venerdì 22 ottobre 2021

Esperienze in cammino

OPINIONI - IMPORTANTE 
Non credere a nulla di ciò che leggerai in questo post e altrove a meno che tu non abbia sperimentato in prima persona quanto descritto in queste righe.

Ladislao e Cirillo amano Eckart Tolle, Adyashanti, Mooji.
A loro piace confrontarsi sul "risveglio".
Ladislao ritiene che la mente pensante non sia uno strumento funzionale nella ricerca del Vero... anzi in realtà è di ostacolo in quanto ha la pretesa di offrire il suo costante blabla (che considera di gran valore) su di un argomento di cui non sa assolutamente nulla.
Utilizzare la mente pensante per il risveglio è come studiare le equazioni di secondo grado con la pretesa di comprendere la Divina Commedia di Dante Alighieri.
Per Ladislao la ricerca è un "sentirsi e sentire", un "ascoltarsi e ascoltare" e lo strumento di esplorazione principale è il Cuore. Ciò che è vero si sente dentro e risuona nella profondità dell'essere e non (solo?) nella mente.
Ricordando il titolo di un libro di Osho "La mente che mente".

martedì 12 ottobre 2021

"Viaggi nell'Aldilà" di Bruce Moen in arrivo...

 Vi avviserò tempestivamente non appena il libro sarà disponibile.

Classifica della libertà di stampa nel mondo

Classifica 2021 della libertà di stampa nel mondo clicca QUI

Per citare alcune nazioni presenti nella lista:
  • Namibia: 24° posto;
  • Ghana: 30° posto;
  • Botswana: 38° posto;
  • Italia al 41° posto;


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"Devo abbandonare ogni idea di vita attiva?" - risposta di Nisargadatta Maharaji

Una prospettiva da considerare ma NON da accettare "a scatola chiusa".

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Domanda: Significa che devo abbandonare ogni idea di vita attiva?

Maharaji: Assolutamente no. Ci saranno il matrimonio, i bambini, guadagnerai denaro per mantenere la famiglia; tutto ciò seguirà il corso naturale degli eventi, perché il destino si deve svolgere; attraverserai queste cose senza resistenza, affrontando i compiti man mano che vengono, attento e sollecito nelle piccole e nelle grandi cose. Ma l’atteggiamento generale sarà di distacco amorevole, di enorme buona volontà senz’attesa di compenso, di offerta senza domanda. Nel matrimonio non sei né il marito né la moglie, ma l’amore tra i due. Sei la luce e la gentilezza che rende ogni cosa ordinata e felice. Può sembrarti vago; ma se ci pensi, troverai che la dimensione mistica è la più pratica, perché rende la tua vita creativamente felice. La tua coscienza si eleva a un piano da cui tutto si staglia più nitido e intenso. Convinciti che la persona che dura in te dalla nascita alla morte è temporanea e falsa. Non sei la creatura sensuale, emotiva e intellettuale, attanagliata dai desideri e le paure. Scopri il tuo vero essere. “Io chi sono? ” è la domanda fondamentale di ogni filosofia e psicologia. Immergiti in essa profondamente.
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tratto dal libro "Io Sono Quello" di Nisargadatta Maharaji, dialogo 66 pag. 244

mercoledì 6 ottobre 2021

"Una persona trasformata" - Anthony de Mello

  Una persona trasformata

(...) Mi chiedete dove si inserisce la compassione, dove si inserisce il senso di colpa, in tutto questo. 
Lo saprete quando sarete svegli. Se in questo momento vi sentite in colpa, come potrò mai spiegarvelo? Come potreste sapere cos'è la compassione? Sapete, talvolta la gente vuole imitare Cristo ma il fatto che una scimmia si metta a suonare il sassofono non la trasforma in musicista. Non si può imitare Cristo imitandone il comportamento esteriore. Bisogna essere Cristo. Solo allora saprete esattamente cosa fare in una determinata situazione, a seconda del vostro temperamento, del vostro carattere, e del temperamento e del carattere della persona con cui avete a che fare. Nessuno dovrà dirvelo. Ma per poterlo fare, dovrete (essere) ciò che era Cristo. Un'imitazione esteriore non vi porterà da nessuna parte. Se pensate che la compassione implichi la dolcezza non è assolutamente possibile, per me, descrivervi la compassione, perché la compassione può essere molto dura. La compassione può essere molto aspra, può stordire, può rimboccarsi le maniche e operare su di voi. La compassione è molte cose diverse. Certo, può essere molto dolce, ma non c'è modo di saperlo. É solo quando diventerete amore - in altri termini, quando avrete abbandonato affetti e illusioni - che "saprete".

