domenica 29 maggio 2022
venerdì 30 luglio 2021
Sulla possessione diabolica
Questi libri parlano di argomenti scomodi, soggetti che le masse preferiscono ignorare. Sono cose che turbano le coscienze, che fanno paura. Grazie al cielo solo una minima parte di persone è oggetto di possessione da parte di spiriti malvagi. Tanti anni fa chi scrive partecipò a un esorcismo. QUI potete leggere una breve descrizione dell'accaduto. Fu una esperienza toccante e veramente sconvolgente. Dopo quell'esperienza la vita di tutti i partecipanti non fu più la stessa.
Di Malachi Martin "Il Diavolo nel corpo". Purtroppo si trova su internet, solo usato, a un prezzo compreso tra i 30 e 40 euro. Si tratta di un librone con più di 450 pagine.
A seguire potete leggere alcune recensioni dell'opera presenti sul sito amazon.it
"Nella raffica di libri sulla possessione e l'esorcismo, questo è senza dubbio il più autorevole e convincente". - The Washington Post Book Review
"Hostage to the Devil (NdT: in italiano "Il Diavolo nel Corpo") è il primo e unico libro di testo sul tema della possessione e dell'esorcismo nei tempi moderni. È l'unica opera che descrive le fasi dell'esorcismo ed è ovviamente basata su un'enorme quantità di esperienza personale. ... un'opera brillante". -- M. Scott Peck, M. D., autore di "Glimpses of the Devil".
"Martin è soprattutto serio. Non parla di follia, di illusioni o dell'irrazionale, ma del reale al di là di ogni ragione.... Egli presenta l'esorcismo come ... uno scontro titanico di volontà che minaccia le vite, la sanità mentale, persino le anime di tutti i partecipanti". -- Newsweek
"Glimpses of the Devil" è senza dubbio uno dei libri più potenti, scritti scrupolosamente e importanti di Scott Peck in molti anni. Allo stesso tempo profondamente sensibile e intensamente agghiacciante, getta uno sguardo lucido su una delle aree più misteriose e incomprese dell'esperienza umana."
giovedì 15 luglio 2021
Sull'amore del Maestro (Seconda Parte)
martedì 8 dicembre 2020
Una visita in Focus 29
Recentemente due persone mi hanno raccontato di avere esplorato Focus 29. Poiché la loro esperienza è particolarmente interessante viene condivisa qui.
Link per il download del file PDF: clicca QUI
Se non riuscite a scaricare il PDF da smartphone, provate da PC.
Una mappa dei Focus (ovvero stati di coscienza) esplorabili tramite Hemi-Sync è scaricabile QUI
sabato 7 marzo 2020
"Ritorno all'Anima" un corso di Marino di Tanno a Roma
Ammiro e stimo Marino perchè vive coerentemente con ciò che crede e sperimenta quotidianamente.
E' una anima pura che è davvero consapevole di vivere qui e ora in un mondo fantastico popolato anche da fate, gnomi, guide, maestri ed esseri del mondo invisibile.
Adesso ha deciso di condividere qualcosa del proprio vissuto. Lo farà a Roma in un corso della durata di un giorno.
A QUESTO LINK troverete tutte le informazioni relative e un breve video introduttivo.
Alcuni degli Argomenti che verranno trattati al corso:
la Presenza - la Guida dentro di sé - il Bambino/a interiore - Amarsi - la Celebrazione del corpo - il Centro della Vita - il Respiro - Pulizia del 3° occhio - il Perdono tra le anime - il Risveglio dei 12 chakra - la Natura - il dono del Deeksha - Bagliori del NUOVO MONDO…
Marino spiega anche:
"In questo corso si farà esperienza diretta di sé stessi, attraverso tecniche dinamiche, guidate e di gruppo, che porteranno a uno stato di meditazione profonda e di sblocco dell'energia nel presente, affinché ognuno acceda alla presenza dell'anima nel corpo fisico."
