450 pagine.

A seguire potete leggere alcune recensioni dell'opera presenti sul sito amazon.it 

"Nella raffica di libri sulla possessione e l'esorcismo, questo è senza dubbio il più autorevole e convincente". - The Washington Post Book Review

"Hostage to the Devil (NdT: in italiano "Il Diavolo nel Corpo") è il primo e unico libro di testo sul tema della possessione e dell'esorcismo nei tempi moderni. È l'unica opera che descrive le fasi dell'esorcismo ed è ovviamente basata su un'enorme quantità di esperienza personale. ... un'opera brillante". -- M. Scott Peck, M. D., autore di "Glimpses of the Devil".

"Martin è soprattutto serio. Non parla di follia, di illusioni o dell'irrazionale, ma del reale al di là di ogni ragione.... Egli presenta l'esorcismo come ... uno scontro titanico di volontà che minaccia le vite, la sanità mentale, persino le anime di tutti i partecipanti". -- Newsweek 


Aggiornamento del 31/07/2021
Sembra che esista una edizione in italiano precedente a quella di cui sopra e, tra l'altro, su ebay.it costa anche di meno dell'altra:
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Se conoscete l'inglese anche questo libro merita. Cosa accade quando uno stimato psichiatra si imbatte in due casi di possessione diabolica?


A seguire trovate una traduzione della descrizione del libro presente sul sito amazon.it

"Il leggendario autore di bestseller e rinomato psichiatra M. Scott Peck, i cui libri hanno venduto oltre 14 milioni di copie, rivela l'incredibile storia vera del suo lavoro di esorcista - tenuto segreto per più di venticinque anni - in due storie profondamente umane di possessione satanica.

Nella tradizione del suo bestseller da un milione di copie "People of the Lie: The Hope for Healing Human Evil", il nuovo libro di Scott Peck offre il primo resoconto completo dell'esorcismo e della possessione da parte di uno psichiatra moderno in questo straordinario racconto personale dei suoi sforzi per guarire i pazienti che soffrono di possessione demoniaca e satanica.

Per la prima volta, il Dottor Peck discute la sua esperienza nel condurre esorcismi, condividendo gli accattivanti dettagli dei suoi due casi principali: uno è una commovente testimonianza delle sue capacità di guarigione, e l'altro una pericolosa e infine infruttuosa lotta contro le tenebre e il male. La ventisettenne Jersey era di media intelligenza; moglie e madre premurosa e devota a suo marito e delle sue due giovani figlie, non aveva precedenti di malattie mentali. Beccah, sulla quarantina e con un intelletto superiore, aveva sofferto di profonda depressione per tutta la vita, scegliendo di rimanere in una relazione abusiva con suo marito, una relazione dominata dalla sfiducia e dall'avidità.

Fino al giorno in cui il dottor Peck incontrò per la prima volta la giovane donna chiamata Jersey, egli non credeva nel diavolo. Infatti, da psichiatra maturo e con grande esperienza, si aspettava che questo caso avrebbe risolto il suo continuo sforzo di provare a se stesso, nel modo più scientifico possibile, che non c'erano assolutamente motivi per tali credenze. Tuttavia, ciò che scoprì non poteva essere spiegato semplicemente come follia o con qualsiasi diagnosi clinica standard. Attraverso una serie di eventi imprevisti, il dottor Peck si trovò spinto nel ruolo di esorcista, e il suo desiderio di curare e aiutare Jersey lo portò su un sentiero avente confini confusi tra scienza e religione. Una volta lì, si trovò faccia a faccia con il male profondamente radicato e alla fine fu testimone del travolgente potere di guarigione dell'amore.

In "Glimpses of the Devil", il celebre dono del dottor Peck di integrare psichiatria e religione è dimostrato ancora una volta mentre racconta il suo viaggio dallo scetticismo al riconoscimento finale della realtà di uno spirito maligno, anche a rischio di essere evitato dall'establishment medico. Nel processo, si trova anche costretto ad affrontare il più grande paradosso del libero arbitrio, di un impegno verso il bene contro la schiavitù alle forme del male, e il monumentale scontro di forze che mette in pericolo sia la sanità mentale che l'anima.

"Glimpses of the Devil" è senza dubbio uno dei libri più potenti, scritti scrupolosamente e importanti di Scott Peck in molti anni. Allo stesso tempo profondamente sensibile e intensamente agghiacciante, getta uno sguardo lucido su una delle aree più misteriose e incomprese dell'esperienza umana."

giovedì 15 luglio 2021

Sull'amore del Maestro (Seconda Parte)


La persona che ha vissuto l'esperienza descritta in questo post mi ha donato questo suo disegno del Maestro. Poichè desidera restare anonima, col suo permesso, ho inserito il © a nome mio.



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La persona che ha condiviso con noi una esperienza a Pasqua 2021 (la puoi leggere QUI ), ci racconta un nuovo vissuto come segue:

PREMESSA:
L'esperienza di Pasqua lavora dentro me, portandomi in quella direzione energetica, e lavorando interiormente per superare le mie resistenze, dubbi, diffidenze che le esperienze del passato inevitabilmente hanno prodotto in me. 
Lasciarsi andare non è facile per me, da giorni rifletto sulla mia necessità di sintonizzarmi con quella Speciale Energia d'Amore e di come farlo, così ne parlo con (...) e tra noi avviene uno scambio intenso con suo mostrarmi un lavorio mentale che deve invece lasciar semplicemente spazio alla DISPONIBILITÀ. Così ho passato tutta la giornata del 10 luglio, a ritornare e ritornare sulla nostra conversazione, ascoltandomi interiormente e cercando di comprendere meglio i punti salienti del nostro intenso scambio. 
Così pensierosa la mia giornata si chiude andando a dormire affidandomi a quella Forza che chiamo Sé Superiore. 