Anthony de Mello nel libro "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo"



sabato 2 ottobre 2021

Focus 18: Amore Incondizionato/ Lo stato dell'energia del Cuore

Una esperienza personale 

in Focus 18

Sveglia spontanea troppo presto stamattina. Dopo alcuni tentativi inutili di ascoltare alcuni brani, l'attenzione si porta su di un brano nel lettore Mp3...ah Focus 18... perchè no? Inizio l'ascolto... mi ci vogliono alcuni minuti per sintonizzarmi... poi mi accorgo che mi sto rilassando. Si tratta di un rilassamento diverso dallo stato di Focus 10 "Mente sveglia/Corpo Addormentato" perchè qui è più un inizio di "lasciare andare"... non è ancora chiaro cosa lascio andare. Proseguo con viva curiosità. Questo "lasciare andare" non ben definito prosegue, procurandomi un notevole stato di benessere finchè raggiunge il punto massimo. Lì una voce (il mio sè totale presumibilmente) mi dice nella mente "Sei perdonato. E lo sono anche tutte le persone che ritieni ti abbiano fatto del male." Sono stupito... non me lo aspettavo. A questo punto una voce, stavolta chiaramente interiore, dice "Liberi tutti... non ci sono prigionieri." Penso a tizio, caio e sempronio con i quali ho avuto problemi in passato... e non c'è alcun carico emotivo verso di loro. Non mi interessa frequentarli ma non esistono tensioni quando li penso. Vivo uno stato di totale accettazione di ciò che sono io ed anche gli altri. Penso a una persona che è considerato uno dei più grandi criminali della storia. E anche verso di lui non c'è condanna, odio o risentimento. Provo gratitudine per Bob Monroe ed Hemi-Sync per questo dono di Focus 18. Per qualche attimo parte spontaneamente Ho'oponopono... ma qui non serve. E' tutto a posto così com'è. Non c'è più nulla da perdonare o essere perdonato. 

Mentre mi trovo in quello stato sento come è diverso da Focus 15, lo stato di non tempo. In Focus 15 sono profondamente rilassato in uno stato di benessere ma mi riesce più difficile pensare, formulare dei pensieri di senso compiuto. In Focus 15 IO SONO/ESISTO anche senza pensare, nel silenzio interiore mentre in Focus 18 riesco a pensare senza difficoltà, ma i pensieri sono leggeri, senza carico emotivo immersi in un ambiente di infinita accettazione.

Grazie Grazie Grazie

PS L'energia del cuore è sperimentabile con l'album Hemi-Sync "Aprire il Cuore"

Immagine di Marek Studzinski

lunedì 27 settembre 2021

Pensa con la tua testa

 


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domenica 5 settembre 2021

Ieri come oggi, la storia si ripete

 

Foto di kakashi7321

Mia nonna mi raccontò questa storia. In un periodo imprecisato tra il 1916 e il 1922 mia nonna e sua sorella erano bambine e trovarono un anello per terra in strada. Mia nonna diceva che era bellissimo. Portarono l'anello al mio bisnonno che gestiva un bar. Il nonno lo diede a un giovanotto, cliente assiduo del locale, che lavorava presso un gioielliere chiedendogli di esaminarlo. I giornali riportarono che un maragià indiano aveva perso un anello di grande valore. 

Siete curiosi di sapere come finì la storia? 😀

Il giovane scomparve...insieme all'anello... e nessuno seppe più nulla di lui. 

E oggi? 

Clicca qui e leggi questa vicenda. 

Storia simile, no?  

Anni fa degli amici volevano acquistare insieme dei biglietti della lotteria. Mi sono sempre rifiutato. Non ho mai dimenticato la vicenda narratami da mia nonna. E il biglietto della lotteria, eventualmente, me lo compro per conto mio 😉


sabato 4 settembre 2021

La "Presenza" - Malachi Martin

Malachi Martin sapeva cosa scriveva a pag. 21 del libro "Il Diavolo nel Corpo". La descrizione che segue ha risvegliato ricordi assopiti che forse volevo dimenticare...