ROMA 16 Maggio 2020
Luogo: CENTRO DEL LOTO via Luigi Chiarelli 33
Orario: 9:00 - 21:00
Costo: 55 euro
Numero massimo Partecipanti: 25
Per qualsiasi informazione e prenotazione dell'evento a Roma scrivete a:
info@marinoditanno.it oppure usate il form in Contatti del sito web: www.marinoditanno.it
venerdì 27 settembre 2019
Manifestazioni di Potere: compiere grandi miracoli nel nome del Maestro
“12 In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.
domenica 14 luglio 2019
Articolo che descrive alcune esperienze della psichiatra Dott.ssa Elisabeth Kübler-Ross
Quello che segue è l’estratto di un articolo del numero di Cosmopolitan Magazine del febbraio 1980:
... immediatamente dopo essermi informata sull'argomento, ho cercato di mettermi subito in contatto con Robert A. Monroe, un uomo d'affari della Virginia, poiché sapevo che anche lui aveva avuto centinaia di esperienze del genere, alcune delle quali descritte in un libro sbalorditivo chiamato Journeys Out of the Body (Ntd.Viaggi Fuori dal Corpo). Monroe ha un laboratorio in Virginia dove svolge un’attività di ricerca sulle esperienze extracorporee che offre anche dei corsi per insegnare a gruppi di persone come conseguire queste esperienze, oltre ad offrire la possibilità di sperimentarle a comando.
Elisabeth era fermamente intenzionata a sperimentare questo stato di coscienza in modo da poter capire meglio le problematiche dei suoi pazienti. Fu così che andò a visitare Monroe riuscendo a padroneggiare le sue tecniche senza nessuna difficoltà.
La sua descrizione sullo svolgimento e l’esito raggiunto attraverso questa esperienza cominciò con un flusso continuo di parole e informazioni che lei descrisse costantemente come inadeguate per una descrizione realistica delle esperienze da lei sperimentate. Rimasi incantato da come cercava di farmi comprendere questa straordinaria esperienza che lei stessa sembra aver sperimentato come una combinazione di fatti reali uniti ad una costante sensazione di stupore e meraviglia. Mi ha toccato spesso il braccio mentre parlava, come per assicurarsi che fossi ancora "con lei" nel suo viaggio:
"Quando decido di fare qualcosa, lo faccio con tutto il cuore, e una delle mie grandi qualità è che non ho paura di nulla - o quasi nulla. Ma Bob Monroe non lo sapeva; così quando ho fatto il mio primo esperimento sono andata troppo veloce e lui ha interferito quando ero già al culmine. Mi ha richiamata e sono tornata di colpo nel mio corpo tutta 'sottosopra’. Ero infuriata come non mai. Era la prima volta che riuscivo ad uscire dal corpo a comando, ed ero talmente meravigliata che funzionasse davvero. Ero eccitata come una bambina, ma proprio mentre stavo arrivando al culmine, boom. Quindi, ho pensato "Appena lo prendo mi sente. Sto andando così lontano che tanto non riesce a prendermi adesso“. Questo è come lo diremmo nella nostra lingua, ma in termini di esperienza fuori dal corpo non puo’ rendere l’idea.
Nel momento in cui abbiamo iniziato di nuovo la sessione, mi sono detta: "Sto andando così veloce come nessuno mai prima di me, e sto andando più lontano di quanto chiunque altro sia mai andato."
