venerdì 10 giugno 2016

Sull'amore

L'AMORE DEI PROPRI FAMILIARI
Un discepolo desiderava ardentemente rinunciare al mondo ma sosteneva che la sua famiglia l'amava troppo per lasciarlo andare. "Amore?", disse il guru. "Quello non è affatto amore. Ascolta..." E rivelò al giovane un metodo yoga segreto con cui era possibile simulare la morte. Il giorno seguente l'uomo appariva morto a tutti gli effetti e la sua casa riecheggiava dei pianti e lamenti dei familiari. Allora comparve il guru, il quale informò i parenti in lacrime che aveva il potere di riportare in vita il giovane a patto che qualcuno si offrisse di morire al suo posto. C'era qualche volontario? Con grande stupore del "morto", ciascun membro della famiglia cominciò ad addurre dei validi motivi per cui era necessario che si conservasse in vita. La moglie riassunse i sentimenti di tutti dicendo: In realtà non è necessario che qualcuno prenda il suo posto. Possiamo fare a meno di lui".

CHE COSA LA GENTE SALVA PER PRIMA Tre adulti prendevano il caffè in cucina, mentre i bambini giocavano per terra. La conversazione cadde su ciò che avrebbero fatto in caso di pericolo e ciascuno di loro affermò che per prima cosa avrebbe salvato i bambini. All'improvviso scoppiò la valvola della pentola a pressione, provocando un'esplosione di vapore nel locale. Nel giro di pochi secondi tutti fuggirono dalla cucina, a eccezione dei bambini che giocavano sul pavimento.

LACRIME AL FUNERALE 
Al funerale di un uomo molto ricco, tutti notarono un estraneo che piangeva e si disperava come gli altri. Il celebrante gli si avvicinò e gli chiese: "Lei è forse un parente del morto?" "No". "Allora perché piange?" "Proprio per quello". 
Il rimpianto, in qualunque circostanza, è sempre per se stessi.

LACRIME PER UNA FABBRICA BRUCIATA La fabbrica stava bruciando e l'anziano proprietario dell'edificio ne piangeva singhiozzando la perdita.

"Papà, perché piangi?", domandò suo figlio. "Ti sei dimenticato che abbiamo venduto la fabbrica quattro giorni fa?" Il vecchio si asciugò immediatamente le lacrime.
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