“Pensate forse di aiutare le persone perché ne siete innamorate? Ebbene, devo darvi una notizia. Non si è mai innamorati di qualcuno. Si è soltanto innamorati della idea che ci si è fatti di una data persona, un’idea preconcetta e dettata dalla speranza. Fermatevi a pensarci un minuto: non siete mai innamorati di qualcuno, siete innamorati della vostra idea preconcetta riguardo a quella persona. Non è così che ci si disamora? É la vostra idea che è cambiata, giusto? «Come hai potuto deludermi, dopo che io avevo riposto tanta fiducia in te?» dite a qualcuno. Davvero avevate riposto tanta fiducia in quella persona? No, non l'avete mai fatto. Piantatela! Questa convinzione deriva semplicemente dal lavaggio del cervello che la società esercita su di voi. Non si ripone mai fiducia nella gente. L'unica cosa di cui ci si fida è il proprio giudizio riguardo a quella data persona. E dunque, di cosa vi lamentate? Il fatto è che a nessuno piace ammettere che il proprio giudizio era sbagliato. L'ammetterlo non è certo particolarmente lusinghiero, e allora si preferisce dire: «Come hai potuto deludermi?».
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“La prima cosa che voglio capiate, se davvero intendete svegliarvi, è che non volete svegliarvi. Il primo passo verso il risveglio è essere sufficientemente sinceri da ammettere di fronte a se stessi che non è piacevole. Voi non volete essere felici. Che ne dite di sottoporvi a un piccolo test? Proviamo: ci vorrà un minuto esatto. Potete chiudere gli occhi, mentre lo fate, oppure potete tenerli aperti: non ha grande importanza. Pensate a qualcuno che amate molto, qualcuno a cui siete vicini, qualcuno che vi è prezioso, e provate a dire a quella persona, nella vostra mente: «Preferisco la felicità a te». Osservate quel che accade. «Preferisco la felicità a te. Se dovessi scegliere, non avrei dubbi: sceglierei la felicità». Quanti di voi si sono sentiti egoisti, pronunciando questa frase? Molti, a quanto pare. Capite fino a che punto siamo stati sottoposti a un lavaggio del cervello? Il risultato è che ci costringono a chiederci: «Come ho potuto essere tanto egoista?». Ma pensate a un attimo a chi è veramente egoista. Immaginatevi qualcuno che venga a dire a voi: «Come hai potuto essere tanto egoista da anteporre la tua felicità a me?». Non vi verrebbe forse da rispondere: «Scusa tanto, ma come puoi tu essere tanto egoista da pretendere che anteponga te alla mia felicità!?». Una donna mi disse una volta che, quando lei era bambina, un suo cugino gesuita aveva organizzato un ritiro nella chiesa gesuita di Milwaukee. Egli apriva ogni incontro con le parole: «La prova dell'amore è il sacrificio; la misura dell'amore è l'altruismo». Splendido! Le chiesi: «Vorresti che io ti amassi a costo della mia felicità?» «Sì» rispose lei. Non è una situazione deliziosa? Non sarebbe meraviglioso? Lei amerebbe me a costo della sua felicità, e io amerei lei a costo della mia felicità. E così, avremmo due persone infelici, ma viva l'amore!