E nell’istante esatto in cui l'ho detto, sono partita più veloce della luce. Mi sentivo come se avessi percorso milioni di miglia, sempre a parole. Ma stavo andando in direzione orizzontale anziché verso l’alto . Devi considerare che in un'esperienza fuori dal corpo non c'è spazio e non c'è tempo. Sei, però, talmente condizionato dal tuo pensiero che pensi di dover salire su, altrimenti potresti andare addosso ad un muro o cose del genere. Nel momento in cui ho realizzato che stavo procedendo alla velocità della luce in orizzontale, ho cambiato improvvisamente traiettoria e ho svoltato di colpo con una virata ad angolo retto attorno una grande collina e ho iniziato a salire. Da quel momento in poi, stavo già sperimentando. È incredibile arrivare in un posto dove non c'è tempo e spazio. E’ stato un viaggio importante e ho goduto pienamente di istanti meravigliosi. Ero nel Tutto, nell’assoluto, nel silenzio più totale, ed ero entusiasta di essere lì e di poterlo sperimentare. Sono stata in luoghi talmente lontani che, quando sono arrivata a casa, mi è successo qualcosa di incredibile: mi sentivo radiosa ed illuminata come se fossi io stessa una fonte di luce e ti assicuro che è la migliore descrizione che posso darti. Mi sentivo una fonte di luce che poteva illuminare l'angolo più oscuro del mondo - non posso descriverlo in nessun altro modo.
"Quando uscii dal laboratorio, tutti mi fissarono e mi chiesero cosa fosse successo, ma non ricordavo nulla- non riuscivo a ricordare o dire dove fossi o fossi stata. Tutto quello che sapevo era che mi era accaduto qualcosa di assolutamente incredibile che era altrettanto indescrivibile. Tutto ciò che riuscivo a ricordare era la parola Shanti Nilaya, e nessuno lì sapeva cosa significasse. Hanno provato di tutto per cercare di farmi ricordare, ma non ci sono riusciti. Ho capito soltanto ora perché non volevo ancora condividerlo. Era troppo sacro per poter essere condiviso con un gruppo di estranei.
"Quella notte sarei dovuta andare da sola nella sistemazione che avevo trovato per dormire, una pensione molto isolata, ed ero in una specie di situazione di conflitto perchè sentivo, in qualche modo, che se fossi andata a dormire lì, sarebbe accaduto qualcosa di orrendo. Pensai di prendere una stanza in un motel e di chiedere di poter rimanere in compagnia di altri esseri umani, ma nello stesso momento in cui stavo pensando alle mie alternative, sapevo che ero già andata troppo lontano e che, giunta a questo punto, non potevo più tirarmi indietro. Dovevo finire ciò che avevo iniziato, e questo è tutto ciò di cui ero certa in quell’istante. Così entrai in quella casa mentre percepivo già l'imminenza di qualcosa di orrendo, non di orribile, ma di orrendo, sentivo che sarebbe successo qualcosa di orrendo. Non riuscivo a dormire, e non potevo rimanere sveglia. Cercavo di dormire per evitarlo, ma allo stesso tempo sapevo che non potevo evitarlo.
"E poi ho avuto una delle esperienze più incredibili della mia vita.
Detto in una frase: sono passata attraverso ogni singolo istante della morte di ognuno dei miei mille pazienti. E intendo, con questo, il dolore fisico, la dispnea [respiro affannoso], la sofferenza, l'urlo disperato della richiesta d’aiuto. Il dolore che provavo era al di là di ogni possibile descrizione. Non c'era tempo per pensare e non c'era tempo per nulla, tranne quelle due volte in cui ho preso un respiro, come succede durante i dolori del travaglio. Riuscii a riprendere fiato per una frazione di secondo, e supplicai Dio, di poter avere una spalla, la spalla di un altro essere umano, una spalla che avevo visualizzato e sulla quale avrei potuto appoggiare la testa. E una voce tonante mi disse in risposta: "Non ti sarà concesso". Parole testuali. Subito dopo sono ripiombata nella mia agonia, nel dolore e nella dispnea, stavolta raddoppiate, nel mio letto. Ma ero sveglia. Voglio dire, non era un sogno. Stavo rivivendo ogni singola sofferenza di ognuno dei miei pazienti in punto di morte - in ogni aspetto, e non solo fisico.