"Uno dei più esperti esorcisti da me conosciuti, e che fa praticamente il consigliere dell'esorcista del primo caso riportato in questo libro diede un nome ai vari stadi dell'esorcismo. Questi nomi riflettono il significato generale, o effetto o scopo di quello che sta accadendo, ma non gli specifici mezzi usati 
dallo spirito maligno o dall'esorcista, Conor, come l'ho chiamato, parlò di Presenza. Pretesa, Punto di rottura, Voce, Scontro ed Espulsione. Gli eventi e gli stadi indicati da questi nomi avvengono in nove esorcismi su dieci. Dal momento in cui l'esorcista entra nella stanza, sembra essere sospesa 
nell'aria una sensazione particolare. Da questo momento in ogni esorcismo genuino e per tutta la sua durata, tutti sono consapevoli di una qualche Presenza aliena. Tale indubitabile segno di possessione è inesplicabile e inconfondibile non meno che inevitabile. Ogni indizio di possessione, per quanto vistoso grottesco, per quanto sottile e discutibile, sembra impallidire dinanzi a questa Presenza ed essere guidato da essa.
Della Presenza non vi è alcuna traccia fisica, ma tutti la sentono. Per conoscerla bisogna sperimentarla; non si può localizzare spazialmente: ne accanto, né sopra, né nel posseduto, o in un angolo, o sotto il letto, o sospesa a mezz'aria. In un certo senso la Presenza non è in alcun luogo, e questo ingrandisce la 
paura, perché vi è effettivamente una presenza, un altro che è presente e che non è un "lui" né una "lei" né un "esso". A volte si ha l'impressione che sia un singolare, altre volte un plurale. Quando parla, durante l'esorcismo, si riferisce a se stesso a volte come "o", a volte come "noi", usando "mio" o "nostro". Invisibile e intangibile, la Presenza si aggrappa all'umanità di coloro che sono riuniti nella stanza. Potete esercitare la logica ed eliminare ogni immagine mentale di essa. Potete dirvi: "Me lo sto solo immaginando, attento! Niente panico!" e potete avere un sollievo momentaneo. Ma dopo una pausa di pochi secondi la Presenza torna come un inaudibile fischio nel cervello, come una minaccia senza parole a quello che siete. Il suo nome e la sua essenza sembrano composti di minaccia, sembrano essere intensamente minacciosi, concentrati nell'odio per l'odio e nella distruzione per la distruzione."

E' esattamente così. Quando arriva la Presenza tutti i presenti sanno che c'è. Anche se non la vedono. E quando se ne va... la minaccia latente scompare e nell'ambiente scende la quiete. Inconfondibile come la differenza esistente tra il sole a mezzodì e la notte buia.
Per saperne di più sull'argomento clicca qui

lunedì 30 agosto 2021

Avventura nella coscienza 25/26 Agosto 2021 : Charlie?... non è disponibile

Il 24 Agosto è morto Charlie Watts il batterista dei Rolling Stones. Ho sempre avuto stima per quest'uomo così diverso dai suoi compagni del gruppo. La mattina del 25 c.m. mi sono svegliato alle 6,00 con questo pensiero: "Dopo un passaggio in bagno prova a dare un'occhiata per vedere dove e come si trova Charlie Watts." Va bene, la cosa non era programmata, ma da quando provo a lasciarmi fluire e a programmare il meno possibile accadono delle cose curiose. 😀

Decido di usare il metodo di Bruce Moen. Eseguo qualche respiro profondo per rilassarmi più a fondo e lancio l'intento di entrare in contatto con Charlie Watts. Lo ricordo nelle immagini degli ultimi anni che ho visto in internet e provo a creare un contatto... nulla. Arriva una consapevolezza (interiore? dall'esterno? una voce nella mente?): "Charlie non è disponibile.". Ma come? Perchè? A memoria ne' Monroe ne' Moen hanno mai insegnato che non si possa entrare in contatto con un defunto subito dopo il suo passaggio. E' vero che ci sono delle scuole di pensiero che dicono che è meglio aspettare un po' di tempo prima di cercarli, ma mi domando se non si tratti di un sistema di credenze. E poi, non "incontrai" il mio amico R. al suo funerale due o tre giorni dopo la morte del suo corpo fisico? Sto forse scontrandomi contro un mio sistema di credenze di cui non sono consapevole? Prendo atto della situazione e termino l'esplorazione.

