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Francesco, un uomo anziano, si trovava al capezzale di una amica morente che giaceva in coma nel letto di un ospedale. Mentre la guardava con tenerezza, bisbigliava qualcosa all'amica. Sembrava quasi che stesse borbottando qualcosa tra sè e sè. Francesco era un uomo molto riservato, sacerdote laico di una chiesa cristiana. Un amico presente, dopo avere notato il fatto curioso, ha chiesto a Francesco cosa stesse facendo. Con reticenza, Francesco ha spiegato all'amico che un paio di anni prima aveva avuto una esperienza di premorte. Era stato ricoverato in ospedale per degli accertamenti. Poi la situazione è degenerata e si è verifaco un arresto cardiaco. Francesco si è ritrovato spontaneamente fuori dal suo corpo. Poteva ascoltare i dialoghi concitati degli infermieri con sua moglie. Quindi si è sentito attirato verso un tunnel di luce. L'ha attraversato e dall'altra parte del tunnel, lo attendevano alcuni suoi correligionari, rivestiti in paramenti bianchi sacri. L'atmosfera era gioiosa, ma Francesco poteva percepire anche il dolore di sua moglie, che sarebbe rimasta sola sulla terra senza di lui. Pertanto ha deciso di ritornare e rientrare nel proprio corpo. Nei giorni successivi, l'amico ha chiesto a Francesco cosa stesse borbottando in direzione dell'amica morente. Francesco ha risposto semplicemente: "Le stavo dicendo- Marta, vai verso la luce..., vai verso la luce...".