"Poi, dopo circa un'eternità, ho pregato per una mano da poter stringere o tenere. Nella mia fantasia una mano si sarebbe alzata sul lato destro del letto e io avrei potuto tenerla. E poi di nuovo questa voce: "Non ti sarà concesso". Poi sai, c'è stato tutto un penoso viaggio fatto di autocommiserazione ripensando a quello che avevo attraversato: "Ho tenuto così tante mani, eppure non mi è stato concesso di avere nemmeno una mano che tenesse la mia in quest’ora di agonia- in tutta questa faccenda. [Ride.] Non ho avuto nemmeno il tempo di pensare mentre facevo parte integrante di questa continua sofferenza, ma poi, per un momento, ho pensato di chiedere la punta di un polpastrello, un polpastrello su cui non potevo aggrapparmi, ma almeno avrei saputo che c’era la presenza di un altro essere umano. Ma come avrei fatto di solito, mi dissi: "Dannazione, no. Se non riesco ad avere una mano, non voglio neanche la punta del dito. "Quella fu la mia ultima sfuriata di rabbia e indignazione nei confronti di Dio o di chiunque fosse: non volevo un polpastrello se non potevo avere una mano . Era qualcosa di simile alla rabbia o alla sfida, ma anche una conseguenza data dalla consapevolezza che, alla fine, l'agonia devi subirtela da solo: nessuno può farlo per te.”
"Nel momento in cui mi sono resa conto di questo, ho detto, come se mi prendessi un impegno, di nuovo non a parole bensì con l’intento: “Okay. Avanti, dammelo! Qualunque cosa sia quello che devo prendere, sono pronta ad accettarlo.” Pensavo che a quel punto, l'agonia e il dolore che avevo provato- e questo andò avanti per ore - erano così grandi che 10.000 morti in più non avrebbero fatto nessuna differenza, dal momento che tutto il dolore che potevo sopportare era già lì comunque in quell’istante. Ma in quel secondo durante il quale ho detto sì, lo intendevo veramente e dal profondo del mio cuore perchè in quel momento sentivo di avere la certezza di poter effettivamente sopportare e accettare qualunque cosa sarebbe arrivata e, all’improvviso tutto quel senso di soffocamento, quel flusso emorragico di dolore e di sofferenza scomparvero in un istante, e tutto finì in un’esperienza di rinascita la più incredibile.”
“Era così bello che non ci sono parole per descriverlo. Il mio ventre iniziò a vibrare, e lo guardai con gli occhi aperti, perfettamente cosciente - era pieno, gonfio- e dissi: "Questo non può essere". Voglio dire, anatomicamente, fisiologicamente, non era possibile. E vibrava molto intensamente. Ovunque guardassi nella stanza - le mie gambe, l'armadio, la finestra - tutto iniziò a vibrare tra milioni di molecole. Tutto vibrava a questa incredibile velocità. E davanti a me c'era una forma, una forma che, nel modo più vicino ad una possibile descrizione, sembrava una vagina.
L'ho guardata e, concentrandomi su di essa, l’ho vista trasformarsi in un bocciolo di un fiore di loto. E mentre guardavo tutto questo in preda allo stupore più assoluto- vedevo che c'erano colori, odori e suoni incredibilmente belli nella stanza – che scaturivano dal più bel fiore di loto che avessi mai visto.
E dietro tutto ciò c'era un'alba, la luce più luminosa che potresti mai immaginare di poter vedere senza ferirti gli occhi. E mentre il fiore si apriva, la sua assoluta pienezza era qui in questa vita e in questo momento. In quell’istante la luce era piena e avvolgente, come se il sole fosse stato tutto lì in quel momento, e il fiore era completamente aperto. Le vibrazioni si fermarono e il milione di molecole, inclusa me – che facevano parte del mondo intero- caddero in un blocco unico. Era come se un milione di pezzi cadessero in uno solo, e io ne facevo parte. E alla fine ho pensato, “ Va tutto bene, sto bene, perché sono parte di tutto questo.”
“So che è una descrizione pazzesca per chiunque non abbia provato tutto questo ma è il modo migliore per potertelo descrivere. Era così incredibilmente bello che se per descriverlo usassi come paragone la sensazione di un migliaio di orgasmi tutti in una volta non renderebbe l’idea. Non ci sono parole per questo, davvero. Abbiamo un linguaggio troppo inadeguato.”