È notte fonda, saranno circa le 5, lo stimolo di urinare mi costringe ad alzarmi, come sempre mi muovo al buio, non accendo mai le luci per andare al bagno. Mi rimetto a letto e sveglia ritorno ad alcune frasi che ci siamo detti, nel buio della notte hanno un altro risvolto, e idealmente continuo a conversare parlando con (...) ... Fluire... Disponibilità... e chiudo gli occhi mentre gli dico "Infine meditare è solo un espediente che a un certo punto del viaggio non è più necessario per sentirsi connessi, è utile fino a che ci ricordiamo, recuperiamo Coscienza di ESSERE COSCIENZA IN ESPERIENZA ".
Non mi aspetto nulla, niente altro che fare chiarezza in me. Con gli occhi chiusi ascolto me e il mio cuore nel buio della notte, mi lascio andare, ma sempre vigile.
Dal buio profondo, lontanissimo all'orizzonte percepisco un piccolo movimento, un qualcosa si muove verso me, una piccolissima forma che più si avvicina più si evidenzia in forma umana, sono guardinga, cammina piano mentre avanza, senza fretta, e io sto in attenzione. 
È ora presso di me, così vicina che posso osservare bene, nello stupore sono commossa, si mostra a me nella sua interezza, sento forte la presenza fisica. 
Così vicino stimo la sua altezza 1,80/1,85 cm circa, sul corpo nudo indossa un drappo porpora tenuto sulla spalla sinistra. 
Emana Dolce Presenza, ne sono incantata, i suoi movimenti e gesti lenti e pieni di premura per me mentre solleva e allunga il braccio destro tendendomi la mano. Io d'istinto allungo il mio braccio destro e con la mano tesa verso di lui tocco la Sua. A quel tocco mi sento riempire di un sentimento di tenerezza e dolce amore, sento in me la temperatura tiepida di un'energia morbida, avvolgente, che pian piano da me prende a espandersi intorno, è meraviglioso sentire, sento di richiamare a me tutte le persone a me care e vicine nella mia vita in un motto di generosa condivisione, le penso intensamente e le connetto a questa energia d'amore affinché anche loro possano sentirla, conoscerla, beneficiarne. Mi prende la mano tra le sue e il mio sentire ed espandere si fa più intenso e generoso. 
Poi lascia la mia mano e porta le sue mani a posarsi con presa amorevole sulle mie spalle, mi avvicina a se mentre si china sul mio volto e lentamente, delicatamente, le sue labbra mi baciano tra attaccatura dei capelli sulla fronte al centro, il tempo è come rallentato, comincio a sentirmi più fluida e dentro ogni tensione, paura, timore, nodi, tutto si scioglie in me, e una Grande Pace mi pervade tutta, incontenibile la estendo anche alle persone che ho tenute collegate a me. 
Sono estasiata, una Pace indescrivibile, piena.
Ascolto in me questo nuovo sentire, questa energia d'amore tenero, dolcissimo, privo di giudizio, pieno di comprensione, accogliente, intimo, pregnante, totalmente disinteressato, mi AMA, ci AMA nella nostra interezza così come siamo con anche i nostri errori, sento questo mentre i suoi amorevoli occhi castano nocciola guardano i miei. 
Poi delicatamente le sue labbra mi baciano sulla tempia sinistra, e la sua energia d'Amore continua a riversarsi in me fluida e come un ruscello scorre e si espande fino alle persone che ho collegate a me, vedo l'energia che scorre da me a loro, e sento la sua pura qualità, e anche quella propria delle persone, alcune più di altre hanno nobiltà di cuore, altre molto meno, altre sono nella durezza, altre danno disagio, ma a tutte attraverso me arriva la sua Energia d'Amore, vorrei fossero di più, così mi allargo abbracciando tutta la città. I suoi occhi sono di nuovo sui miei, mentre ancora mi tiene per le spalle, sono lucida e presente, la PACE che provo è indescrivibile. 
Lentamente mi bacia la tempia destra, sento il contatto delle sue dolci labbra. 
Mi sento così liberata, leggera, espansa, PACIFICATA, un sentire nuovo, mai provato prima, mi era sconosciuto. Il Suo Volto davanti al mio esprime per me un amore pieno di cure come una madre ha per un figlio appena nato, ne sono estasiata, incantata. 
Le sue mani con riguardo e tenerezza lasciano le mie spalle, e mentre i suoi occhi soavi sono sui miei, finalmente sento la sua voce dire a me vivamente "GRAZIE".
Quel GRAZIE mi risuona dentro, mi sorprende, sono io a dover ringraziare per questo grande dono, Lui sorride a questo mio pensiero, l'ha sentito e sorride amorevole e così con gli occhi dolci e pieni di tenerezza svanisce. 
Mi lascia immersa in un'energia di altissima qualità, di benessere totale, liberata da ogni paura, peso, desiderio, piacere, niente ha importanza: provo una profonda Grande Pace. Per tutta domenica riuscivo ad emanarla verso le persone che ho collegato a me.
Ora comprendo il vero significato delle parole:
“VI LASCIO LA PACE, VI DO LA MIA PACE. NON COME LA DA IL MONDO, IO LA DO A VOI. 
NON SIA TURBATO IL VOSTRO CUORE E NON ABBIA TIMORE.”

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Dopo che questa persona ha condiviso con me questa sua esperienza, ho scritto di getto questo post.
Mi riempie di gioia e mi commuove vedere il Maestro all’opera.
Se tutti gli esseri umani potessero conoscere il suo Amore! 

martedì 8 dicembre 2020

Una visita in Focus 29

 


Recentemente due persone mi hanno raccontato di avere esplorato Focus 29. Poiché la loro esperienza è particolarmente interessante viene condivisa qui.
Link per il download del file PDF: clicca QUI
Se non riuscite a scaricare il PDF da smartphone, provate da PC.

Una mappa dei Focus (ovvero stati di coscienza) esplorabili tramite Hemi-Sync è scaricabile QUI

sabato 7 marzo 2020

"Ritorno all'Anima" un corso di Marino di Tanno a Roma

Già in molti hanno avuto l'opportunità di conoscere l'amico Marino di Tanno in occasione di questo video su YouTube:

Ammiro e stimo Marino perchè vive coerentemente con ciò che crede e sperimenta quotidianamente. 
In sua presenza si vive una atmosfera magica e il suo sorriso illumina l'ambiente circostante.
E' una anima pura che è davvero consapevole di vivere qui e ora in un mondo fantastico popolato anche da fate, gnomi, guide, maestri ed esseri del mondo invisibile.
Adesso ha deciso di condividere qualcosa del proprio vissuto. Lo farà a Roma in un corso della durata di un giorno.
A QUESTO LINK troverete tutte le informazioni relative e un breve video introduttivo.
Alcuni degli Argomenti che verranno trattati al corso:
la Presenza - la Guida dentro di sé - il Bambino/a interiore - Amarsi - la Celebrazione del corpo - il Centro della Vita - il Respiro - Pulizia del 3° occhio - il Perdono tra le anime - il Risveglio dei 12 chakra - la Natura - il dono del Deeksha - Bagliori del NUOVO MONDO…

Marino spiega anche:
"In questo corso si farà esperienza diretta di sé stessi, attraverso tecniche dinamiche, guidate e di gruppo, che porteranno a uno stato di meditazione profonda e di sblocco dell'energia nel presente, affinché ognuno acceda alla presenza dell'anima nel corpo fisico."

