I dissidenti
Nelle sette religiose, spirituali, economiche e politiche, i seguaci/adepti/allievi/iscritti sono sempre scoraggiati dal dialogare in maniera onesta e aperta con chi a lasciato il gruppo e le motivazioni che hanno portato i dissidenti ad andarsene. Per una setta non esiste mai una ragione legittima per andarsene. In alcune organizzazioni vengono comunicati agli iscritti i nominativi di chi ha lasciato o è stato cacciato, invitandoli a non intrattenere relazioni strette con tali persone.
Per le sette, gli adepti rappresentano "i clienti" dai quali succhiare denaro, tempo e risorse a favore dell'organizzazione.
Stateve accuort.
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Link a un post: FAQ sul lavaggio del cervello e la manipolazione mentale
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Confrontarsi con chi ha lasciato una organizzazione può essere utile per:
- verificare se chi se ne è andato è a conoscenza o meno di fatti che potrebbero farci vedere l'organizzazione sotto una luce diversa;
- verificare quanto è grande e vera la nostra dedizione all'organizzazione;
- conoscere la miseria umana, quando talvolta un fuoriuscito inizia a criticare aspramente l'organizzazione e/o i suoi capi in preda all'odio e al risentimento;
- valutare nuovamente se facciamo parte o meno di una setta.
Alla domanda:"Cosa non ti piace dell'organizzazione di cui fai parte?" Chi è sottoposto a controllo mentale risponde "Nulla" perchè non è abituato e/o non gli è concesso sottoporre a una analisi critica gli insegnamenti e la filosofia della sua organizzazione/setta/chiesa/partito/società.