“E poi la mattina dopo, mentre uscivo, era di nuovo tutto incredibile: mi sentivo innamorata di ogni foglia, ogni albero, ogni uccello, persino dei sassolini. So per certo di non aver camminato sopra ai sassolini ma un po’ più in alto. E continuavo a dir loro: “Non posso calpestarvi perché non posso farvi del male”. Erano vivi come me, che facevo parte di questo intero Universo Vivo. Mi ci sono voluti mesi per essere in grado di descrivere tutto ciò con parole che potessero avvicinarsi alla mia esperienza.”
"Poi qualcuno mi ha detto che questa era un'esperienza di coscienza cosmica. Ho avuto molte esperienze come questa da allora, sempre spontaneamente e quando meno me lo aspetto. Ma prima ho l'esperienza, l'esperienza mistica, e poi devo rifletterci, interpretare cosa diavolo significa, perché non leggo su cose come questa e non ho il tempo di studiarle. In un certo senso, sono già fortunata ad avere l’esperienza e poi a riuscire ad elaborarla con la mia testa.”
Ho capito che "Shanti Nilaya significa 'Casa della Pace', ed è il luogo in cui tutti noi andremo un giorno, dopo che avremo attraversato tutto l'inferno e tutte le sofferenze che la vita ci ha messo davanti e dopo che siamo stati in grado di accettarle.
Questa è la ricompensa per tutto il dolore e la sofferenza che le persone devono attraversare. "
Alla pag. 292 del libro “The Journey of Robert Monroe” from Out-of-Body Explorer to Consciousness Pioneer” di Ronald Russell leggiamo:
“La Dott.ssa Elizabeth Kübler Ross, che grazie ai suoi libri best-seller, le conferenze e i seminari che cambiano la vita aveva guadagnato una reputazione a livello mondiale, partecipò al corso Lifeline (NdT di The Monroe Institute) nel Novembre 1991 portando con sé tavolette di cioccolato svizzero, biscotti fatti in casa e fette di formaggio svizzero. Rispose entusiasticamente (Ndt all’esperienza) in quanto durante l’ultimo giorno del corso ebbe un contatto con una donna e un bimbo che erano stati uccisi dai Khmer rossi in Cambogia. Lei riferì di essere riuscita ad accompagnarli nel Parco in Focus 27.”
In italiano www.hemisync.it
Canale YouTube
https://www.youtube.com/channel/UCN0Ss2NMqTG4roBasdATDVQ
Pagina Facebook: "Hemi-Sync Italia"
https://www.facebook.com/Hemi-Sync-Italia-446046439202172/
Gruppo Facebook: "Hemi-Sync Italia"
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Instagram: hemisyncitalia
venerdì 24 agosto 2018
Sulla beatitudine (Parte II)
"Per beatitudine si intende, in ambito religioso o spirituale, uno stato di profondo benessere psicofisico e/o spirituale, dovuto all'estasi della vicinanza o dell'identificazione con un'entità trascendente (ad es. Dio). La beatitudine è comunemente considerata la diretta conseguenza di esperienze di tipo mistico, ed è un elemento presente in tutte le fedi."
L'Enciplopedia Treccani contiene una definizione molto dettagliata che comincia come segue:
beatitudine Stato di soddisfazione piena e perfetta, cioè costante e a cui non manchi nulla.