ROMA 16 Maggio 2020
Luogo: CENTRO DEL LOTO via Luigi Chiarelli 33
Orario: 9:00 - 21:00
Costo: 55 euro
Numero massimo Partecipanti: 25

Per qualsiasi informazione e prenotazione dell'evento a Roma scrivete a:

info@marinoditanno.it oppure usate il form in Contatti del sito web: www.marinoditanno.it

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Siamo certi che chi parteciperà vivrà una esperienza extra-ordinaria.
Marino...💚💛💜 

venerdì 27 settembre 2019

Manifestazioni di Potere: compiere grandi miracoli nel nome del Maestro

Nel Vangelo di Giovanni capitolo 14 versetti 12-14 sono riportate le seguenti parole del Maestro ai suoi discepoli:

“12 In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 

13 E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 
14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” 

Moderne manifestazioni di Potere condivise in questo blog:
clicca QUI e potrai leggere ben 4 storie e QUI è narrata una esperienza personale. 

domenica 14 luglio 2019

Articolo che descrive alcune esperienze della psichiatra Dott.ssa Elisabeth Kübler-Ross

Un articolo che narra l'esperienza della nota psichiatra svizzera Dott.ssa Elisabeth Kübler-Ross con Robert Monroe e Hemi-Sync. Lei dedicò tutta la sua attività professionale a dare supporto alle persone che stavano morendo. Successivamente Robert Monroe elaborò il corso Hemi-Sync "Going Home" insieme alla dott.ssa Kubler Ross e allo psicologo Charles Tart.

(articolo M.I.A.S. 1980) 

Dott.ssa Elisabeth Kübler-Ross 

Traduzione dall’inglese a cura di Daniela Colavitti 

Quello che segue è l’estratto di un articolo del numero di Cosmopolitan Magazine del febbraio 1980:

... immediatamente dopo essermi informata sull'argomento, ho cercato di mettermi subito in contatto con Robert A. Monroe, un uomo d'affari della Virginia, poiché sapevo che anche lui aveva avuto centinaia di esperienze del genere, alcune delle quali descritte in un libro sbalorditivo chiamato Journeys Out of the Body (Ntd.Viaggi Fuori dal Corpo). Monroe ha un laboratorio in Virginia dove svolge un’attività di ricerca sulle esperienze extracorporee che offre anche dei corsi per insegnare a gruppi di persone come conseguire queste esperienze, oltre ad offrire la possibilità di sperimentarle a comando.
Elisabeth era fermamente intenzionata a sperimentare questo stato di coscienza in modo da poter capire meglio le problematiche dei suoi pazienti. Fu così che andò a visitare Monroe riuscendo a padroneggiare le sue tecniche senza nessuna difficoltà.
La sua descrizione sullo svolgimento e l’esito raggiunto attraverso questa esperienza cominciò con un flusso continuo di parole e informazioni che lei descrisse costantemente come inadeguate per una descrizione realistica delle esperienze da lei sperimentate. Rimasi incantato da come cercava di farmi comprendere questa straordinaria esperienza che lei stessa sembra aver sperimentato come una combinazione di fatti reali uniti ad una costante sensazione di stupore e meraviglia. Mi ha toccato spesso il braccio mentre parlava, come per assicurarsi che fossi ancora "con lei" nel suo viaggio:
"Quando decido di fare qualcosa, lo faccio con tutto il cuore, e una delle mie grandi qualità è che non ho paura di nulla - o quasi nulla. Ma Bob Monroe non lo sapeva; così quando ho fatto il mio primo esperimento sono andata troppo veloce e lui ha interferito quando ero già al culmine. Mi ha richiamata e sono tornata di colpo nel mio corpo tutta 'sottosopra’. Ero infuriata come non mai. Era la prima volta che riuscivo ad uscire dal corpo a comando, ed ero talmente meravigliata che funzionasse davvero. Ero eccitata come una bambina, ma proprio mentre stavo arrivando al culmine, boom. Quindi, ho pensato "Appena lo prendo mi sente. Sto andando così lontano che tanto non riesce a prendermi adesso“. Questo è come lo diremmo nella nostra lingua, ma in termini di esperienza fuori dal corpo non puo’ rendere l’idea.
Nel momento in cui abbiamo iniziato di nuovo la sessione, mi sono detta: "Sto andando così veloce come nessuno mai prima di me, e sto andando più lontano di quanto chiunque altro sia mai andato."
E nell’istante esatto in cui l'ho detto, sono partita più veloce della luce. Mi sentivo come se avessi percorso milioni di miglia, sempre a parole. Ma stavo andando in direzione orizzontale anziché verso l’alto . Devi considerare che in un'esperienza fuori dal corpo non c'è spazio e non c'è tempo. Sei, però, talmente condizionato dal tuo pensiero che pensi di dover salire su, altrimenti potresti andare addosso ad un muro o cose del genere. Nel momento in cui ho realizzato che stavo procedendo alla velocità della luce in orizzontale, ho cambiato improvvisamente traiettoria e ho svoltato di colpo con una virata ad angolo retto attorno una grande collina e ho iniziato a salire. Da quel momento in poi, stavo già sperimentando. È incredibile arrivare in un posto dove non c'è tempo e spazio. E’ stato un viaggio importante e ho goduto pienamente di istanti meravigliosi. Ero nel Tutto, nell’assoluto, nel silenzio più totale, ed ero entusiasta di essere lì e di poterlo sperimentare. Sono stata in luoghi talmente lontani che, quando sono arrivata a casa, mi è successo qualcosa di incredibile: mi sentivo radiosa ed illuminata come se fossi io stessa una fonte di luce e ti assicuro che è la migliore descrizione che posso darti. Mi sentivo una fonte di luce che poteva illuminare l'angolo più oscuro del mondo - non posso descriverlo in nessun altro modo.
"Quando uscii dal laboratorio, tutti mi fissarono e mi chiesero cosa fosse successo, ma non ricordavo nulla- non riuscivo a ricordare o dire dove fossi o fossi stata. Tutto quello che sapevo era che mi era accaduto qualcosa di assolutamente incredibile che era altrettanto indescrivibile. Tutto ciò che riuscivo a ricordare era la parola Shanti Nilaya, e nessuno lì sapeva cosa significasse. Hanno provato di tutto per cercare di farmi ricordare, ma non ci sono riusciti. Ho capito soltanto ora perché non volevo ancora condividerlo. Era troppo sacro per poter essere condiviso con un gruppo di estranei.
"Quella notte sarei dovuta andare da sola nella sistemazione che avevo trovato per dormire, una pensione molto isolata, ed ero in una specie di situazione di conflitto perchè sentivo, in qualche modo, che se fossi andata a dormire lì, sarebbe accaduto qualcosa di orrendo. Pensai di prendere una stanza in un motel e di chiedere di poter rimanere in compagnia di altri esseri umani, ma nello stesso momento in cui stavo pensando alle mie alternative, sapevo che ero già andata troppo lontano e che, giunta a questo punto, non potevo più tirarmi indietro. Dovevo finire ciò che avevo iniziato, e questo è tutto ciò di cui ero certa in quell’istante. Così entrai in quella casa mentre percepivo già l'imminenza di qualcosa di orrendo, non di orribile, ma di orrendo, sentivo che sarebbe successo qualcosa di orrendo. Non riuscivo a dormire, e non potevo rimanere sveglia. Cercavo di dormire per evitarlo, ma allo stesso tempo sapevo che non potevo evitarlo.
"E poi ho avuto una delle esperienze più incredibili della mia vita.
Detto in una frase: sono passata attraverso ogni singolo istante della morte di ognuno dei miei mille pazienti. E intendo, con questo, il dolore fisico, la dispnea [respiro affannoso], la sofferenza, l'urlo disperato della richiesta d’aiuto. Il dolore che provavo era al di là di ogni possibile descrizione. Non c'era tempo per pensare e non c'era tempo per nulla, tranne quelle due volte in cui ho preso un respiro, come succede durante i dolori del travaglio. Riuscii a riprendere fiato per una frazione di secondo, e supplicai Dio, di poter avere una spalla, la spalla di un altro essere umano, una spalla che avevo visualizzato e sulla quale avrei potuto appoggiare la testa. E una voce tonante mi disse in risposta: "Non ti sarà concesso". Parole testuali. Subito dopo sono ripiombata nella mia agonia, nel dolore e nella dispnea, stavolta raddoppiate, nel mio letto. Ma ero sveglia. Voglio dire, non era un sogno. Stavo rivivendo ogni singola sofferenza di ognuno dei miei pazienti in punto di morte - in ogni aspetto, e non solo fisico.
"Poi, dopo circa un'eternità, ho pregato per una mano da poter stringere o tenere. Nella mia fantasia una mano si sarebbe alzata sul lato destro del letto e io avrei potuto tenerla. E poi di nuovo questa voce: "Non ti sarà concesso". Poi sai, c'è stato tutto un penoso viaggio fatto di autocommiserazione ripensando a quello che avevo attraversato: "Ho tenuto così tante mani, eppure non mi è stato concesso di avere nemmeno una mano che tenesse la mia in quest’ora di agonia- in tutta questa faccenda. [Ride.] Non ho avuto nemmeno il tempo di pensare mentre facevo parte integrante di questa continua sofferenza, ma poi, per un momento, ho pensato di chiedere la punta di un polpastrello, un polpastrello su cui non potevo aggrapparmi, ma almeno avrei saputo che c’era la presenza di un altro essere umano. Ma come avrei fatto di solito, mi dissi: "Dannazione, no. Se non riesco ad avere una mano, non voglio neanche la punta del dito. "Quella fu la mia ultima sfuriata di rabbia e indignazione nei confronti di Dio o di chiunque fosse: non volevo un polpastrello se non potevo avere una mano . Era qualcosa di simile alla rabbia o alla sfida, ma anche una conseguenza data dalla consapevolezza che, alla fine, l'agonia devi subirtela da solo: nessuno può farlo per te.”
"Nel momento in cui mi sono resa conto di questo, ho detto, come se mi prendessi un impegno, di nuovo non a parole bensì con l’intento: “Okay. Avanti, dammelo! Qualunque cosa sia quello che devo prendere, sono pronta ad accettarlo.” Pensavo che a quel punto, l'agonia e il dolore che avevo provato- e questo andò avanti per ore - erano così grandi che 10.000 morti in più non avrebbero fatto nessuna differenza, dal momento che tutto il dolore che potevo sopportare era già lì comunque in quell’istante. Ma in quel secondo durante il quale ho detto sì, lo intendevo veramente e dal profondo del mio cuore perchè in quel momento sentivo di avere la certezza di poter effettivamente sopportare e accettare qualunque cosa sarebbe arrivata e, all’improvviso tutto quel senso di soffocamento, quel flusso emorragico di dolore e di sofferenza scomparvero in un istante, e tutto finì in un’esperienza di rinascita la più incredibile.”
“Era così bello che non ci sono parole per descriverlo. Il mio ventre iniziò a vibrare, e lo guardai con gli occhi aperti, perfettamente cosciente - era pieno, gonfio- e dissi: "Questo non può essere". Voglio dire, anatomicamente, fisiologicamente, non era possibile. E vibrava molto intensamente. Ovunque guardassi nella stanza - le mie gambe, l'armadio, la finestra - tutto iniziò a vibrare tra milioni di molecole. Tutto vibrava a questa incredibile velocità. E davanti a me c'era una forma, una forma che, nel modo più vicino ad una possibile descrizione, sembrava una vagina.
L'ho guardata e, concentrandomi su di essa, l’ho vista trasformarsi in un bocciolo di un fiore di loto. E mentre guardavo tutto questo in preda allo stupore più assoluto- vedevo che c'erano colori, odori e suoni incredibilmente belli nella stanza – che scaturivano dal più bel fiore di loto che avessi mai visto.
E dietro tutto ciò c'era un'alba, la luce più luminosa che potresti mai immaginare di poter vedere senza ferirti gli occhi. E mentre il fiore si apriva, la sua assoluta pienezza era qui in questa vita e in questo momento. In quell’istante la luce era piena e avvolgente, come se il sole fosse stato tutto lì in quel momento, e il fiore era completamente aperto. Le vibrazioni si fermarono e il milione di molecole, inclusa me – che facevano parte del mondo intero- caddero in un blocco unico. Era come se un milione di pezzi cadessero in uno solo, e io ne facevo parte. E alla fine ho pensato, “ Va tutto bene, sto bene, perché sono parte di tutto questo.”
“So che è una descrizione pazzesca per chiunque non abbia provato tutto questo ma è il modo migliore per potertelo descrivere. Era così incredibilmente bello che se per descriverlo usassi come paragone la sensazione di un migliaio di orgasmi tutti in una volta non renderebbe l’idea. Non ci sono parole per questo, davvero. Abbiamo un linguaggio troppo inadeguato.”
“E poi la mattina dopo, mentre uscivo, era di nuovo tutto incredibile: mi sentivo innamorata di ogni foglia, ogni albero, ogni uccello, persino dei sassolini. So per certo di non aver camminato sopra ai sassolini ma un po’ più in alto. E continuavo a dir loro: “Non posso calpestarvi perché non posso farvi del male”. Erano vivi come me, che facevo parte di questo intero Universo Vivo. Mi ci sono voluti mesi per essere in grado di descrivere tutto ciò con parole che potessero avvicinarsi alla mia esperienza.”
"Poi qualcuno mi ha detto che questa era un'esperienza di coscienza cosmica. Ho avuto molte esperienze come questa da allora, sempre spontaneamente e quando meno me lo aspetto. Ma prima ho l'esperienza, l'esperienza mistica, e poi devo rifletterci, interpretare cosa diavolo significa, perché non leggo su cose come questa e non ho il tempo di studiarle. In un certo senso, sono già fortunata ad avere l’esperienza e poi a riuscire ad elaborarla con la mia testa.”
Ho capito che "Shanti Nilaya significa 'Casa della Pace', ed è il luogo in cui tutti noi andremo un giorno, dopo che avremo attraversato tutto l'inferno e tutte le sofferenze che la vita ci ha messo davanti e dopo che siamo stati in grado di accettarle.
Questa è la ricompensa per tutto il dolore e la sofferenza che le persone devono attraversare. "
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A seguire una traduzione di Davide Rozzoni, Outreach Trainer di The Monroe Institute:
Alla pag. 292 del libro “The Journey of Robert Monroe” from Out-of-Body Explorer to Consciousness Pioneer” di Ronald Russell leggiamo:

“La Dott.ssa Elizabeth Kübler Ross, che grazie ai suoi libri best-seller, le conferenze e i seminari che cambiano la vita aveva guadagnato una reputazione a livello mondiale, partecipò al corso Lifeline (NdT di The Monroe Institute) nel Novembre 1991 portando con sé tavolette di cioccolato svizzero, biscotti fatti in casa e fette di formaggio svizzero. Rispose entusiasticamente (Ndt all’esperienza) in quanto durante l’ultimo giorno del corso ebbe un contatto con una donna e un bimbo che erano stati uccisi dai Khmer rossi in Cambogia. Lei riferì di essere riuscita ad accompagnarli nel Parco in Focus 27.”
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Pubblicato in data 14 Luglio 2019 
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Pagina Wikipedia dedicata alla Dottoressa Kübler-Ross:
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Siti Internet di riferimento:
In inglese www.monroeinstitute.org
In italiano www.hemisync.it

Canale YouTube
https://www.youtube.com/channel/UCN0Ss2NMqTG4roBasdATDVQ
Pagina Facebook: "Hemi-Sync Italia"
https://www.facebook.com/Hemi-Sync-Italia-446046439202172/
Gruppo Facebook: "Hemi-Sync Italia"
https://www.facebook.com/groups/235019830635231/
Instagram: hemisyncitalia

venerdì 24 agosto 2018

Sulla beatitudine (Parte II)

Wikipedia riporta questa definizione di Beatitudine:
"Per beatitudine si intende, in ambito religioso o spirituale, uno stato di profondo benessere psicofisico e/o spirituale, dovuto all'estasi della vicinanza o dell'identificazione con un'entità trascendente (ad es. Dio). La beatitudine è comunemente considerata la diretta conseguenza di esperienze di tipo mistico, ed è un elemento presente in tutte le fedi."

L'Enciplopedia Treccani contiene una definizione molto dettagliata che comincia come segue:
beatitudine Stato di soddisfazione piena e perfetta, cioè costante e a cui non manchi nulla.
Post sulla BEATITUDINE ed esperienze ad essa collegate

Sulla beatitudine (Parte I)

http://lampidiluce.blogspot.com/2011/02/ayp-advanced-yoga-practices-la-tecnica.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2016/11/mantra-e-beatitudine.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2012/04/lilluminazione-di-eckart-tolle.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2018/05/sete-e-fame-di-assoluto.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2016/02/sulla-meditazione.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2014/09/elevare-il-livello-delle-vibrazioni.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2014/03/gesu-e-nicodemo.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2013/12/livelli-di-luce.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2013/11/il-mantra-sri-ram-jai-ram-jai-jai-ram-om.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2012/04/lilluminazione-di-osho.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2013/06/sulla-traduzione-in-italiano-delle.html

http://lampidiluce.blogspot.com/2013/04/racconti-di-un-pellegrino-russo.htm

Prossimamente la parte III

venerdì 13 luglio 2018

"Una vita apparentemente perfetta" di Michelle Hunzicker

L'essere umano ha bisogno di certezze, di sentirsi amato e accettato.
Le sette offrono tutto questo. Ma in cambio chiedono la tua libertà.
A seguire la descrizione del libro riportata nei principali siti di vendita libri online:

"Tutti conoscono Michelle Hunziker per il senso dell'umorismo, l'autoironia, i lunghi capelli biondi e il sorriso sfolgorante. Eppure c'è stato un tempo in cui quel sorriso era la più luminosa delle maschere, indossato per nascondere le fragilità di una ragazza di poco più di vent'anni. Proprio nel momento più buio della sua esistenza avviene l'incontro destinato a cambiarla. Lei è una donna accogliente, materna, empatica, capace di intercettare negli altri le debolezze e le crepe di cui forse nemmeno sono consapevoli: proprio per questo, una formidabile manipolatrice. La mela rossa con la quale seduce Michelle ha il sapore dolce della comprensione profonda, dell'ascolto privo di giudizio. Dopo di che, la puniva abbandonandola, impedendole ogni tipo di contatto con lei e con gli altri membri della setta, "perché prima di tornare tra noi devi purificarti". Con la speranza che condividere la sua esperienza possa aiutare chi ne sta vivendo una simile, Michelle racconta i quattro anni trascorsi in una setta: i ricatti, le privazioni, il controllo costante, la progressiva perdita dell'indipendenza, la paura di rimanervi invischiata per sempre e il terrore alla sola idea di venirne fuori. Fino a quando ha trovato la forza di uscirne. Grazie all'amore."
Link a post precedenti sull'argomento delle:

Il controllo mentale
Come agiscono le sette per tenersi gli adepti
Michelle Hunzicker: Io prigioniera di una setta
                                           I dissidenti

mercoledì 16 agosto 2017

Una storia di fede

Una testimonianza diversa da quelle che normalmente leggete in questo blog e per tale ragione  merita di essere condivisa. L’invito è il medesimo di sempre: che ognuno decida personalmente cosa farne di questo scritto. A seguire una traduzione dall’originale in inglese:

Uno dei più nobili esempi di fede cristiana nei nostri tempi è esemplificata nella vita del ministro di culto Harlan Popov. Harlan era uno di quei ministri di culto cristiani poco conosciuti, al di là della cortina di ferro. In breve tempo divenne pastore di una delle più numerose congregazioni protestanti in Bulgaria e, successivamente, uno dei principali "evangelisti" del suo paese. Nella mattina del 24 Luglio 1948, suonarono alla sua porta e tre uomini erano venuti a prenderlo per portarlo alla stazione di polizia per alcune domande. Il risultato fu che trascorse 13 anni nelle prigioni comuniste e soffrì molte torture. Harlan arrivò a quel raro punto nella vita di un uomo che separa gli uomini ordinari da quelli di Dio. Nella sua dedicazione spirituale, aveva pregato tutta una notte dicendo "Dio, tutta la mia vita è tua. Sono pronto a donarti tutto quello che ho". Avrebbe imparato presto e si sarebbe reso conto di una lezione rara ossia che "servirLo è meraviglioso, ma che soffrire per Lui è un privilegio ancora maggiore". All'inizio i comunisti tolleravano i ministri di culto, ma mentre essi aumentavano il loro controllo sulla nazione, i ministri di culto furono presto dichiarati tutti "spie" e "strumenti dell'imperialismo". I comunisti erano determinati a distruggere la Cristianità e a mettere dei burattini come dirigenti e ministri di culto. I ministri di culto fedeli furono trascinati in prigione. Quando Harlan Popov fu portato alla stazione di polizia, rimase in piedi vicino ad un muro per dieci giorni, senza muoversi, senza cibo o acqua. Non gli era permesso di parlare o muoversi. Il decimo giorno disse:" Non era ancora arrivato il collasso. Persi la cognizione del tempo. Ogni giorno era indistinto dal successivo. Le mie gambe si gonfiarono. Le labbra si ruppero e sanguinavano. Avevo la barba lunga e non mi era permesso di lavarmi o radermi dal giorno dell'arresto. I miei occhi erano palle di fuoco. Tuttavia, in qualche modo, stavo in piedi. Dopo la mezzanotte del 10° giorno, ho sentito l'uomo che mi aveva interrogato che russava e sonnecchiava. Ho mosso il mio collo indolenzito a destra e sinistra. A circa 2 metri a sinistra c'era una finestra. Poichè fuori era buio, potevo vedere il riflesso nella finestra. Sono indietreggiato con orrore. Era il riflesso di un mostro. Vidi una figura orribilmente emaciata, con le gambe gonfie, gli occhi come buchi vuoti nel viso, una barba lunga macchiata dal sangue asciutto che era uscito dalle mie labbra. Era una immagine  grottesca ed orribile.. E quella figura grottesca, sanguinante ed orribile ero IO! Io ero quel "mostro". La mia mente intorpidita assorbì quella realtà e cominciai a piangere. Improvvisamente mi sentii annientato e così solo. Mi sentii come si doveva essere sentito Cristo quando disse "Mio Dio, mio Dio, perchè mi hai abbandonato?" Non riuscivo a piangere con lacrime, ma il mio corpo pianse senza lacrime.. Quindi in quel momento di totale disperazione, udii una voce, tanto chiara e distinta come qualsiasi voce che ho udito nella mia vita, la quale disse "NON TI ABBANDONERO' MAI...." Era così udibile che gettai uno sguardo all'uomo che mi aveva interrogato, poichè ero certo che aveva udito anche lui quella voce, ma egli continuava a dormire. La presenza di Dio riempì la cella di punizione, mi avvolse di calore divino e infuse forza nell'ossatura del mio corpo. Ebbe su di me un effetto fisico definito e sorprendente. L'uomo che dormiva si svegliò e si avvicinò a me e potè percepire che qualcosa era accaduto. Non sapeva cosa, ma era così consapevole della differenza che corse fuori dalla stanza e tornò con un altro ufficiale. Non potevano comprendere. Udii dietro di me, le voci dei due uomini che bisbigliavano nel tentativo di scoprire cosa fosse successo. Sembrava che io fossi così vivo e fresco, vivificato da nuove forze. Non mi ero mai sentito così vicino a Dio come in quel momento. Si avvicinò così tanto a me che il mio cuore desiderava vederLo. Avevo sentito la presenza di Dio così vicina ed era meraviglioso, superiore a qualsiasi sentimento io abbia mai provato. Era stata una anticipazione di cosa significasse essere con Dio nell'eternità e non volevo tornare indietro.  (Tortured for His Faith, Harlan Popov, pages 31-32).

