L'AMORE DEI PROPRI FAMILIARI
Un discepolo desiderava ardentemente
rinunciare al mondo ma sosteneva che la sua famiglia l'amava troppo per
lasciarlo andare. "Amore?", disse il guru. "Quello non è affatto
amore. Ascolta..." E rivelò al giovane un metodo yoga segreto con cui era
possibile simulare la morte. Il giorno seguente l'uomo appariva morto a tutti
gli effetti e la sua casa riecheggiava dei pianti e lamenti dei familiari.
Allora comparve il guru, il quale informò i parenti in lacrime che aveva il
potere di riportare in vita il giovane a patto che qualcuno si offrisse di
morire al suo posto. C'era qualche volontario? Con grande stupore del
"morto", ciascun membro della famiglia cominciò ad addurre dei validi
motivi per cui era necessario che si conservasse in vita. La moglie riassunse i
sentimenti di tutti dicendo: In realtà non è necessario che qualcuno prenda il
suo posto. Possiamo fare a meno di lui".
CHE COSA LA GENTE SALVA PER PRIMA Tre
adulti prendevano il caffè in cucina, mentre i bambini giocavano per terra. La
conversazione cadde su ciò che avrebbero fatto in caso di pericolo e ciascuno
di loro affermò che per prima cosa avrebbe salvato i bambini. All'improvviso
scoppiò la valvola della pentola a pressione, provocando un'esplosione di
vapore nel locale. Nel giro di pochi secondi tutti fuggirono dalla cucina, a
eccezione dei bambini che giocavano sul pavimento.
LACRIME AL FUNERALE
Al funerale di un
uomo molto ricco, tutti notarono un estraneo che piangeva e si disperava come
gli altri. Il celebrante gli si avvicinò e gli chiese: "Lei è forse un
parente del morto?" "No". "Allora perché piange?"
"Proprio per quello".
Il rimpianto, in qualunque circostanza, è
sempre per se stessi.
LACRIME PER UNA FABBRICA BRUCIATA La
fabbrica stava bruciando e l'anziano proprietario dell'edificio ne piangeva
singhiozzando la perdita.