Post sulla BEATITUDINE ed esperienze ad essa collegate
Sulla beatitudine (Parte I)
http://lampidiluce.blogspot.com/2011/02/ayp-advanced-yoga-practices-la-tecnica.html
http://lampidiluce.blogspot.com/2016/11/mantra-e-beatitudine.html
http://lampidiluce.blogspot.com/2012/04/lilluminazione-di-eckart-tolle.html
http://lampidiluce.blogspot.com/2018/05/sete-e-fame-di-assoluto.html
http://lampidiluce.blogspot.com/2016/02/sulla-meditazione.html
http://lampidiluce.blogspot.com/2014/09/elevare-il-livello-delle-vibrazioni.html
http://lampidiluce.blogspot.com/2014/03/gesu-e-nicodemo.html
http://lampidiluce.blogspot.com/2013/12/livelli-di-luce.html
http://lampidiluce.blogspot.com/2013/11/il-mantra-sri-ram-jai-ram-jai-jai-ram-om.html
http://lampidiluce.blogspot.com/2012/04/lilluminazione-di-osho.html
http://lampidiluce.blogspot.com/2013/06/sulla-traduzione-in-italiano-delle.html
http://lampidiluce.blogspot.com/2013/04/racconti-di-un-pellegrino-russo.htm
Prossimamente la parte III
venerdì 13 luglio 2018
"Una vita apparentemente perfetta" di Michelle Hunzicker
Le sette offrono tutto questo. Ma in cambio chiedono la tua libertà.
A seguire la descrizione del libro riportata nei principali siti di vendita libri online:
"Tutti conoscono Michelle Hunziker per il senso dell'umorismo, l'autoironia, i lunghi capelli biondi e il sorriso sfolgorante. Eppure c'è stato un tempo in cui quel sorriso era la più luminosa delle maschere, indossato per nascondere le fragilità di una ragazza di poco più di vent'anni. Proprio nel momento più buio della sua esistenza avviene l'incontro destinato a cambiarla. Lei è una donna accogliente, materna, empatica, capace di intercettare negli altri le debolezze e le crepe di cui forse nemmeno sono consapevoli: proprio per questo, una formidabile manipolatrice. La mela rossa con la quale seduce Michelle ha il sapore dolce della comprensione profonda, dell'ascolto privo di giudizio. Dopo di che, la puniva abbandonandola, impedendole ogni tipo di contatto con lei e con gli altri membri della setta, "perché prima di tornare tra noi devi purificarti". Con la speranza che condividere la sua esperienza possa aiutare chi ne sta vivendo una simile, Michelle racconta i quattro anni trascorsi in una setta: i ricatti, le privazioni, il controllo costante, la progressiva perdita dell'indipendenza, la paura di rimanervi invischiata per sempre e il terrore alla sola idea di venirne fuori. Fino a quando ha trovato la forza di uscirne. Grazie all'amore."
Link a post precedenti sull'argomento delle:
Il controllo mentale
Come agiscono le sette per tenersi gli adepti
Michelle Hunzicker: Io prigioniera di una setta I dissidenti
martedì 23 gennaio 2018
lunedì 22 gennaio 2018
mercoledì 16 agosto 2017
Una storia di fede
Con due fette di pane e due cucchiai di zuppa al giorno, fu messo in una cella oscura e bagnata. Trascorse là un anno senza vedere un ciuffo d'erba o una cosa vivente. Notte dopo notte udì le urla ed i pianti delle persone che erano torturate. In una occasione trascorse nove mesi in una fossa non areata, in un'altra occasione rimase dieci giorni senza cibo o acqua a temperatura sotto zero. Trascorse 13 anni in classi di indottrinamento comunista, ma non si "diplomò" mai. Vide uomini che avevano voltato le spalle a Dio (che l'avevano rifiutato) e spiegò che non c'è limite alla depravazione ed alla profondità alla quale essi possano affondare. Imparò che o la prigione distrugge un uomo dall'interno o gli dona una profonda forza spirituale. Egli uscì dalle prigioni comuniste con la testimonianza che "se c'è una sola certezza in questo mondo incerto, quella è la Parola di Dio".