La mattina del 26 Agosto, decido di riprovare questa volta con il supporto Hemi-Sync. Le frequenze sono quelle di Focus 27 che si possono trovare nel brano "The Park" dell'album "Into the Light - Free Flow Meditations". Appena arrivo cerco Socrate, un vecchio amico, che mi accoglie calorosamente. Dopo avergli esposto le ragioni della mia visita, si prende qualche attimo per fare delle verifiche (quali?) e poi mi conferma l'indisponibilità. Sono un po' contrariato dalla situazione pertanto insisto per "portare a casa qualcosa" dall'esplorazione. Dopo qualche attimo mi dice che mi darà il massimo di ciò che è disponibile (in che senso?)... "vedo" Charlie (di aspetto sui 35) seduto che sta riflettendo. Percepisco/comprendo (come?) che si trova in una condizione di conflitto interiore: da un lato sta consapevolizzando le infinite possibilità insite nella sua esistenza non fisica e dall'altra sente ancora un forte legame verso la sua famiglia. Ringrazio Socrate per la sua grande gentilezza e disponibilità e torno in stato di coscienza ordinario.

Alcune considerazioni scritte alcuni giorni dopo la trascrizione delle esperienze:

- non ho ottenuto alcuna verifica/conferma che quanto "visto"/percepito fosse reale, pertanto etichetto l'esperienza tra quelle "forse vere/forse frutto dell'immaginazione";

- non ho alcun desiderio di andare a verificare le condizioni di Charlie oggi.

- Ho l'opportunità di verificare le mie credenze (ed eventualmente a esplorare ulteriormente) su cosa accade a un individuo nelle ore immediatamente successive al suo passaggio nell'aldilà.

sabato 21 agosto 2021

Avere la rabbia dentro

 

 “Al centro federale di Formia facevo 350 giorni di allenamento all'anno. Stavo lì pure a Natale e Pasqua. Da solo. Vent’anni ad acqua minerale, nemmeno gassata.

Era una questione di rabbia, di voglia. A Barletta non avevamo niente e volevamo tutto. Eravamo cinque figli, quattro maschi e una femmina. Mio padre Salvatore era sarto, mia madre Vincenzina lo aiutava, a me toccavano i lavori più umili: fare i piatti, pulire la cucina, lavare i vetri.

Avevo tre anni quando mamma mi mandò a comprare un bottiglione di varechina che mi si aprì nel tragitto, porto ancora i segni sulle mani. Papà veniva da una famiglia di undici figli, due si erano fatte suore perché non c’era da mangiare a casa.

Quando ho iniziato a correre, i calzoncini me li cuciva lui. Oggi non mi entrano più, nemmeno al braccio, ma li tengo ancora. Le prime scarpe da gara le ho prese più grandi, dovevo ancora crescere, sarebbero durate.

La tv non la tenevamo, si andava al circolo degli anziani, era su un baldacchino, pagavamo 50 lire per vederla. Ecco perché la rabbia ce l’avevo dentro”

Pietro Mennea, l’infinita ‘Freccia del Sud’

https://athletamag.com/lestate-di-pietro-mennea/

Tratto da https://www.facebook.com/athletamagazine/posts/1251642785289577


venerdì 20 agosto 2021

Avventura nella coscienza 18 Agosto 2021: La quiete nella tempesta

 

Foto di Quangle


Ore 17,55 suona il telefono. È una persona particolare che si è liberata dal sogno cosmico. Dialoghiamo per una mezz’ora e durante quel tempo entro in uno stato di profonda quiete interiore: il flusso di pensieri diminuisce drasticamente. Poi devo interrompere la telefonata perché un individuo mi segnala una situazione di emergenza nelle vicinanze. Quando arrivo sul posto noto importanti movimenti energetici in una persona: sta affrontando i propri demoni interiori; è in piena crisi. L’individuo che mi ha chiamato è molto agitato e sta utilizzando gli strumenti energetici a sua disposizione sia per calmarsi sia per intervenire a favore della persona in difficoltà. Offro una mano ma viene rifiutata. Mi siedo e rimango nel silenzio e nella quiete che sono e forse si estenderanno a chi è lì intorno. Ciò che descrivo ora è arrivato sotto forma di comprensione profonda interiore: è in atto un processo di purificazione interiore nella persona in difficoltà.
L’individuo accanto a me continua a lavorare energeticamente, qualcosa in me osserva. Dopo qualche minuto la persona, gradualmente, si riprende.

