mercoledì 10 luglio 2019

Articolo: "Ragionevole Magia e Magiche Ragioni: la filosofia di Robert Monroe" di Joseph M. Felser, PhD

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(TMI Focus, Vol. XXVII, Nos. 1&2, Winter/Spring 2006)

"Ragionevole Magia e Magiche Ragioni:
la filosofia di Robert Monroe"

di Joseph M. Felser, PhD

Traduzione dall’inglese a cura di Daniela Colavitti

Joseph M. Felser, PhD, si è laureato summa cum laude (distinto) e Phi Beta Kappa presso la Boston University degli Stati Uniti e ha conseguito il dottorato presso l'Università di Chicago. Attualmente è professore associato di filosofia al Kingsborough Community College dell’Università di New York. Il Dr. Felser è stato consulente editoriale del giornale di parapsicologia di Rhea A. White, Exceptional Human Experience (NdT Esperienze Umane Eccezionali), ed è autore di oltre trenta articoli pubblicati sul tema religione, mito, filosofia e paranormale. Il suo primo libro, The Way Back to Paradise: Restoring the Balance between Magic and Reason (NdT Di Ritorno dal Paradiso: Ripristino dell’equilibrio tra Magia e Religione), è stato pubblicato dalla Hampton Roads Publishing Company nel 2005. Attualmente è al lavoro sul suo secondo libro, The Myth of the Great Ending (Ndt Il Mito del Grande Finale), che sarà pubblicato da Moment Point Press.