Harlan disse che la prima reazione di un uomo alla sofferenza è che essa è troppo dura da sopportare. Ma egli imparò presto che la sofferenza ha un gran valore per l'uomo e, spesso, è più preziosa dell'oro. La sua resistenza divenne la sua forza. Per 13 anni li sentì dire:"...sappiamo che sei una brava persona, ma devi conformarti a noi ed alla nuova società che stiamo edificando". Disse che udiva continuamente le parole "conformarti a noi", ma lui non si conformò mai. Egli descrisse una esperienza singolare che ebbe in una delle camere di tortura. Quando sembrava che tutte le speranze fossero ormai perdute, egli ottenne una testimonianza che aveva più valore della vita stessa.
"Un giorno fui portato in n piccolo ufficio dove mi stava aspettando Comrade Aneff, uno dei membri più crudeli delle DS. Accanto a me c'era un uomo che non avevo mai visto. Era scuro di carnagione, magro, con occhi estremamente fieri e dall'apparenza sembrava un ubriacone. Quasi immediatamente mi saltò addosso e comincio a picchiarmi in tutto il corpo. Caddi sotto la pioggia di colpi, mentre giacevo a terra egli mi colpì con tutta la sua forza ed urlò terribili oscenità. Gridò" Popov, ti conosciamo! Hai provato ad organizzare un complotto con altri pastori. Ti insegneremo chi è il più forte!" Ordinò che fossi portato nella cella più umida della prigione. mentre mi conducevano fuori egli gridò" Marcirai là! Non vedrai più la luce del giorno! Sei morto Harlan Popov!" Due guardie mi condussero nel seminterrato della prigione. C'era una porta metallica arrugginita a causa dell'umidità. Mentre venivo spinto attraverso essa, vidi una scala che scendeva. Scesi alcuni gradini nella buia umidita. L'unica luce era quella delle pile delle guardie. Mi sembrò che stessi scendendo nelle fosse stesse dell'inferno. Alla fine dei gradini attesi che le guardie scendessero. C'era un freddo disumano e un buio non terreno, più buio del buio che io avessi mai visto. Le guardie mi presero per un braccio e mi condussero alla porta di una cella. La aprirono, mi spinsero dentro e la chiusero. Udii i loro passi che si allontanavano e risalivano le scale che li avrebbero riportati nel mondo. C'era una quiete mortale ed un buio completo. Non riuscivo nemmeno a vedere la mia mano se la mettevo davanti agli occhi. Mi sentivo come se fossi cieco. Trovai una tazza di latta che mi sarebbe servita per bere e bussai al muro, ma non ottenni alcuna risposta. Ero tutto solo nelle viscere scure della terra. Le parole del comunista arrabbiato mi tornarono in mente:" Non vedrai mai più la luce del giorno........marcirai laggiù!" Mi rassegnai ad essere dimenticato a marcire giù in questo luogo. Non ci sarebbe voluto molto prima che un uomo marcisse qui. I muri erano bagnati di umidità gocciolante. Quaggiù, in questa cella incredibilmente buia e dimenticata, mi inginocchiai e pregai:" Dio, so che non c'è cella abbastanza profonda, ne sbarre abbastanza forti da separarmi da Te. Dio, sii con me. Dammi forza". Il pavimento della cella era così bagnato che non potevo distendermi per terra. Mi misi in un angolo e mi raggomitolai per avere un po' di calore e riuscire a dormire. Non so quando mi svegliai. Nel buio assoluto, si perde la cognizione del tempo. E' come essere sospesi in un altro mondo. Provai a misurare il tempo nella mia mente, ma iniziò a giocarmi degli scherzi. Senza i consueti punti di riferimento, le stelle, la luce del giorno, le ombre, un uomo perde ogni possibilità di misurare il tempo. Persino i ciechi hanno degli orologi braille o altri strumenti. Imprigionato nel vuoto assoluto dello spazio buio, non avevo nulla. Per la prima volta in un anno, cominciai a temere per la mia sanità mentale. Ero stato qui per un giorno? O per 20 giorni? Per un'ora o una settimana? Solo occasionalmente udivo una voce, si apriva una grata metallica