Con due fette di pane e due cucchiai di zuppa al giorno, fu messo in una cella oscura e bagnata. Trascorse là un anno senza vedere un ciuffo d'erba o una cosa vivente. Notte dopo notte udì le urla ed i pianti delle persone che erano torturate. In una occasione trascorse nove mesi in una fossa non areata, in un'altra occasione rimase dieci giorni senza cibo o acqua a temperatura sotto zero. Trascorse 13 anni in classi di indottrinamento comunista, ma non si "diplomò" mai. Vide uomini che avevano voltato le spalle a Dio (che l'avevano rifiutato) e spiegò che non c'è limite alla depravazione ed alla profondità alla quale essi possano affondare. Imparò che o la prigione distrugge un uomo dall'interno o gli dona una profonda forza spirituale. Egli uscì dalle prigioni comuniste con la testimonianza che "se c'è una sola certezza in questo mondo incerto, quella è la Parola di Dio".
Harlan disse che la prima reazione di un uomo alla sofferenza è che essa è troppo dura da sopportare. Ma egli imparò presto che la sofferenza ha un gran valore per l'uomo e, spesso, è più preziosa dell'oro. La sua resistenza divenne la sua forza. Per 13 anni li sentì dire:"...sappiamo che sei una brava persona, ma devi conformarti a noi ed alla nuova società che stiamo edificando". Disse che udiva continuamente le parole "conformarti a noi", ma lui non si conformò mai. Egli descrisse una esperienza singolare che ebbe in una delle camere di tortura. Quando sembrava che tutte le speranze fossero ormai perdute, egli ottenne una testimonianza che aveva più valore della vita stessa.

"Un giorno fui portato in n piccolo ufficio dove mi stava aspettando Comrade Aneff, uno dei membri più crudeli delle DS. Accanto a me c'era un uomo che non avevo mai visto. Era scuro di carnagione, magro, con occhi estremamente  fieri e dall'apparenza sembrava un ubriacone. Quasi immediatamente mi saltò addosso e comincio a picchiarmi in tutto il corpo. Caddi sotto la pioggia di colpi, mentre giacevo a terra egli mi colpì con tutta la sua forza ed urlò terribili oscenità. Gridò" Popov, ti conosciamo! Hai provato ad organizzare un complotto con altri pastori. Ti insegneremo chi è il più forte!" Ordinò che fossi portato nella cella più umida della prigione. mentre mi conducevano fuori egli gridò" Marcirai là! Non vedrai più la luce del giorno! Sei morto Harlan Popov!" Due guardie mi condussero nel seminterrato della prigione. C'era una porta metallica arrugginita a causa dell'umidità. Mentre venivo spinto attraverso essa, vidi una scala che scendeva. Scesi alcuni gradini nella buia umidita. L'unica luce era quella delle pile delle guardie. Mi sembrò che stessi scendendo nelle fosse stesse dell'inferno. Alla fine dei gradini attesi che le guardie scendessero. C'era un freddo disumano e un buio non terreno, più buio del buio che io avessi mai visto. Le guardie mi presero per un braccio e mi condussero alla porta di una cella. La aprirono, mi spinsero dentro e la chiusero. Udii i loro passi che si allontanavano e risalivano le scale che li avrebbero riportati nel mondo. C'era una quiete mortale ed un buio completo. Non riuscivo nemmeno a vedere la mia mano se la mettevo davanti agli occhi. Mi sentivo come se fossi cieco. Trovai una tazza di latta che mi sarebbe servita per bere e bussai al muro, ma non ottenni alcuna risposta. Ero tutto solo nelle viscere scure della terra. Le parole del comunista arrabbiato mi tornarono in mente:" Non vedrai mai più la luce del giorno........marcirai laggiù!" Mi rassegnai ad essere dimenticato a marcire giù in questo luogo. Non ci sarebbe voluto molto prima che un uomo marcisse qui. I muri erano bagnati di umidità gocciolante. Quaggiù, in questa cella incredibilmente buia e dimenticata, mi inginocchiai e pregai:" Dio, so che non c'è cella abbastanza profonda, ne sbarre abbastanza forti da separarmi da Te. Dio, sii con me. Dammi forza". Il pavimento della cella era così bagnato che non potevo distendermi per terra. Mi misi in un angolo e mi raggomitolai per avere un po' di calore e riuscire a dormire. Non so quando mi svegliai. Nel buio assoluto, si perde la cognizione del tempo. E' come essere sospesi in un altro mondo. Provai a misurare il tempo nella mia mente, ma iniziò a giocarmi degli scherzi. Senza i consueti punti di riferimento, le stelle, la luce del giorno, le ombre, un uomo perde ogni possibilità di misurare il tempo. Persino i ciechi hanno degli orologi braille o altri strumenti. Imprigionato nel vuoto assoluto dello spazio buio, non avevo nulla. Per la prima volta in un anno, cominciai a temere per la mia sanità mentale. Ero stato qui per un giorno? O per 20 giorni? Per un'ora o una settimana? Solo occasionalmente udivo una voce, si apriva una grata metallica e veniva spinto dentro un piatto metallico contenente un po' di acqua, tre o quattro carote o una patata marcia con i vermi all'interno di essa. Mi rassegnai a trascorrere il resto della mia vita qui. Mentalmente l'avevo accettato. Un giorno, mentre stavo pregando, la disperazione della mia situazione mi colpì pienamente. Morto di fame, picchiato e dimenticato qui. Senza alcuna speranza di uscire. Un alto ufficiale mi aveva detto che sarei "marcito" qui. Cominciai a piangere. Ero qui da settimane. Gridavo "Oh Dio". Poi accadde qualcosa che non era mai accaduta prima, ne' accadde dopo. Un piccolo calore iniziò a risplendere ed una sensazione riscaldante riempì la cella ed avvolse la mia persona fortemente indebolita. Sentii delle forti braccia intorno a me, e mi cullavano nelle braccia di Cristo stesso. La stessa voce che avevo udito mentre stavo in piedi per due settimane, parlò nuovamente. Non posso descriverla. Pieno di amore e compassione, Cristo mi parlò dicendo:" Figlio mio, non ti ho mai abbandonato. Le mie braccia sono attorno a te e tramite di esse ti conforterò e ti darò forza". Mi scesero lacrime dalle guance mentre ero tenuto tra le braccia di Cristo. So che qualche lettore può pensare che questo sia estremo, ma quando ero sul punto di impazzire di disperazione, Cristo mi fece sapere che non mi aveva dimenticato mentre ero rannicchiato nell'oscurità di una cella, nelle viscere della terra. Fu un meraviglioso abbraccio amorevole ed un momento che rese degne di essere vissute tutte le sofferenze. Come Lo amavo! Se tutti gli uomini nel mondo potessero conoscere la bellezza e l’amore del Cristo! 
(Tortured for His Faith, Harlan Popov, pages 59-62).

