venerdì 14 agosto 2015

Una prospettiva su entità ed esseri che si potrebbero manifestare durante le pratiche spirituali

Non necessariamente quanto segue è vero in toto o in parte. Valutate voi.       

Dal capitolo 14 Esperienze - Il viaggio - La meta finale  del libro “Il mezzo più rapido e diretto per l’eterna beatitudine” di Michael Langford, scaricabile gratuitamente qui. 
NB la traduzione italiana è stata effettuata su una versione inglese precedente - vedasi in fondo al post.

(…)

37. È possibile che tu sperimenti durante la tua pratica spirituale la presenza di un’entità che comunica con te. Mentre stai seduto con gli occhi chiusi puoi vedere questa entità con l’occhio della tua mente o udirla. Se la vedi, la lista delle possibili forme che l’entità potrebbe assumere è quasi infinita; potrebbe avere qualsiasi colore o aspetto.

38. Potrebbe essere un’entità a te completamente sconosciuta.

39. O potrebbe essere un’entità a te familiare. Così come un buddista potrebbe pensare di comunicare col Buddha e un cristiano col Cristo. Con un indù ci sono migliaia di possibilità: come Shiva, Krishna ecc.

40. Ricorda che è possibile che tu non sperimenti mai un’entità di nessun tipo durante la tua pratica spirituale. Ciò che qui viene scritto è soltanto per quelle persone che hanno tali esperienze nella loro pratica.

41. Se hai l’esperienza di contattare un’entità durante la tua pratica, la cosa migliore è ignorare l’entità e non comunicare con essa. Il motivo è che un’entità, anche se appare gentile, non è in genere ciò che appare d’essere.

Proprio come nel mondo le persone possono trasmettere un’immagine erronea di se stesse ed apparire inizialmente gentili mentre poi scopri che in verità non lo sono e che non hanno a cuore il meglio per te, lo stesso vale per le entità che sperimenti nella pratica spirituale o in meditazione.

42. Qualsiasi cosa sperimenti durante la pratica spirituale ignorala e riporta la tua attenzione allo sfondo della consapevolezza. Distogli la tua attenzione dall’ osservato e portala sull’ osservatore. Sposta la tua attenzione dal conosciuto e portala sul conoscitore. Sposta la tua attenzione dall’ ascoltato e portala sull’ ascoltatore.

43. Tu puoi sperimentare un luogo, un reame o un’altra dimensione. Il luogo può essere abitato da entità, potrebbe sembrarti il posto più meraviglioso, amorevole, stupendo che tu abbia mai visto. Ignoralo.

44. Tutti i reami, tutti i luoghi e tutte le dimensioni sono illusioni temporanee. La Realtà non è un luogo e non ha luoghi in essa. Perciò, anche se riesci a vivere quello che sembra un trilione di anni terrestri in ciò che sembra essere un fantastico meraviglioso reame o luogo, esso perverrà a una fine. Allora tu ripiomberai nel ciclo di nascite e morti. Per esempio, potrai sperimentare cento milioni di vite immaginarie di sofferenza in reami che non sono piacevoli.

45. Ci possono essere entità in splendidi regni che cercano di convincerti che questi regni sono eterni. Non credere a queste entità. Nessun posto, nessun regno è eterno. Tutti i regni e i luoghi hanno un inizio e una fine.

46. Ci sono entità che iniziano ciò che può sembrare un’affascinante relazione.

Esse ti convincono a lasciarti portare in un altro regno e poi sarai messo in una prigione. La tua protezione è di ignorare tutte le entità, anche quelle che sembrano molto benevole con te. Se incontri un’entità è improbabile che sia il tipo di entità che ti fa prigioniero, perciò non è qualcosa di cui preoccuparsi. Il punto chiave è di ignorare tutte le entità, che sembrino gentili o no.

47. Tieni in mente che puoi non sperimentare alcun reame, luogo o entità. Questo è scritto per quelli che sperimentano un reame, o un posto, o un’entità.

48. Ciò che è temporaneo non è la meta. Ciò che è temporaneo non ti libererà dal dolore.

49. Con ogni esperienza temporanea, anche le più beatifiche, finirai proprio da dove sei partito: con la sofferenza.

50. La felicità temporanea, la beatitudine temporanea, l’amore temporaneo e la pace temporanea non ti libereranno.

51. Un’esperienza temporanea non ti renderà libero.

52. Potrebbe sembrare che un’entità o un luogo temporanei ti aiutino, ma alla fine essi non avranno prodotto alcun reale aiuto; alla fine producono solo danni sotto forma di deviazioni dalla meta finale.

53. Quasi ogni cosa che sperimenti durante la pratica spirituale è una distrazione e una deviazione. La cosa migliore è ignorare tutto ciò che sperimenti durante la pratica spirituale, spostando la tua attenzione dall’esperienza colui che fa l’esperienza. 
(...) 
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Questo è l'indice del libro:


Breve introduzione – Come leggere questo libro 
Capitolo 1 
L’impostore
Capitolo 2
I trucchi dell’impostore
Capitolo 3
Gli strumenti dell’impostore: il pensiero, pensare e le credenza 
Capitolo 4
Il desiderio per la Liberazione
Capitolo 5
Come risvegliare il desiderio estremamente intenso per la Liberazione 
Capitolo 6
La scoperta della consapevolezza che osserva la consapevolezza 
Capitolo 7
Istruzioni sulla pratica della consapevolezza che osserva la consapevolezza 
Capitolo 8
Ulteriori chiarificazioni sulla consapevolezza che osserva la consapevolezza 
Capitolo 9
Il metodo dell’abbandono, del lasciare andare
Capitolo 10 L’eterno metodo
Capitolo 11 Il metodo dello spazio infinito
Capitolo 12 Il metodo dell’amare tutto
Capitolo 13 Da ricordare
Capitolo 14 Esperienze - Il viaggio - La meta finale
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Link  all'ultima versione cartacea dell'originale in inglese.
This is the seventh and most current edition of The Direct Means to Eternal Bliss. Many changes have been made to the book since the previous edition. The authors praise of the book has been removed. The sentences are no longer numbered. The type has been changed to Georgia 13. The book has a different cover. Many other changes have been made to the content of the book. The previous edition was published under the title The Most Direct Means to Eternal Bliss.
http://ecx.images-amazon.com/images/I/4195lGKH3DL._SX331_BO1,204,203,200_.jpg