Il filosofo anticonformista britannico R. G. Collingwood ha sostenuto che non ci struggiamo mai con i nostri problemi in condizioni di isolamento. Che ce ne rendiamo conto o meno, secondo la sua opinione, le nostre più profonde sfide personali sono radicate nel terreno comune a tutti: nelle nostre difficoltà sociali e culturali. Dopo tutto, nessuno di noi è un'isola.
Qual’è il nostro problema principale? Come osserva Bob Monroe in Viaggi Lontani, siamo una "società a metà cervello". Quella metà, ovviamente, sarebbe il lato sinistro del cervello, ossia il nostro intelletto razionale. Ma per quanto riguarda l'altra metà di noi, del cervello destro del sentimento, dell'intuizione, della sensibilità psichica e dell'immaginazione? Questo aspetto così creativamente fertile e "magico" rimane, in generale, addormentato. In termini psicologici, questo significa che è caduto nell'inconscio, dove tutto diventa un oggetto sconosciuto causa di paura e incomprensione.
Non che ci sia qualcosa di sbagliato nella ragione in quanto tale, intendiamoci; lungi da tutto questo. Come Bob ha ben compreso, invece, il nostro potere di analisi logica è forse il nostro più grande strumento. In Ultimo Viaggio, Monroe scrive, "Il nostro scopo principale e fondamentale, oltre ad imparare attraverso l'esperienza da essere umano, è acquisire e sviluppare ciò che etichettiamo come intelletto: la coscienza del cervello sinistro." Parliamo di un intelletto razionale, aggiunge, che riduce o elimina Paure, converte Sconosciuti in Conosciuti, e cancella il folto sottobosco mentale di credenze morte e in putrefazione”. Quant'è vero!
Eppure (come Bob sarebbe stato il primo ad ammettere), quando la ragione, per paura, rifiuta di interrogarsi, ostacola la propria crescita. Quando permettiamo al nostro intelletto di agire da solo, diventa decisamente patologica, la cosa. Come osserva lo scrittore nativo americano Joseph Bruchac, "Quando la vita dell'intelletto e la vita dello spirito si disgregano, danno luogo a realtà terribili".
Quanto può sembrare terribile anche il più superficiale sguardo ai titoli di oggi. Scrivendo nella rivista New Yorker, la giornalista Elizabeth Kolbert osserva che la situazione del riscaldamento globale è talmente disastrosa che il nostro pianeta sarà presto più caldo che in qualsiasi altro momento dagli albori dell'evoluzione umana. Potremmo subire catastrofi naturali con la conseguenza di milioni di rifugiati.
"Può sembrare impossibile immaginare che una società tecnologicamente avanzata possa, in buona sostanza, voler scegliere di distruggere se stessa, ma questo è ciò che stiamo facendo ora".
L'avvertimento della Kolbert è confermato dallo scienziato James Lovelock, il padre dell'ipotesi di Gaia (ipotesi che considera la Terra come un organismo vivente). Lovelock crede che Gaia sia "seriamente malata e che presto sarà affetta da un morbo febbrile che potrebbe durare fino a 100.000 anni". Prima della fine del ventunesimo secolo, sostiene, il riscaldamento globale porterà al collasso della civiltà, alla morte di miliardi di esseri umani e alla distruzione della maggior parte della fauna selvatica della Terra.
La saggezza popolare dice che una mezza pagnotta è meglio di niente. Beh, forse no. Una "società a metà cervello" può anche essere una ricetta per un'estinzione suicida della specie umana su questo pianeta. Manca davvero qualcosa di essenzialmente importante e faremmo meglio a trovarlo in fretta, prima che sia troppo tardi.
In questo contesto, le nostre ricerche individuali per armonizzare le nostre funzioni del cervello destro e sinistro possono sembrare egoistiche, piccole congetture, ma quello che intendo dire è esattamente il contrario: non possiamo permetterci il lusso di respingere i nostri campanelli d’allarme interiori. La natura sta parlando sia a noi che attraverso di noi. Ecco che la nostra personale ricerca dell'equilibrio e dell'armonia rappresenta l'espressione di un'ondata sempre più ampia di cambiamenti positivi. Dopotutto, dobbiamo pur iniziare da qualche parte.
Bob Monroe, per suo conto, iniziò nel mezzo di una profonda crisi personale causata dall’improvvisa comparsa di OBE spontanee (inizialmente terrificanti). Tuttavia, è stato proprio attraverso la sua incrollabile volontà di comprendere queste esperienze e padroneggiare questo suo “indomabile talento” che ha sviluppato la tecnologia Hemi-Sync® e la filosofia che ne deriva.
Bob non era un filosofo accademico o un teorico che usava un vocabolario particolare, ciononostante ha usato un insieme molto coerente di principi che hanno portato il suo lavoro all’esplorazione dell’universo della coscienza. Pensava a quello che stava facendo e rifletteva sul significato delle sue esperienze. Queste sono le vere elaborazioni filosofiche.
Per come la vedo io, la filosofia di Monroe si basa su due principi chiave espressi in un modo imperativo: (1) "Esplora ovunque!" (2) "Metti in discussione tutto!".
Questi principi verranno in seguito menzionati rispettivamente come "empirismo radicale" e "iconoclastia radicale".