e veniva spinto dentro un piatto metallico contenente un po' di acqua, tre o quattro carote o una patata marcia con i vermi all'interno di essa. Mi rassegnai a trascorrere il resto della mia vita qui. Mentalmente l'avevo accettato. Un giorno, mentre stavo pregando, la disperazione della mia situazione mi colpì pienamente. Morto di fame, picchiato e dimenticato qui. Senza alcuna speranza di uscire. Un alto ufficiale mi aveva detto che sarei "marcito" qui. Cominciai a piangere. Ero qui da settimane. Gridavo "Oh Dio". Poi accadde qualcosa che non era mai accaduta prima, ne' accadde dopo. Un piccolo calore iniziò a risplendere ed una sensazione riscaldante riempì la cella ed avvolse la mia persona fortemente indebolita. Sentii delle forti braccia intorno a me, e mi cullavano nelle braccia di Cristo stesso. La stessa voce che avevo udito mentre stavo in piedi per due settimane, parlò nuovamente. Non posso descriverla. Pieno di amore e compassione, Cristo mi parlò dicendo:" Figlio mio, non ti ho mai abbandonato. Le mie braccia sono attorno a te e tramite di esse ti conforterò e ti darò forza". Mi scesero lacrime dalle guance mentre ero tenuto tra le braccia di Cristo. So che qualche lettore può pensare che questo sia estremo, ma quando ero sul punto di impazzire di disperazione, Cristo mi fece sapere che non mi aveva dimenticato mentre ero rannicchiato nell'oscurità di una cella, nelle viscere della terra. Fu un meraviglioso abbraccio amorevole ed un momento che rese degne di essere vissute tutte le sofferenze. Come Lo amavo! Se tutti gli uomini nel mondo potessero conoscere la bellezza e l’amore del Cristo! (Tortured for His Faith, Harlan Popov, pages 59-62).
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A questo link si può leggere una traduzione in italiano dell'intero libro.
martedì 1 agosto 2017
Il risveglio di Byron Katie
Link al download di alcuni estratti di "Amare ciò che è"
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giovedì 25 maggio 2017
Lisa e Giovanni
Si sono conosciuti trent'anni fa. Lisa aveva 26 anni ed era uscita da un matrimonio precedente disastroso mentre Giovanni era un intellettuale single di 56 anni. E' stato amore a prima vista e non si sono lasciati più.
Adesso Lisa ha 56 anni e Giovanni 86. Si amano teneramente come tanti anni fa. A tavolo si tengono per mano e si guardano e parlano con dolcezza. Lisa parla del marito come dell'uomo più straordinario che abbia mai conosciuto. Anche se oggi quell'uomo è molto anziano, ha il passo incerto e utilizza un apparecchio acustico perchè non ci sente bene.
Il loro amore è una fonte di ispirazione per chi gli sta accanto.
mercoledì 22 febbraio 2017
L'angolo di Bruce Moen
Aggiornamento del 6/3/2018
E uscito in italiano il primo libro di Bruce Moen: "Viaggi nell'Ignoto".
clicca qui per saperne di più
mercoledì 25 gennaio 2017
lunedì 21 novembre 2016
martedì 15 dicembre 2015
Amore incondizionato
Poco prima di mezzanotte, il soldato visibilmente affaticato, si assentò per recarsi ai servizi. Mentre si riavvicinava al letto del vecchio, fu avvicinato da un medico che gli disse: "Mi dispiace dirle che suo padre è morto mentre lei era ai servizi." Il soldato rispose gentilmente:" Non conoscevo quell'uomo, questa mattina sono venuto qui per fare una visita medica. Dopo averla terminata, mi stavo dirigendo verso l'uscita passando dal reparto di medicina, quando ho notato quel vecchio che stava delirando e chiamava suo figlio. Era in condizioni troppo gravi per rendersi conto che non ero suo figlio, così ho deciso di ascoltarlo tenendogli la mano, mentre lui pensava di parlare con suo figlio". Quindi il soldato salutò il medico, accarezzò la mano del vecchio e se ne andò.
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Vangelo di Matteo capitolo 25
34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.