Il pellegrino sta cercando di liberarsi da una dipendenza che si trascina da anni. Non sa cosa fare, finchè si abbandona alla Divinità. Si rammenta un versetto della lettera di S. Paolo ai Filippesi 4:13 che citava spesso il prete durante il catechismo:
"Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica"
E si abbandona al Suo Dio, come farebbe un bimbo con i suoi genitori.
Supplica ed implora "Io non ce la faccio, ma Tu puoi Tutto".
Ed una mattina si sveglia con la mente completamente illuminata e purificata.
Non c'è più traccia del suo vecchio essere e della dipendenza.
E' un uomo luminoso, rigenerato in Cristo.
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Il ricercatore cerca incessantemente Luce dalla Fonte.
Certo che verrà.
Prima o poi la sua supplica verrà ascoltata ed allora conoscerà.
Non avrà più dubbi.
Implora, bussa alla porta dell'Eterno.
Incessantemente.
Finchè un giorno la porta si apre e.......
il ricercatore è accolto alla presenza del Vero,
in una luce accecante,
nella gloria,
nell'amore,
nella pace.
Oh finalmente a Casa.
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Sdraiata su di un lettino d'ospedale, la ragazza sta attendendo di essere operata.
Ha una dannata paura di morire.
Ed è piena di sensi di colpa.
Promette che cambierà vita se sopravviverà all'operazione.
Poi arrivano medici ed infermieri.
Le viene iniettata l'anestesia,
e lei "parte",
per entrare in un regno senza tempo,
dove regnano pace, luce ed armonia.
Non vorrebbe più tornare,
ma al termine dell'operazione,
scompare l'effetto dell'anestesia totale e qualcuna la schiaffeggia delicatamente,
ordinandole di tornare.
E lei rientra in se', mantenendo caro nel suo cuore, il ricordo di CASA.
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Una storia di meditazione col mantra:
EYEM, respiro, EYEM, EYEM, respiro, EYEM, EYEM,.......EYEM..........
e poi, gradualmente EYEM....e poi quasi scompare il respiro ed..
ecco il mondo senza tempo,
nella beatitudine infinita.
