Giuseppe racconta:
"Un brivido che parte dalla testa
e si estende fino alla parte alta della schiena.
Il segnale della presenza di qualcuno dal mondo invisibile, quando mi trovo in uno stato di coscienza ordinario.
Chiudo gli occhi e li vedo entrambi a mezz'aria fuori dalla finestra che mi osservano.
Non sono nemici ma nemmeno amici.
Non c'è il tempo di riflettere.
Qualcosa d'istinto prende il comando.
Mi alzo con le braccia lasciate andare lungo i fianchi, i palmi delle mani rivolti verso di loro.
"Mi dispiace,
perdonatemi,
vi ringrazio,
vi amo".
Ed immediatamente scompaiono."