Noi siamo molto di più del nostro corpo fisico. Siamo la consapevolezza oltre il pensiero. Siamo quiete. Siamo amore.

sabato 14 agosto 2021

Storie di ordinaria follia ovvero Vaccini Sì, Vaccini No - Parte III

Su Facebook una amica ha condiviso questa esperienza:"Gironzolavo in bicicletta .. sul lungomare, bici e mare due passioni insieme , ma vabbè questa è un’altra storia
Una signora un po’ più anziana di me cade abbastanza rovinosamente con il suo cestino pieno di frutta che si sparpaglia per terra e lei sotto la bicicletta.
Mi fermo , ovviamente per darle una mano, cerco di liberarla dalla frutta e dalla bicicletta .Per i primi trenta secondi mi ha benedetta… poi mi chiesto : ma sei vaccinata?
Il mio tentennamento nel risponderle .. ha svelato l’arcano e ha cominciato ad inveirmi contro .. concludendo che quello che avevo
Toccato potevo portarmelo via
Le sanguinava un ginocchio, ho chiamato il 118 e mi sono allontanata
Spero che non sia l’inizio di qualcosa di estremamente grave.. che la signora in questione sia un’eccezione.
Questa caccia all’untore che stanno fomentando trova terreno fertile nelle persone impaurite e istruite dalle tv..
E l’orizzonte non promette nulla di buono
Toccherebbe alle autorità che hanno permesso questa deriva di correggerla… ma è agosto … e tutto tace mentre monta questa assurda nuova normalità
#restiamoumani"

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Link ai post precedenti sull'argomento: clicca QUI

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Nei giorni scorsi ho avuto la spiacevole idea di guardare alcuni minuti di un telegiornale mainstream delle ore 20,00.
Ho trovato estremamente spiacevoli la diffusione di sole interviste a giovani favorevoli alla vaccinazione e poi la testimonianza di una persona non vaccinata che si trovava in terapia intensiva e faceva pubblicamente mea culpa.
Questa è PROPAGANDA non informazione.
Una informazione sana ed equilibrata da voce anche a chi non intende vaccinarsi.


Così NON va bene!


E' questo tipo di PROPAGANDA che favorisce episodi di intolleranza tipo quello descritto qui sopra.


NON ci siamo proprio!


Chi si vaccina o non si vaccina NON è un pazzo e nemmeno un idiota. Ha fatto una scelta e DEVE essere rispettata!
Nessuno deve essere ghettizzato!


La posizione sui vaccini di chi scrive questo blog è contenuta in 
questo post


Foto di Pasja1000

lunedì 9 agosto 2021

Vaccini Sì, Vaccini No (Parte II)

E' indispensabile che sia promossa la libera scelta al posto dell'obbligo.
Se ti vaccini, bene.
Se non ti vaccini, bene.
Si presume che prima di decidere tu ti sia informato sui pro e sui contro di ogni posizione e abbia preso una decisione avveduta.
Qualunque decisione tu prenda è legittima e DEVE essere rispettata.
Link al post precedente sull'argomento, clicca QUI

 Immagine di Bianca Ackermann

giovedì 5 agosto 2021

lunedì 2 agosto 2021

L'inaccessibilità

Ogni volta che incontro un mio conoscente, mi deve raccontare tutto quello che ha fatto di recente e ciò che farà a breve. Ecco, in poche parole, questo è l'esatto contrario dell'inaccessibilità 😃

                                Foto di Sammy-Williams 

Non parlare dei fatti tuoi con gli altri se non è strettamente necessario (e non farti i fatti degli altri).

Essere inaccessibili significa smettere di dare agli altri una rappresentazione di sè.

Raccontare i fatti propri contribuisce a rafforzare la propria storia personale e il personaggio che crediamo di essere, ma NON siamo.
Il silenzio farà risparmiare energia che potrà essere diretta verso altre attività

Sei proprio sicuro di volere raccontare a tizio e caio i fatti tuoi? 😉 

domenica 1 agosto 2021

L'Impeccabilità (o inappuntabilità)

Agire impeccabilmente o essere inappuntabile significa agire al meglio delle nostre possibilità, in maniera allineata con lo Spirito, con la consapevolezza che l'atto che compiamo potrebbe essere l'ultimo della nostra vita.