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questo link si può leggere una traduzione in italiano dell'intero libro.

martedì 1 agosto 2017

Il risveglio di Byron Katie

Il risveglio di Byron Katie, come narrato nell'Introduzione del libro “Amare ciò che è” di Byron Katie e Stephen Mitchell.
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Il Lavoro è nato un mattino del febbraio 1986, quando Byron Kathleen Reid, una donna di quarantatrè anni che viveva in una piccola cittadina del deserto della California meridionale si svegliò stesa sul pavimento di una stanza di una casa di riabilitazione.
All'interno di una vita normalissima (due matrimoni, tre figli e una carriera di successo), Katie era precipitata in una spirale di rabbia, paranoia e disperazione che durava da dieci anni. Per due anni la depressione le aveva praticamente impedito di uscire di casa; rimaneva a letto per intere settimane e svolgeva il suo lavoro telefonando dalla stanza da letto, senza riuscire nemmeno a farsi una doccia o a lavarsi i denti. I figli passavano in punta di piedi davanti alla sua porta, per evitare i suoi scoppi di rabbia. Alla fine si ricoverò in una casa di riabilitazione per donne con disturbi alimentari: l'unica forma di ricovero che la sua assicurazione era disposta a pagare. Le altre pazienti avevano così paura di lei che le venne assegnata una stanza da sola in una soffitta. Una mattina, circa una settimana dopo il ricovero, mentre era stesa sul pavimento (non si sentiva degna neppure di occupare un letto), Katie si svegliò senza nessuna idea di chi o cosa fosse. “Non c'era nessun me”, dice.

Tutta la mia rabbia, tutti i pensieri che mi avevano tormentato, tutto il mio mondo, il mondo intero era svanito. Nello stesso tempo una risata incontenibile sgorgò dentro di me e si diffuse all'esterno. Tutto era diventato irriconoscibile. Era come se si fosse svegliato qualcun altro. Esso aveva aperto gli occhi e guardava attraverso gli occhi di Katie. Esso era esultante, era ebbro di gioia! Per esso non c'era niente di separato, niente di inaccettabile. Tutto era il suo stesso sé.

Quando Katie ritornò a casa , la sua famiglia e i suoi amici si accorsero che era una persona diversa. Racconta sua figlia Roxann, che a quel tempo aveva sedici anni: “Capimmo che la tempesta era passata. Mia mamma aveva sempre urlato contro di me e i miei fratelli, e ci criticava continuamente. Avevo paura di rimanere sola con lei nella stanza. Ora sembrava perfettamente in pace. Rimaneva immobile per ore seduta davanti alla finestra o nel deserto. Era felice e innocente come un bambino, e piena di amore. Persone in difficoltà iniziarono a bussare alla nostra porta, chiedendo aiuto. Lei le invitava a sedere accanto a sé e faceva delle domande, soprattutto “E' vero?” (…)

Quando la gente capì che la vecchia Katie non sarebbe tornata mai più, tutti cominciavano a chiedersi che cosa le fosse accaduto. (…) Katie non era di molto aiuto e occorse molto tempo prima che fosse in grado di descrivere la sua esperienza in termini comprensibili. Iniziò a parlare di una libertà che si era risvegliata dentro di lei. Diceva che attraverso una indagine interiore, aveva capito che tutti i suoi vecchi pensieri non erano veri.
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Link al download di alcuni estratti di "Amare ciò che è"
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Il Lavoro di Byron Katie è una vera benedizione per il nostro pianeta. La radice di ogni sofferenza sta nell'identificazione con i nostri pensieri, le “storie” che scorrono di continuo nella mente. Il Lavoro funziona come una spada affilata a rasoio, che taglia attraverso le illusioni e ti permette di conoscere l'essenza eterna del tuo essere. Esso emana gioia, pace e amore che sono il tuo stato naturale.
- Eckart Tolle, autore di “Il potere di adesso”. 

giovedì 25 maggio 2017

Lisa e Giovanni

La storia di Lisa e Giovanni sarebbe una storia come tante altre se non ci fosse un elemento straordinario a caratterizzarla.
Si sono conosciuti trent'anni fa. Lisa aveva 26 anni ed era uscita da un matrimonio precedente disastroso mentre Giovanni era un intellettuale single di 56 anni. E' stato amore a prima vista e non si sono lasciati più.
Adesso Lisa ha 56 anni e Giovanni 86. Si amano teneramente come tanti anni fa. A tavolo si tengono per mano e si guardano e parlano con dolcezza. Lisa parla del marito come dell'uomo più straordinario che abbia mai conosciuto. Anche se oggi quell'uomo è molto anziano, ha il passo incerto e utilizza un apparecchio acustico perchè non ci sente bene.
Il loro amore è una fonte di ispirazione per chi gli sta accanto.

martedì 15 dicembre 2015

Amore incondizionato

Era sera all'Ospedale. Le infermiere avevano già cambiato il turno e sin dalla mattina avevano notato un soldato, seduto costantemente accanto ad un uomo anziano moribondo, che gli teneva la mano. 
Poco prima di mezzanotte, il soldato visibilmente affaticato, si assentò per recarsi ai servizi. Mentre si riavvicinava al letto del vecchio, fu avvicinato da un medico che gli disse: "Mi dispiace dirle che suo padre è morto mentre lei era ai servizi." Il soldato rispose gentilmente:" Non conoscevo quell'uomo, questa mattina sono venuto qui per fare una visita medica. Dopo averla terminata, mi stavo dirigendo verso l'uscita passando dal reparto di medicina, quando ho notato quel vecchio che stava delirando e chiamava suo figlio. Era in condizioni troppo gravi per rendersi conto che non ero suo figlio, così ho deciso di ascoltarlo tenendogli la mano, mentre lui pensava di parlare con suo figlio". Quindi il soldato salutò il medico, accarezzò la mano del vecchio e se ne andò.
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Vangelo di Matteo capitolo 25
 34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.