Ne abbiamo già parlato in passato (vedi QUI) ma poichè c'è una spinta a trattare nuovamente questo argomento ci torniamo sopra.
L'uomo moderno pensa molto raramente alla propria morte. Quando ciò accade generalmente scaccia subito il pensiero e magari, se è un maschietto, si "tocca" per evitare la "sfortuna".
Invece alcuni percorsi iniziatici seri portano l'apprendista/allievo a confrontarsi frequentemente con questa certezza: un giorno tu e io abbandoneremo definitivamente il nostro corpo fisico. La stessa cosa è accaduta in passato ai nostri parenti più anziani e magari a qualche amico.
La vita terrena è temporanea e impermanente per sua natura.
Siamo arrivati qui soli e fondamentalmente ce ne andremo soli.
Quando deporremo i nostri corpi qualcosa di noi sopravviverà: qualcuno la chiama anima, altri spirito, altri intelligenza. In ogni caso continueremo una esistenza consapevole senza il nostro corpo fisico.
Ma questo post non intende trattare il futuro, ma il QUI e ORA.
Le domande chiave sono;
- Sono in pace con me stesso? E se la risposta è no...cosa sto facendo per (ri)trovare pace?
- Qual è lo scopo della mia vita? La mia missione?
- Ho adempiuto tale scopo/missione?
- Come utilizzo il tempo che mi rimane sulla terra?
Il tempo rappresenta una risorsa estremamente preziosa...molto più del denaro.
Ma anche il tempo è limitato per natura.
Quindi che fare?
Ognuno scelga per se stesso....io intanto "ripulisco" con Ho'oponopono...che ne ho da ripulire..😉