martedì 1 dicembre 2020

Sui Recuperi

Nella primavera del 2012, una troupe televisiva ha partecipato e filmato il corso Lifeline del Monroe Institute. Le riprese hanno dato luogo a due episodi della serie "The Unexplained", intitolati “Journey of the Lost Parts 1 and 2”. Tali puntate, in lingua inglese, sono andate in onda su Biography Channel nell'Ottobre 2012. In queste trasmissioni, i partecipanti a Lifeline hanno parlato della natura profonda delle esperienze vissute. Inoltre, i produttori hanno avuto modo di verificare le fondamenta storiche collegate ai recuperi effettuati durante lo svolgimento del corso. 
A seguire i video integrali:
Il primo video 



Il secondo video 



PER ATTIVARE I SOTTOTITOLI IN ITALIANO DA PC (traduzione automatica)
Andiamo sul primo video sotto indicato su YouTube
Clicchiamo sulla rotellina (impostazioni) in basso a destra
Quindi clicchiamo su “sottotitoli”
Poi clicchiamo su “inglese (generati autonomamente)”
A seguire clicchiamo su “sottotitoli (1) inglese generati automaticamente” e sulla nuova mascherina che si apre clicchiamo su “traduzione automatica” e andiamo a selezionare la lingua italiana (italian).
In tal modo potremo leggere i sottotitoli in italiano. 

COSA SONO I RECUPERI?
A pag. xi del libro “Afterlife Knowledge Guidebook – A Manual for the art of retrieval and Afterlife Exploration” Bruce Moen scrive quanto segue:
“L'arte del recupero - Ho iniziato a esplorare attivamente la vita dopo la morte nel 1992, dopo aver frequentato un corso residenziale di sei giorni chiamato Lifeline presso The Monroe Institute a Faber in Virginia. Lifeline è stato sviluppato dal viaggiatore extracorporeo e autore Robert A. Monroe, il fondatore dell'Istituto, dalle sue esplorazioni extracorporee di molti reami non fisici, inclusa la nostra vita nell'aldilà. Monroe sosteneva di aver scoperto aree in cui il nuovo defunto sembrava essere isolato e intrappolato, a causa delle circostanze della sua morte, o delle sue convinzioni, o di altri fattori. Le descrizioni di Monroe sulla loro esistenza avevano una forte somiglianza con la sensazione di essere intrappolati in un sogno. Scoprì che era possibile aiutare queste persone a prendere coscienza della loro situazione e a trasferirsi in un ambiente migliore dopo la vita. Monroe ha denominato “recupero” questo aiuto. Per tre anni e mezzo dopo aver frequentato Lifeline ho raccolto prove tramite presunti contatti con i defunti. (Queste esperienze sono raccontate in “Viaggi nell’Ignoto” e “Viaggi oltre il Dubbio”, i primi due libri della serie Esplorando l’Aldilà) Mentre imparavo di più su come e perché le persone restano intrappolate, la mia motivazione verso i recuperi è cambiata in compassione per questi esseri umani bloccati. Alcuni sono solo isolati e soli. Alcuni sono confusi. Alcuni sono in un costante stato di tristezza, paura o addirittura terrore. La consapevolezza che molti rimarrebbero intrappolati fino a quando non fossero recuperati divenne la forza trainante nella mia pratica dell'Arte del Recupero.”

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UNA PRECISAZIONE IMPORTANTE 
Dal Capitolo “Epilogo: Questa vita e l’Aldilà” nel libro “Viaggi Nell’ignoto” di Bruce Moen
“In primo luogo, voglio assicurarmi di non lasciarvi con l’impressione sbagliata. Non tutti quelli che muoiono restano isolati o bloccati in Focus 23 come quelli di cui ho scritto finora. Questo accade quando il naturale processo del morire è disturbato da paure o convinzioni. Nel processo naturale della morte, sia chi entra nell’Aldilà sia chi resta Qui sa e capisce cosa aspettarsi. Entrambi sanno che amici, cari o aiutanti li aspettano nell’Aldilà per accogliere e prendersi cura di chi muore. Sanno che ciò è parte di questo processo naturale. Sanno che quelli rimasti Qui possono comunicare con la persona appena deceduta per assisterla in situazioni difficili, qualora si verificassero. È solo l’interferenza delle nostre paure e credenze che inibisce il naturale processo della morte. In base alla mia esperienza, direi che la maggior parte di coloro che muoiono è accolta da amici, parenti e aiutanti quando arriva nel Nuovo Mondo dell’Aldilà. La maggior parte delle persone va direttamente al Centro di Accoglienza o al Parco o da qualche altra parte oltre Focus 23. Alcune persone vanno nei Territori dei Sistemi di Credenze in Focus 24, 25 e 26. Sono in compagnia solo di persone che credono in ciò in cui credono loro. In un certo senso, anche loro sono bloccati, in quanto le proprie credenze li hanno portati e li trattengono lì. Ma non sono isolati e soli, a soffrire nella paura o nel dolore. Il motivo per cui i miei racconti di recupero hanno riguardato persone isolate e bloccate in Focus 23 è perché Lifeline è dove ho imparato per la prima volta a esplorare l’Aldilà, e questo corso utilizza i recuperi come un modo per insegnare a farlo. Effettuare recuperi è una porta di ingresso, un modo per ottenere l’accesso all’Aldilà e saperne di più al riguardo.”
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Una breve descrizione di alcuni stati/fasi della coscienza (Focus Level – Livelli di Focus) citati in questo file, che si possono sperimentare tramite la tecnologia HemiSync®:

Focus 23: è la condizione umana subito dopo la morte fisica. Si tratta di una zona molto attiva, piena di menti umane, che in precedenza erano fisiche e che sono ora in vari stati di confusione, emozione, di blocco emozionale, e, a volte, in stato di attesa o di curiosità.

Focus 24: è un luogo di attività non-fisica generata da sistemi semplici o primitivi di credenze religiose. Come in tutti i sistemi di credenza su un livello non fisico, vi è poca percezione, solo flash o ombre se non vi è familiarità con la fede.

Focus 25: è l'espressione delle convinzioni delle principali religioni create nella recente storia umana. Molto diverse nelle loro attività, cristianesimo, buddismo, induismo, ebraismo, islamismo e altre, con diverse denominazioni, sono qui. Il visitatore in queste aree sarà attratto solo da ciò che ha influenzato o influenza molto la struttura della sua vita fisica. Altri saranno modelli meno coerenti di energia, diversi a seconda della conoscenza diretta di ogni persona, della loro esperienza e degli interessi.

Focus 26: individua aree ristrette dopo la morte che contengono le strutture e le conoscenze di diverse credenze individuali e si basano sull'esperienza diretta dell’essere. Alcune sono composte da non più di due o tre individui. L'alta selettività è il fattore principale per quanto riguarda la percezione e l'ammissione a questi settori. La pura coscienza è il punto di inizio e l'ingresso per la maggior parte di questi sistemi unici ed esclusivi.

Focus 27: è il limite della capacità del pensiero umano nel suo stato attuale di organizzazione. E' il luogo dove troviamo un centro di accoglienza per il riposo e il recupero dal trauma della morte fisica. A volte è conosciuto come il Parco a causa della sua associazione a questa immagine creata dal pensiero umano. Nel clima neutrale, ma familiare, con alberi, cespugli, fiori, cascate, sentieri e panchine, è progettato per facilitare lo spostamento ad altri Stato dell'esistenza. Quelli che hanno appena vissuto il processo di morte fisica arrivano o sono portati qui da aiutanti per rimettersi dai traumi che questa transizione potrebbe aver causato.