Un aspetto dell'inappuntabilità emerge nella vita del protagonista (Denzel Washington) nel film "American Gangster": nonostante egli sia un potente gangster continua a vivere una vita "normale", senza farsi notare. Ben diverso è l'atteggiamento dei gangster più giovani che non appena hanno soldi in tasca acquistano auto vistose, belle ville, organizzano feste sfarzose dando nell'occhio e attirando delle attenzioni inopportune.


Se facciamo l'esempio dei black-bloc, sotto il profilo dell'abbigliamento durante le loro "manifestazioni", troviamo gli inappuntabili, i parzialmente inappuntabili e i non inappuntabili.

Gli "inappuntabili" vestono pantaloni lunghi, magliette a manica lunga ed eventuali guanti per coprire i segni di riconoscimento e tatuaggi eventualmente presenti sul corpo; usano occhiali scuri e un cappellino o un passamontagna.

I parzialmente inappuntabili seguono qualcuna delle modalità di cui sopra.

I non inappuntabili vanno a volto scoperto e indossano magliette a maniche corte mostrando vistosi tatuaggi. E poi magari si vantano su Facebook della loro presenza all'evento... 

Don Juan a Castaneda:

«L'Impeccabilità comincia con un singolo atto che deve essere deliberato, preciso e mantenuto nel tempo. Ripetendo questo atto sufficientemente a lungo si acquista un Intento Inflessibile che può essere applicato a tutto il resto. A quel punto la strada è sgombra. Una cosa conduce a un'altra fino a che il Guerriero prende pienamente atto del proprio potenziale.» (Carlos Castaneda, Il Fuoco dal Profondo)

«Sii Impeccabile! Te l'ho detto decine di volte. Essere Impeccabile significa mettere in riga la tua vita per sostenere le tue decisioni e poi fare molto di più del tuo meglio per mettere in atto quelle decisioni. Quando non decidi qualcosa, è come se ti giocassi la vita alla roulette, senza rifletterci un attimo.» (Carlos Castaneda, L'Arte di Sognare)

Da pag. 89 del libro "Una Via iniziatica" di Paolo Oddenino Paris è presente una narrazione che illustra splendidamente il concetto dell'inappuntabilità. 



L'impeccabilità può diventare un modello di vita che va di pari passo con l'inaccessibilità, ma di quest'ultima parleremo nel prossimo post.

Questo post illustra alcuni aspetti dell'impeccabilità, non tutti.

sabato 31 luglio 2021

La resurrezione di Lahiri Mahasaya

In un post di quasi 10 anni fa venne presentata la resurrezione di Sri Yukteswar. Ora vedremo come anche Lahiri Mahasaya


maestro di Sri Yukteswar, risuscitò dai morti. Racconta Yukteswar:

Anni dopo, dalle labbra di Swami Keshabananda, un discepolo assai avanzato, venni a conoscenza di molti meravigliosi particolari sul trapasso di Lahiri Mahasaya.
«Qualche giorno prima che il mio guru lasciasse il corpo» mi disse Keshabananda «egli si materializzò davanti a me mentre sedevo nel mio ashram a Hardwar».
«“Vieni subito a Benares”. Con queste parole Lahiri Mahasaya si dileguò.
«Partii immediatamente in treno per Benares. A casa del mio guru trovai riuniti molti discepoli. Per ore, quel giorno, il maestro spiegò la Gita; poi ci parlò con semplicità.
«“Torno a casa”.
«Singhiozzi d’angoscia proruppero come un torrente inarrestabile.
«“Consolatevi; risorgerò”. Dopo questa affermazione, Lahiri Mahasaya girò su se stesso per tre volte, si rivolse a nord nella posizione del loto e gloriosamente entrò nel maha-samadhi finale.
«Il bel corpo di Lahiri Mahasaya, tanto caro ai suoi devoti, fu cremato con i riti solenni destinati ai capifamiglia al Manikarnika Ghat, sulle rive del sacro Gange» continuò Keshabananda. «Il giorno successivo alle dieci del mattino, mentre ero ancora a Benares, la mia stanza fu soffusa da una grande luce. Ed ecco che di fronte a me, in carne e ossa, apparve la figura di Lahiri Mahasaya! Sembrava proprio il suo corpo, sebbene fosse di aspetto più giovane e più radioso. Il mio divino guru mi parlò:
«“Keshabananda,” disse “sono io. Dagli atomi disintegrati del mio corpo cremato sono risuscitato in una forma plasmata a nuovo. La mia opera di capofamiglia nel mondo è ormai compiuta, ma non lascio la terra completamente. D’ora in poi trascorrerò del tempo con Babaji sull’Himalaya e con Babaji nel cosmo”.
«Pronunciando qualche parola di benedizione, il maestro trascendente scomparve. Una mirabile ispirazione mi colmò il cuore; fui elevato nello Spirito come lo furono i discepoli di Cristo e Kabir quando ebbero visto i loro guru viventi dopo la morte fisica.
 «Quando ritornai al mio ashram isolato di Hardwar» proseguì Keshabananda «recai con me le sacre ceneri del mio guru. So che egli è sfuggito alla gabbia spazio-temporale; l’uccello dell’onnipresenza è liberato. Ciononostante, fu di conforto al mio cuore custodire religiosamente le sue sacre spoglie».
Un altro discepolo che fu benedetto dalla vista del suo guru risorto fu il santo Panchanon Bhattacharya, fondatore dell’Arya Mission Institution a Calcutta.
Feci visita a Panchanon nella sua casa di Calcutta e ascoltai con grande diletto il racconto dei lunghi anni che egli trascorse con il maestro. Alla fine mi narrò l’evento più prodigioso della sua vita.
«Qui a Calcutta» disse Panchanon «alle dieci del mattino che seguì la sua cremazione, Lahiri Mahasaya comparve davanti a me nella sua gloria vivente».
Anche Swami Pranabananda, il “santo dai due corpi”, mi confidò nei dettagli la sua sublime esperienza.
«Qualche giorno prima che Lahiri Mahasaya lasciasse il corpo» mi raccontò Pranabananda quando venne a visitare la mia scuola di Ranchi «ricevetti una sua lettera, in cui mi chiedeva di andare immediatamente a Benares. Fui però trattenuto e non potei partire subito. Nel bel mezzo dei preparativi per il viaggio, all’incirca alle dieci del mattino, d’improvviso fui sopraffatto dalla gioia di vedere la figura sfolgorante del mio guru.
«“Perché precipitarsi a Benares?” disse Lahiri Mahasaya, sorridendo. “Non mi troverai più lì”. «Quando il senso delle sue parole si fece strada in me, scoppiai in singhiozzi disperati, credendo di vederlo solo in una visione.
«Il maestro mi si avvicinò, consolandomi. “Ecco, tocca la mia carne” disse. “Sono
vivo, come sempre. Non lamentarti; non sono forse con te per sempre?”».
Dalle labbra di questi tre grandi discepoli è emerso il racconto di una miracolosa verità: alle dieci del mattino del giorno successivo a quello in cui il corpo di Lahiri Mahasaya era stato consegnato alle fiamme, il maestro risorto, in un corpo reale ma trasfigurato, apparve a tre discepoli, ciascuno in una città diversa.
«Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo
mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata nella
vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?».

narrazione tratta dal capitolo 36 del libro "Autobiografia di uno Yogi" di Yogananda.



venerdì 30 luglio 2021

Sulla possessione diabolica

Questi libri parlano di argomenti scomodi, soggetti che le masse preferiscono ignorare. Sono cose che turbano le coscienze, che fanno paura. Grazie al cielo solo una minima parte di persone è oggetto di possessione da parte di spiriti malvagi. Tanti anni fa chi scrive partecipò a un esorcismo. QUI potete leggere una breve descrizione dell'accaduto. Fu una esperienza toccante e veramente sconvolgente. Dopo quell'esperienza la vita di tutti i partecipanti non fu più la stessa. 

Di Malachi Martin "Il Diavolo nel corpo". Purtroppo si trova su internet, solo usato, a un prezzo compreso tra i 30 e 40 euro. Si tratta di un librone con più di 450 pagine.