Sto volutamente usando la parola "radicale" come senso originario (latino) del termine: essere "profondamente radicato". Le radici filosofiche di Bob sono così profondamente e strettamente intrecciate tra loro da essere sia praticamente che teoricamente inseparabili. Come i principi taoisti dello yin e dello yang: ciascuno implica e integra l'altro.
Partiamo con il principio dell'empirismo radicale. Il mio dizionario definisce "empirico" come (1) "fare affidamento su, o dedurre dall'osservazione o dall'esperimento"; (2) "verificabile o dimostrabile mediante osservazione od esperimento"; e (3) "guidato dall'esperienza pratica e non dalla teoria". Un empirista è quindi uno scettico che crede che la conoscenza sia basata principalmente sull'esperienza; più esperienza abbiamo, più velocemente aumenta la nostra conoscenza. Quindi è abbastanza naturale e logico che un empirista sia un esploratore di nuovi mondi; di fatto, un paziente, ma persistente, raccoglitore di dati basilari. Come affermava il famoso biologo e filosofo inglese H. Huxley, dovremmo "sederci di fronte ai fatti come un bambino" e "seguire umilmente ovunque. . . ci conduca la natura. "
Naturalmente, come lo stesso Bob ha imparato duramente, il tentativo di equiparare "esperienza" con "esperienza fisica" e "dati" con "dati in senso fisico" non è effettivamente supportato dalla nostra "esperienza pratica". Pertanto, questa equazione (fatta da molti empiristi auto-descritti tali) non è di per sé verificabile empiricamente. Il punto di partenza si basa su una teoria metafisica la cui premessa chiave (indiscussa) è che solo la materia fisica è reale e che la nostra unica informazione su questa realtà avviene attraverso i cinque sensi fisici (o attraverso strumenti fisici che amplifichino la loro portata).
Dando priorità alla sua effettiva esperienza extracorporea rispetto all'ideologia del materialismo, Bob era il più empirico tra tutti quegli scienziati e filosofi che mettevano davanti la mera teoria. Ha provato su di se’ entrambe le ipotesi gemelle di esperienza fisica e non fisica. Quando le verificò per sua soddisfazione personale, la fiducia che aveva precedentemente riposto nella completezza e consapevolezza della nostra conoscenza scientifica venne completamente demolita.
Bob è giunto, di conseguenza, alla conclusione che spesso illumina coloro i quali sono all’avanguardia nell'indagine fisica: l'esperienza di nuovi posti richiede nuove idee. Nell'incontrare gli ampi paesaggi interiori delle nuove terre dell’universo della coscienza, ammise con riluttanza che tutte le definizioni standard e le vecchie leggi che le regolavano avrebbero dovuto essere eliminate. Questa è stata una conferma dolorosa ma necessaria. "Il processo mentale più difficile di tutti", scrive in Journeys Out of the Body (NdT Viaggi fuori dal Corpo), "è quello di considerare obiettivamente qualsiasi concetto che, accettato come fatto, porterà inesorabilmente all’eliminazione di una vita fatta di credenze".
Per pura necessità, quindi, il coraggioso esploratore pionieristico dello spazio interiore diventa un pensatore innovativo – uno che si interroga accoratamente e che distrugge qualunque sistema di credenze che si voglia intromettere, a prescindere da quanto "ovvia" sia la sua verità o da quanto profondamente radicato sia l'investimento emotivo alla base della sua validità. Come Bob descrive in modo eloquente in Ultimate Journey(Ndt Ultimo Viaggio): "Quello che dobbiamo fare, sia dentro che fuori dal corpo, è ignorare o distruggere i segnali dei confini inviolabili, i tabù, i Sancta Sanctorum, le distorsioni del tempo e delle varianti, i soffici buchi neri dell'euforia, i misticismi, i miti, le fantasie di un'immagine eterna di un padre o di una madre, e poi guardiamoci bene con il nostro cervello sinistro ritrovato che si espande nella consapevolezza. Niente è sacro al punto in cui non dovrebbe essere messo in dubbio o sotto una lente d’ingrandimento ".
Questo rifiuto a prescindere di tutti i "mostri sacri" ideologici rappresenta la sfida più impegnativa per l’intera nostra cultura e non è altro che una chiamata alle armi filosofiche rivoluzionaria.
Mentre l'empirismo radicale di Bob si attenuava impercettibilmente nella sua iconoclastia radicale, avveniva anche il contrario: complice la sua facoltà di pensiero critico, era ora in grado di navigare sempre più in alto nel mare di questo grande universo sconosciuto.
Un primo esempio di questa sua nuova capacità lo troviamo nel libro Far Journeys (NdT Viaggi Lontani), dove racconta di un punto di svolta fondamentale nella sua ricerca, spiegato attraverso un fatto accaduto nella primavera del 1972, quando, dopo essersi sentito annoiato e frustrato dalla routine del suo stato fuori dal corpo, ha iniziato a chiedersi se il suo ego cosciente potesse passare al posto di guida. Rilasciando questa tacita affermazione e affidando il processo decisionale a ciò che chiamava il suo "sé totale", gli si aprì una dimensione completamente nuova di esperienza e avventura attraverso l'Interstate (NdT una strada che attraversa gli Stati) della coscienza.
