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In questo post vengono narrate alcune storie vere:
Esperienza I)
In Lombardia alla fine anni '80 una commessa di un panificio racconta:
"In un panificio di provincia, dove lavoravo nella giornata di sabato, era quasi l'ora di chiusura per la pausa e stavo ripulendo dalla farina gli scaffali del pane dando le spalle al banco.
Era estate e la porta d'ingresso veniva tenuta aperta per far circolare l'aria e rinfrescare il locale quando, all'improvviso, sentii un brivido gelato lungo la schiena con la sensazione come si suol dire "dei peli della schiena rizzati".
Mi voltai lentamente e vidi al banco un ragazzo elegante, di bell'aspetto, moro e con gli occhi scurissimi e penetranti che, sorridendo, con molto fascino mi chiese 3 francesini.
Sorrisi gentilmente a mia volta, mi girai e cominciai a insacchettare il pane da lui richiesto.
Nel frattempo anche mia sorella, che lavorava in negozio, fece capolino dalla porta del retro, un po' turbata, chiedendomi senza farsi sentire, se andasse tutto bene e risposi di sì.
Quei 30 secondi sembrarono molto più lunghi, l'aria era ferma e sentivo fisicamente il suo sguardo che, come una radiografia, cercava di analizzare la mia parte interiore.
Così, mentalmente, gli diedi l'ordine di smettere perché non "c'era trippa per gatti" e la sensazione cessò immediatamente.
Pagò e ci salutammo cordialmente con gli occhi fissi l'una nell'altro.
Un incontro particolare, inquietante, mai più accaduto ma che mi ha insegnato ad ascoltare il mio "sesto senso", che il male non veste di stracci e non è brutto di aspetto, anzi, direi proprio il contrario.
La paura non mi sarebbe servita, mentre la forza interiore e la sicurezza in me stessa, sono state sempre una difesa perfetta."
Esperienza II)
Su Quora a questo link è disponibile la seguente narrazione:
Da psicologo ti è mai capitato un caso talmente inquietante da non continuare le sedute?
Marzia Menotti·
17 luglio 2020
Psicologa
Si. Una giovane donna che vidi una sola volta. Aveva qualcosa negli occhi, come una fiamma ardente che sembrava divorarla. Il sorriso era sghembo, sardonico, metteva i brividi. Non ricordo di cosa parlammo, ricordo che l'aria tutta intorno a lei sembrava vibrare del suo furore, ma allo stesso tempo raggelarsi. Decidemmo per un nuovo appuntamento. Nei giorni seguenti mi accorsi di pensare a lei con timore. Poi il giorno fatale non si presentò, ne fui sollevata, non la vidi mai più. Ma ancora la temo e credo che, se mai incontrassi un assassino, avrebbe quegli occhi e quel sorriso.
Esperienza III)
In Puglia, fine anni '80
Un giovane si avvicina a un sacerdote laico. Avrà 16/17 anni, è vestito di nero, ha i capelli lunghi. E' nervoso e inquieto. Ha uno sguardo spento e profondamente triste. Il colloquio si svolge più o meno così:
Giovane: "Faccio parte di una setta satanica. Ho iniziato ascoltando heavy metal e poco alla volta mi sono inserito in quell'ambiente tramite amici. Posso avere quello che voglio dalla vita: denaro, gioielli. Basta che lo chiedo e arriva, ma vivo costantemente nel terrore. Se tradisco il mio gruppo sono finito."
Sacerdote laico: "Puoi avere tutto, ma non conosci la pace. Se vuoi ti posso aiutare".
Il giovane abbassa lo sguardo e sussurra "E' troppo tardi ormai..." e si allontana a passi veloci. Il sacerdote non lo vedrà mai più.
Conclusione
Quando nella vita incontri persone o situazioni che ti causano un profondo disagio allontanati IMMEDIATAMENTE da esse, senza pensarci due volte. Dopo cercherai di capire... ma intanto VATTENE VIA lontano subito!