domenica 2 settembre 2018

Sul Creatore (Parte V)



Questa storia parte da lontano. Se avrai la pazienza di proseguire fino alla fine, forse leggerai qualcosa di interessante e curioso. 😉

Un paio di mesi fa ho trascorso del tempo con Giuliano, un amico di cui ho parlato in un precedente post. Quello che al tempo non vi ho detto è che Giuliano è un mistico cristiano. Dopo avere trascorso con lui un piacevole pomeriggio a dialogare delle cose "grasse dello Spirito" ci siamo salutati affettuosamente. Sulla porta di casa Giuliano mi ha dato gli ultimi due consigli. Uno di questi era: "Testimonia agli altri". 
Caro Giuliano, questo scritto rappresenta quanto di meglio io possa fare, date le circostanze 💜

Premessa
I fatti che verranno narrati sono accaduti più di trent'anni fa. E sono avvenuti davvero, anche se ometterò di raccontare alcuni particolari. Ho impiegato tutto questo tempo per iniziare a condividere..consentitemi di mantenere qualche piccolo ma significativo segreto. 😊

Già in precedenza ho provato a esprimere qualcosa di quanto vissuto. Precisamente in 
questo post Quello che ho scritto e scriverò ora rappresenta solo una vaga descrizione dell'accaduto. Quello che conta non è esprimibile purtroppo. Perchè il linguaggio umano è limitato.

La storia
Nel 1985 mi trovai in ospedale. Poco prima di essere operato provai una grande paura di morire. La paura che colpisce chi ha la coscienza sporca. Prima dell’operazione pregai il Creatore (al tempo lo chiamavo "Padre"), dopo tanti anni che non lo facevo: “Padre abbi misericordia. Se mi aiuterai a superare questa operazione, cambierò vita”. L’operazione, nulla di particolarmente serio, andò bene. Durante lo svolgimento della stessa mi ritrovai in una meravigliosa dimensione ultraterrena. Era casa mia. In essa dimoravano pace e amore. Non volevo tornare. Ma gli infermieri mi costrinsero a rientrare con degli schiaffetti sul volto. 
Una volta tornato a casa, durante una lunga convalescenza. dedicai lunghe ore:
- allo studio quotidiano prolungato dei testi sacri;
- preghiera frequente, intesa come dialogo con il Creatore tramite parole provenienti dal cuore.
Queste attività portarono nella mia vita ciò che descrive l’Apostolo Paolo in Galati 6:22 
Il frutto dello Spirito invece è amore, allegrezza, pace, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza”. 
Una sera mi inginocchiai, accanto al mio letto, e implorai con tutto me stesso il Padre di aiutarmi a cambiare e ad abbandonare le fragilità che mi assalivano con tanta facilità. Nella notte accadde qualcosa di prodigioso, inspiegabile ma estremamente reale: la mia mente venne completamente ripulita e divenne pura come quella di un bimbo! Come accadde non so spiegarlo, ma quello che accadde era REALE! 
Che gioia!
Non riuscivo a pensare nulla di malvagio, basso. Oggi direi che ero entrato in uno stato vibratorio più elevato rispetto a quello ordinario.
Avevo ricevuto tanto e ne ero grato. Ma desideravo ancora delle risposte precise a dei quesiti che avevo.
Ci vollero due settimane di sforzi, impegno, studio delle Scritture, disponibilità di cuore. Mettermi in contatto con il Creatore richiese tutte le mie energie fisiche, mentali e spirituali. Ero disposto a tutto pur di conoscere la verità dalla fonte, non le chiacchiere degli uomini. Posi le mie domande una volta ancora e aspettai una risposta.…ecco quello che accadde: “Mentre attendevo una risposta percepii un potere infinito, esterno a me, che mi riempiva di una gioia meravigliosa dalla testa, giù sino ai piedi. Tutto il mio essere era luminoso interiormente oltre ogni dire. Ed io udii una voce che mi parlava nel mio cuore e mi diceva: ”Adesso sai con certezza che le cose che mi hai chiesto sono vere perché Io te lo rivelo!”  Avevo conosciuto fino ad allora l’amore dei miei genitori, l’amore di una donna, la gioia di una promozione inaspettata, la gioia del ritiro del congedo militare, i piaceri del sesso, ma nulla fu più dolce, tenero, coinvolgente e struggente di quando ricevetti una risposta dal Creatore. Quello era amore perfetto, luce, gioia, pace, eternità e perfezione. Ancora oggi non so spiegarmi cosa accadde in quella stanza quella sera, ma quello che ho descritto è la verità. 

E cosa accadde dopo l'esperienza di picco?
In me avvenne una ulteriore trasformazione. Quando non lavoravo, trascorrevo del tempo seduto su di una panchina a dare da mangiare ai piccioni, a rendere grazie al Creatore di quanto vissuto, ad aiutare chiunque avesse bisogno del mio aiuto. In quel contesto smisi spontaneamente di usare un linguaggio volgare. E quella è una di quelle cose che è rimasta fino a questo giorno. Rimasi a lungo e costantemente in uno stato di coscienza più elevato. Ricordo una volta che tornavo a casa in autobus che la beatitudine che provavo era così intensa che mi sembrava di morire e implorai che diminuisse perchè non riuscivo a gestirla.

Sono trascorsi molti anni da quel giorno. Se non avessi vissuto queste esperienze in prima persona e qualcuno me le raccontasse, direi che è fuori di testa. Oggi l'amore del Creatore è paragonabile a un sottile sussurro in sottofondo ma sempre presente nella mia vita.
No caro Biglino il Creatore che ho conosciuto io non assomiglia lontanamente agli Elohim che descrivi. Ho letto con interesse e leggo tuttora i tuoi libri, ma non mi ritrovo, qualcosa è dissonante rispetto alle mie esperienze.
Il Creatore che ho conosciuto è quello dei mistici.
Come coniugare le esperienze di MonroeCampbell con il Creatore dei mistici?
Tempo fa entrai in uno stato di coscienza  più sottile nel quale un concetto, un'idea ed il suo esatto contrario sono entrambe vere. Poichè adesso mentre scrivo mi trovo in uno stato di coscienza ordinario, non sono in grado di comprendere come ciò possa essere possibile. Ma so che esiste una tale condizione. E mi appello a essa. Forse la soluzione consiste nel rimuovere ogni preconcetto, esplorare e ottenere delle esperienze personali. Con la consapevolezza che ogni esperienza e verità sperimentata è solo parziale e soggetta a ulteriore ampliamento, pertanto non bisogna attaccarsi a essa.
Nel giorno in cui sarò in grado di entrare da solo e in completa autonomia in uno stato di coscienza uguale a quello sopra descritto, sarò lieto di dimenticare completamente il Creatore. Fino a questo momento nessuna esperienza vissuta è paragonabile all'incontro con il Creatore.
Pertanto rendo testimonianza della sua esistenza.
E del suo amore. 
A prescindere da qualunque religione organizzata.