Il "collante" che legava l'empirismo radicale di Bob alla sua iconoclastia radicale era l’intuizione da parte sua, di una nuova idea rivoluzionaria: il "modello olografico" della mente e della realtà che ci è familiare, ottenuto grazie al rivoluzionario lavoro del fisico quantistico David Bohm e del neuroscienziato Karl Pribram. Il modello olografico suggerisce che la mente-cervello umana, così come l'universo che essa conosce, è strutturata come un ologramma in cui ogni cosa replica il progetto del Tutto. Nel 1912, R. G. Collingwood aveva anticipato questa visione con la sua affermazione di ciò che chiamava "il principio dell'unità della mente", secondo il quale "ogni cosa è il Tutto".
Seguendo la sua pragmatica sensibilità ingegneristica, Bob ha concepito questa unità olistica in termini di "sincronizzazione emisferica". Come scrive in Ultimate Journey (Ndt Ultimo Viaggio): "Il picco delle prestazioni arriva quando il pensiero sia della parte sinistra che della parte destra del cervello è integrata, unificata, sincronizzata". "Il trucco consiste nel far sì che l'emisfero sinistro e il destro lavorino simultaneamente e in sincronia, spingendo sempre di più l'emisfero sinistro a prendere parte all'attività del “Là”. A cui aggiunge simultaneamente: "Non dovresti mai lasciare l'uno senza l'altro. ”
Questa è la chiave di volta. Come Bob ha spesso sottolineato, dobbiamo spingere anche il cervello destro a prendere parte all'attività del “Qui”, facendo uso pratico dei dati sottili non fisici che stiamo ricevendo (ma senza elaborarli consciamente) in modo continuativo. Prendendo a prestito la sua metafora preferita, potremmo dire che l'obiettivo di Hemi-Sync è quello di far circolare il traffico contemporaneamente e in modo uniforme, in entrambe le direzioni attraverso i collegamenti tra i ponti dell'Interstate. Come specifica Bob stesso: "Ogni singola cosa che apprendiamo [Qui], non importa quanto piccola o apparentemente irrilevante, è di immenso valore Là, al di là dello spazio-tempo".
Questa affermazione riguardo all'importanza e al valore dell'attività "Qui" pone Monroe esattamente nel campo rivoluzionario di Collingwood, di Bohm e nel nuovo misticismo (olografico). Laddove il misticismo tradizionale afferma: "Come sopra, così sotto", il nuovo misticismo aggiunge, "E, come sotto, così sopra".
Secondo la visione più antica, il cosmo è una gerarchia. La mente (o spirito, o coscienza), che crea materia fisica, ed è quindi di gran lunga superiore ad essa. Il "Là" senza tempo è molto più prezioso e importante del "Qui" temporale, è l'insieme perfetto (L'Uno) infinitamente più significativo delle sue parti finite e imperfette (le Moltitudini).
Ma i nuovi mistici affermano che la realtà è una strada a doppio senso: un’oligarchia, non una gerarchia. Quindi, quello che Bohm ha definito come l’ordine dell’eternità ("Là") che tutto avvolge e coinvolge, è altrettanto influenzato da ciò che sperimentiamo e da ciò che facciamo a livello pratico, o esplicito, nella nostra realtà spazio-temporale ("Qui"), da ciò che siamo e da cosa accade lì. Ogni diverso livello ha bisogno dell’altro e alimenta l'altro, e quindi - come Bob ci ha pregato di fare - non dobbiamo mai abbandonare l'uno per l'altro.
Il matrimonio tra magia e ragione è quindi essenziale per il sano sviluppo di entrambi. La ragione separata dalla "magia", è senza timone e senza guida. La magia, respinta dalla ragione, si trasforma in un terrificante e dirompente invasore alieno che si esprime con esotismi sempre più minacciosi al fine di attirare l'attenzione della ragione. Il risultato è la proliferazione di ogni sorta di sciocchezze auto-mistificanti, superstiziose e fraudolente.
Bob ha, perciò, consapevolmente demistificato il termine "magia" e lo ha reso più accessibile e accettabile per la ragione. Aprendo il lato razionale all'influsso proveniente dalla fonte di idee non razionali, ha piantato magici semi di creatività che potrebbero ancora aiutare nella trasformazione della nostra cultura - e forse anche della nostra realtà.
In definitiva, possiamo affermare che i principi filosofici generali che sono alla base del metodo di studio di Bob sono più importanti delle particolari conclusioni metafisiche a cui è arrivato perché Bob non ha mai voluto essere semplicemente e soltanto creduto sulla parola, come un qualsiasi guru o personaggio autorevole: "Sperimenta tu stesso" era il suo costante consiglio. Attraverso quella che definisce "esperienza personale non inibita dai sistemi di credenze", possiamo ancora raggiungere ciò che egli considera il nostro più grande obiettivo: "forme di libertà inconcepibili per la coscienza dell'uomo nello stato attuale".
(Dr. Felser ha gentilmente acconsentito a riassumere i suoi appunti in occasione della presentazione tenutasi al XX Seminario Professionale al fine di adeguarsi al format del TMI Focus).
Hemi-Sync® è un marchio registrato di Interstate Industries, Inc.
© 2006 di The Monroe Institute

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Pubblicato in data 10 Luglio 2019
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In inglese www.monroeinstitute.org
In italiano www.hemisync.it
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