A seguire potete leggere alcune recensioni dell'opera presenti sul sito amazon.it 

"Nella raffica di libri sulla possessione e l'esorcismo, questo è senza dubbio il più autorevole e convincente". - The Washington Post Book Review

"Hostage to the Devil (NdT: in italiano "Il Diavolo nel Corpo") è il primo e unico libro di testo sul tema della possessione e dell'esorcismo nei tempi moderni. È l'unica opera che descrive le fasi dell'esorcismo ed è ovviamente basata su un'enorme quantità di esperienza personale. ... un'opera brillante". -- M. Scott Peck, M. D., autore di "Glimpses of the Devil".

"Martin è soprattutto serio. Non parla di follia, di illusioni o dell'irrazionale, ma del reale al di là di ogni ragione.... Egli presenta l'esorcismo come ... uno scontro titanico di volontà che minaccia le vite, la sanità mentale, persino le anime di tutti i partecipanti". -- Newsweek 


Aggiornamento del 31/07/2021
Sembra che esista una edizione in italiano precedente a quella di cui sopra e, tra l'altro, su ebay.it costa anche di meno dell'altra:
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Se conoscete l'inglese anche questo libro merita. Cosa accade quando uno stimato psichiatra si imbatte in due casi di possessione diabolica?


A seguire trovate una traduzione della descrizione del libro presente sul sito amazon.it

"Il leggendario autore di bestseller e rinomato psichiatra M. Scott Peck, i cui libri hanno venduto oltre 14 milioni di copie, rivela l'incredibile storia vera del suo lavoro di esorcista - tenuto segreto per più di venticinque anni - in due storie profondamente umane di possessione satanica.

Nella tradizione del suo bestseller da un milione di copie "People of the Lie: The Hope for Healing Human Evil", il nuovo libro di Scott Peck offre il primo resoconto completo dell'esorcismo e della possessione da parte di uno psichiatra moderno in questo straordinario racconto personale dei suoi sforzi per guarire i pazienti che soffrono di possessione demoniaca e satanica.

Per la prima volta, il Dottor Peck discute la sua esperienza nel condurre esorcismi, condividendo gli accattivanti dettagli dei suoi due casi principali: uno è una commovente testimonianza delle sue capacità di guarigione, e l'altro una pericolosa e infine infruttuosa lotta contro le tenebre e il male. La ventisettenne Jersey era di media intelligenza; moglie e madre premurosa e devota a suo marito e delle sue due giovani figlie, non aveva precedenti di malattie mentali. Beccah, sulla quarantina e con un intelletto superiore, aveva sofferto di profonda depressione per tutta la vita, scegliendo di rimanere in una relazione abusiva con suo marito, una relazione dominata dalla sfiducia e dall'avidità.

Fino al giorno in cui il dottor Peck incontrò per la prima volta la giovane donna chiamata Jersey, egli non credeva nel diavolo. Infatti, da psichiatra maturo e con grande esperienza, si aspettava che questo caso avrebbe risolto il suo continuo sforzo di provare a se stesso, nel modo più scientifico possibile, che non c'erano assolutamente motivi per tali credenze. Tuttavia, ciò che scoprì non poteva essere spiegato semplicemente come follia o con qualsiasi diagnosi clinica standard. Attraverso una serie di eventi imprevisti, il dottor Peck si trovò spinto nel ruolo di esorcista, e il suo desiderio di curare e aiutare Jersey lo portò su un sentiero avente confini confusi tra scienza e religione. Una volta lì, si trovò faccia a faccia con il male profondamente radicato e alla fine fu testimone del travolgente potere di guarigione dell'amore.

In "Glimpses of the Devil", il celebre dono del dottor Peck di integrare psichiatria e religione è dimostrato ancora una volta mentre racconta il suo viaggio dallo scetticismo al riconoscimento finale della realtà di uno spirito maligno, anche a rischio di essere evitato dall'establishment medico. Nel processo, si trova anche costretto ad affrontare il più grande paradosso del libero arbitrio, di un impegno verso il bene contro la schiavitù alle forme del male, e il monumentale scontro di forze che mette in pericolo sia la sanità mentale che l'anima.

"Glimpses of the Devil" è senza dubbio uno dei libri più potenti, scritti scrupolosamente e importanti di Scott Peck in molti anni. Allo stesso tempo profondamente sensibile e intensamente agghiacciante, getta uno sguardo lucido su una delle aree più misteriose e incomprese dell'esperienza umana."