mercoledì 15 luglio 2015

Lettera aperta ad un amico Testimone di Geova

Caro Marco,
apprezzo molto i momenti di scambio e condivisione che abbiamo avuto negli ultimi tempi. Ora ti parlerò di un argomento importante. E ti chiedo una cortesia: in virtù della stima reciproca, per il tempo della lettura di questo post, sospendi ogni giudizio. Apriti a delle possibilità nuove. 
Per le persone che hanno aderito alla tua fede, esiste almeno un momento di grande difficoltà. E' possibile che ad un certo punto della tua vita, ti ritrovi in una condizione in cui le persone intorno a te non si rendono conto della tua presenza. Ti rivolgi a loro ed esse ti ignorano. Oppure ti ritrovi solo e non trovi persone intorno a te. Una sorta di incubo dal quale però non ti puoi risvegliare. Se mai ciò accadesse, la via d'uscita sarebbe quella di chiedere aiuto, con sincerità di cuore, dal profondo del tuo essere. Chiedi o grida incessantemente "Aiutatemi! Per favore qualcuno mi aiuti" o qualcosa di simile. Fallo e qualcuno verrà in tuo soccorso. Forse ci vorrà un po' di tempo, ma qualcuno verrà.

Ti voglio bene
mario