mercoledì 2 dicembre 2015

Alcune considerazioni



Pubblichiamo lo scritto che ci ha mandato E. :

“Nelle scorse settimane i media, e non solo, hanno dato molta attenzione agli attentati di Parigi. Una parte della nostra energia è rimasta impegnata in quell’evento. Alcune persone hanno avuto paura nel constatare l'esistenza di certi programmi. Hanno provato frustrazione a causa dell'incapacita di contrastarli. La rabbia che consegue alle prime due, l'odio che sta dietro lo schifo, il dolore per chi e' stato colpito e di chi e' stato colpito direttamente.. c'e una quantita' di energia esagerata che viene asportata da tutti e quell'energia e' amore. Amore che viene spento, sottratto e sostituito col buio, con la paura.
Per fare qualcosa di utile si possono divulgare sia strumenti di crescita personale ed interiore che notizie relative a cose buone e sane, infondere speranza e pace.
Ogni individuo ha l’opportunità di lavorare su  se stesso per risolvere eventuali conflitti interiori e proiettare amore, in qualunque modo. Possiamo dare fondo a tutte le risorse e conoscenze che abbiamo per non farci svuotare della nostra energia, il che non e' facile perche questa guerra non avviene sul piano fisico ma su quello energetico/psichico/spirituale. E non solo. Non c'e' una organizzazione dichiarata, ufficiale che coordina "l'opposizione" così come ce l'hanno gli aggressori. E' una questione di iniziativa e responsabilita' personale. E questo rende tutto ancora piu' difficile. Ma la chiave per chi ritiene di avere ottenuto un po’ di consapevolezza in più rispetto alle masse, potrebbe essere proprio questa: mettersi in gioco in prima persona, esporsi per combattere le proprie battaglie. Pensiamo ai molti insegnamenti di Cristo: la parabola dei talenti, il fico seccato, la luce sul monte, i servitori, i semi nei terreni..
Chi controlla usa rituali e leggi secondo metodi antichi di millenni e usati da cosi tanti per cosi tanto da funzionare perfettamente.. ma appunto, è una questione di responsabilita' personale. A chi piu' e' dato, piu' e' chiesto.”